Spettacoli
"Mumble mumble" di Emanuele Salce ha aperto la sesta edizione di Scena 84
Via alla kermesse del teatro don Luigi Sturzo
Bisceglie - martedì 30 ottobre 2018
12.45
Debutto all'insegna del divertimento per la sesta stagione di "Scena 84", la rassegna di teatro, musica e danza al don Luigi Sturzo di Bisceglie. Sold out, domenica 28 ottobre, per lo spettacolo "Mumble Mumble, confessioni di un orfano d'arte", scritto e interpretato da Emanuele Salce, affiancato in scena da Paolo Giommarelli, con la regia di Timothy Jomm, primo appuntamento della kermesse che per il 2018-2019 è incentrata sul tema del viaggio (e non per caso ha per titolo "Itaca).
Emanuele Salce, figlio del grande regista Luciano e figliastro di Vittorio Gassman, ha portato in scena a Bisceglie il testo decisamente senza pudori nel quale racconta due funerali e mezzo (e le gesta dei protagonisti che in quei giorni si distinsero).
Nel primo (quello di suo padre), poco più che ventenne e reduce da una nottata di eccessi etilici, Emanuele si è trovato a dover gestire da solo l'accadimento, affrontando nelle condizioni peggiori una realtà a lui sconosciuta ed assai scomoda, fra para-parenti a caccia di lascito, addetti alle onoranze funebri che lo inseguono con cataloghi di bare e la ragazza per cui spasima che non gli si concede.
Nel secondo, quello di Vittorio Gassman, marito di sua madre, vissuto da trentenne più lucido e consapevole, si assiste ad un vero e proprio carnevale del sacro e del profano, fra autorità politiche improbabili e presenzialisti d'ogni risma: dai colleghi minori a venditori d'automobili, da religiosi frustrati a furfanti che nella calca stappano bottiglie di vino pregiate, per concludere il tutto con la semifinale degli Europei del 2000 Olanda-Italia con scene da stadio.
Nel terzo, Salce ha raccontato (metaforicamente) il suo, vissuto attraverso l'incontro con una bionda australiana e una défaillance occorsagli in un museo di Sydney, con un finale in crescendo, fino a giungere ad una vera e propria liberazione non solo simbolica.
Scena 84 proseguirà con altri dodici appuntamenti, tutti domenicali, con eventi di qualità scelti dal direttore artistico Tonio Logoluso, regista teatrale biscegliese.
Emanuele Salce, figlio del grande regista Luciano e figliastro di Vittorio Gassman, ha portato in scena a Bisceglie il testo decisamente senza pudori nel quale racconta due funerali e mezzo (e le gesta dei protagonisti che in quei giorni si distinsero).
Nel primo (quello di suo padre), poco più che ventenne e reduce da una nottata di eccessi etilici, Emanuele si è trovato a dover gestire da solo l'accadimento, affrontando nelle condizioni peggiori una realtà a lui sconosciuta ed assai scomoda, fra para-parenti a caccia di lascito, addetti alle onoranze funebri che lo inseguono con cataloghi di bare e la ragazza per cui spasima che non gli si concede.
Nel secondo, quello di Vittorio Gassman, marito di sua madre, vissuto da trentenne più lucido e consapevole, si assiste ad un vero e proprio carnevale del sacro e del profano, fra autorità politiche improbabili e presenzialisti d'ogni risma: dai colleghi minori a venditori d'automobili, da religiosi frustrati a furfanti che nella calca stappano bottiglie di vino pregiate, per concludere il tutto con la semifinale degli Europei del 2000 Olanda-Italia con scene da stadio.
Nel terzo, Salce ha raccontato (metaforicamente) il suo, vissuto attraverso l'incontro con una bionda australiana e una défaillance occorsagli in un museo di Sydney, con un finale in crescendo, fino a giungere ad una vera e propria liberazione non solo simbolica.
Scena 84 proseguirà con altri dodici appuntamenti, tutti domenicali, con eventi di qualità scelti dal direttore artistico Tonio Logoluso, regista teatrale biscegliese.