Politica
Ingresso last minute in giunta: Mariantonietta Incantalupo assessore alla cultura
È stata nominata venerdì dal sindaco facente funzioni Vittorio Fata
Bisceglie - venerdì 18 maggio 2018
17.09
Ha 41 anni, è nata a Bari e svolge la professione di commercialista. Mariantonietta Incantalupo ha ricevuto dal sindaco facente funzioni Vittorio Fata, nel pomeriggio di venerdì 18 maggio, le deleghe assessorili alla cultura, ai rapporti con le associazioni e ai servizi demografici.
L'atto monocratico ha consentito, finalmente, di appurare in forma ufficiale che lo scorso 11 maggio Stefania D'Addato, Paolo Ruggieri e Onofrio Caputi hanno rassegnato le dimissioni uscendo dalla giunta, pur non essendo mai stato inviato ai media uno straccio di comunicato chiarificatore sulla vicenda. Rendere noto alla città quanto accaduto e magari motivare le ragioni della scelta compiuta non avrebbe certo fatto male...
L'integrazione di un quinto componente dell'esecutivo e di una seconda donna si è resa perciò necessaria ai sensi del rispetto dei quorum minimi per il funzionamento della giunta e del rispetto delle quote di genere, ritenendo doveroso «pur nel contingente periodo di preparazione delle consultazioni amministrative in programma il prossimo 10 giugno, assicurare la funzionalità della giunta comunale per gli affari correnti e per quelli non differibili, secondo una logica di continuità amministrativa, che assicuri il proficuo passaggio di consegne con l'amministrazione subentrante».
La giunta, a meno di ulteriori dimissioni non comunicate ai giornalisti, dovrebbe essere formata al momento da Vittorio Fata, Rachele Barra, Gianni Abascià, Vincenzo Valente e la new entry Mariantonietta Incantalupo. Una compagine piuttosto eterogenea e bizzarra, perché espressione involontaria di tre schieramenti diversi in campo per le comunali: Fata ha dato vita al raggruppamento "Un sindaco per bene", Abascià (candidandosi) e Barra (non impegnandosi direttamente) hanno deciso di sostenere la coalizione "Nel modo giusto" per Gianni Casella e Valente guida una lista civica dell'aggregazione "Un grande patto per Bisceglie" per Franco Napoletano.
L'atto monocratico ha consentito, finalmente, di appurare in forma ufficiale che lo scorso 11 maggio Stefania D'Addato, Paolo Ruggieri e Onofrio Caputi hanno rassegnato le dimissioni uscendo dalla giunta, pur non essendo mai stato inviato ai media uno straccio di comunicato chiarificatore sulla vicenda. Rendere noto alla città quanto accaduto e magari motivare le ragioni della scelta compiuta non avrebbe certo fatto male...
L'integrazione di un quinto componente dell'esecutivo e di una seconda donna si è resa perciò necessaria ai sensi del rispetto dei quorum minimi per il funzionamento della giunta e del rispetto delle quote di genere, ritenendo doveroso «pur nel contingente periodo di preparazione delle consultazioni amministrative in programma il prossimo 10 giugno, assicurare la funzionalità della giunta comunale per gli affari correnti e per quelli non differibili, secondo una logica di continuità amministrativa, che assicuri il proficuo passaggio di consegne con l'amministrazione subentrante».
La giunta, a meno di ulteriori dimissioni non comunicate ai giornalisti, dovrebbe essere formata al momento da Vittorio Fata, Rachele Barra, Gianni Abascià, Vincenzo Valente e la new entry Mariantonietta Incantalupo. Una compagine piuttosto eterogenea e bizzarra, perché espressione involontaria di tre schieramenti diversi in campo per le comunali: Fata ha dato vita al raggruppamento "Un sindaco per bene", Abascià (candidandosi) e Barra (non impegnandosi direttamente) hanno deciso di sostenere la coalizione "Nel modo giusto" per Gianni Casella e Valente guida una lista civica dell'aggregazione "Un grande patto per Bisceglie" per Franco Napoletano.