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Inchiesta sui vaccini: niente archiviazione

Il 30 giugno il caso sarà discusso davanti al Gip del Tribunale di Trani

Niente archiviazione. Questo chiede al Gip del Tribunale di Trani la famiglia che, nel 2014, presentò denuncia sul presunto rapporto tra la somministrazione dei vaccini pediatrici e l'insorgenza dell'autismo nei loro due figli.

Il 30 giugno l'opposizione approderà in camera di consiglio davanti al gip del Tribunale di Trani, Francesco Messina, che deciderà che fare dell'inchiesta per lesioni personali gravissime a carico di ignoti. per decidere che fine farà l'inchiesta sul presunto rapporto tra vaccini ed autismo, dopo che il pubblico ministero Michele Ruggiero ne ha chiesto l'archiviazione. La richiesta, infatti, è stata opposta dai genitori dei due fratellini. Nei primi mesi del 2014 avevano presentato un esposto in Procura sulla scorta di una consulenza del medico Massimo Montinari, che aveva diagnosticato una "sindrome autistica ad insorgenza post-vaccinale".

L'udienza si celebrerà il 30 giugno e, all'esito della discussione tra pm e legale dei genitori, il gip deciderà quale direzione dovrà prendere il fascicolo d'indagine. Che conta le conclusioni del pool di esperti nominato da Michele Ruggiero, il quale contestò, a carico d'ignoti, l'ipotesi di lesioni colpose gravissime. Ma alla luce della consulenza il pm ha chiesto l'archiviazione dell'indagine. Seppur, a livello generale, censurino le linee guida informative e di raccolta anamnestica per la somministrazione dei vaccini, i quattro consulenti (Aldo Ferrara, Francesca Fusco, Roberto Gava, Giovanni Rezza) escludono il nesso di causalità tra somministrazione del vaccini e le forme di autismo poi diagnosticate ai fratellini.

"Nel caso in discussione - si legge nella perizia - non sono identificabili elementi che possono avvalorare, neppure in termini di elevata probabilità, una relazione causale tra la somministrazione delle dosi vaccinali e l'attuale quadro clinico, inquadrabile nell'ambito di un disturbo generalizzato dello sviluppo. E' opportuno rilevare che se si fosse verificato uno screzio encefalopatico da vaccino, esso si sarebbe manifestato in prossimità dell'inoculo e comunque non avrebbe permesso uno sviluppo cognitivo-motorio regolare. Tali forme di encefalopatia si presentano nel periodo immediatamente successivo alla vaccinazione ed impediscono nella loro fenomenologia lo sviluppo psicomotorio regolare, che, invece, si è osservato nei fratellini molti mesi (anche anni) seguenti l'inoculo". Il 30 giugno la parola passa al gip Messina, che tra le sue facoltà conta anche quella di disporre un supplemento di indagini.
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