Politica
Interrogazione di Galantino e Gemmato sulle nomine alla Popolare di Bari
I due parlamentari: «Riteniamo incresciosa questa spartizione di potere tipica della Prima Repubblica»
Italia - martedì 29 settembre 2020
14.00
Davide Galantino e Marcello Gemmato, deputati di Fratelli d'Italia, hanno presentato un'interrogazione parlamentare a proposito delle voci emerse in merito alle imminenti nomine nel consiglio di amministrazione della Banca Popolre di Bari.
I due esponenti del partito guidato da Giorgia Meloni ritengono di dover «censurare la prassi delle nomine di esponenti politici, o riferimenti di essi, negli organi apicali delle banche, in particolar modo territoriali, e valutare la possibilità di selezionare una classe dirigente -segnatamente per la Banca Popolare di Bari - meno legata alle dinamiche politiche della maggioranza di governo nazionale e regionale».
Il biscegliese Galantino e il suo collega Gemmato hanno rimarcato: «Tra le banche andate maggiormente in crisi negli scorsi anni, con difficoltà dovute spesso alla commistione tra politica e istituti di credito, c'è la Banca Popolare di Bari che è stata protagonista di inchieste relative a malversazioni e malagestio».
I due parlamentari hanno aggiunto: «Lo Stato ha contribuito con uno stanziamento fino a 900 milioni, tramite mediocredito centrale, per il rilancio dell'istituto stesso e per trasformarlo in una banca di investimento per lo sviluppo del Sud. Tra i candidati al consiglio di amministrazione sono presenti l'avvocato Capano e l'avvocato Bartolo Cozzoli: la prima è una ex parlamentare del Pd e già assessore della Giunta comunale di Bari di centrosinistra.
Il secondo, da fonti giornalistiche, è considerato uomo vicino al ministro degli affari regionali Francesco Boccia, anch'egli biscegliese.
Riteniamo incresciosa questa spartizione di potere tipica della Prima Repubblica» hanno concluso Galantino e Gemmato.
I due esponenti del partito guidato da Giorgia Meloni ritengono di dover «censurare la prassi delle nomine di esponenti politici, o riferimenti di essi, negli organi apicali delle banche, in particolar modo territoriali, e valutare la possibilità di selezionare una classe dirigente -segnatamente per la Banca Popolare di Bari - meno legata alle dinamiche politiche della maggioranza di governo nazionale e regionale».
Il biscegliese Galantino e il suo collega Gemmato hanno rimarcato: «Tra le banche andate maggiormente in crisi negli scorsi anni, con difficoltà dovute spesso alla commistione tra politica e istituti di credito, c'è la Banca Popolare di Bari che è stata protagonista di inchieste relative a malversazioni e malagestio».
I due parlamentari hanno aggiunto: «Lo Stato ha contribuito con uno stanziamento fino a 900 milioni, tramite mediocredito centrale, per il rilancio dell'istituto stesso e per trasformarlo in una banca di investimento per lo sviluppo del Sud. Tra i candidati al consiglio di amministrazione sono presenti l'avvocato Capano e l'avvocato Bartolo Cozzoli: la prima è una ex parlamentare del Pd e già assessore della Giunta comunale di Bari di centrosinistra.
Il secondo, da fonti giornalistiche, è considerato uomo vicino al ministro degli affari regionali Francesco Boccia, anch'egli biscegliese.
Riteniamo incresciosa questa spartizione di potere tipica della Prima Repubblica» hanno concluso Galantino e Gemmato.