
Cronaca
Incidente Bisceglie-Andria, sale a due il bilancio delle vittime
Si tratta di madre e figlia incinta. Altri tre feriti sono ricoverati negli ospedali della zona
Bisceglie - sabato 5 aprile 2025
10.03
È salito a due morti il bilancio della serata di sangue sulla provinciale 13, nel tratto compreso tra Andria e Bisceglie. Nel violento incidente hanno perso la vita madre e figlia incinta e il feto che la donna portava in grembo. L'incidente, che ha coinvolto due veicoli con a bordo quattro persone, è avvenuto intorno alle 21 di giovedì 4 aprile e si è rivelato da subito estremamente grave.
Le due vittime sono Rosa Mastrototaro, 63 anni, e sua figlia Margherita Di Liddo, 32 anni, entrambe biscegliesi. La giovane donna era in stato di gravidanza: è arrivata già priva di vita all'ospedale "Bonomo" di Andria, mentre la madre è deceduta poco dopo, intorno alle 23:20, all'ospedale "Dimiccoli" di Barletta, dove era stata trasportata in condizioni disperate. Natale Di Liddo, marito della donna e padre della ragazza, è ricoverato a Barletta con la frattura di un femore, ma stabile. È ferito anche l'uomo andriese alla guida dell'altro veicolo, attualmente ricoverato in osservazione al "Bonomo" con costole rotte ed escoriazioni al volto.
Gli inquirenti stanno lavorando per stabilire eventuali responsabilità, mentre sul tratto stradale teatro dell'impatto — già segnalato in passato per la sua pericolosità — si riaccende il dibattito sulla sicurezza viaria.
Le due vittime sono Rosa Mastrototaro, 63 anni, e sua figlia Margherita Di Liddo, 32 anni, entrambe biscegliesi. La giovane donna era in stato di gravidanza: è arrivata già priva di vita all'ospedale "Bonomo" di Andria, mentre la madre è deceduta poco dopo, intorno alle 23:20, all'ospedale "Dimiccoli" di Barletta, dove era stata trasportata in condizioni disperate. Natale Di Liddo, marito della donna e padre della ragazza, è ricoverato a Barletta con la frattura di un femore, ma stabile. È ferito anche l'uomo andriese alla guida dell'altro veicolo, attualmente ricoverato in osservazione al "Bonomo" con costole rotte ed escoriazioni al volto.
Gli inquirenti stanno lavorando per stabilire eventuali responsabilità, mentre sul tratto stradale teatro dell'impatto — già segnalato in passato per la sua pericolosità — si riaccende il dibattito sulla sicurezza viaria.