Cultura
«L’acqua è un bene prezioso», Pina Catino per lo sviluppo sostenibile
Pina Catino sin dal 1978 organizza mostre documentarie per uno sviluppo sostenibile dove la tutela dell'acqua è uno degli elementi più vivi
Bisceglie - martedì 26 marzo 2024
11.06
La fotoreporter e ricercatrice biscegliese Pina Catino promuove il tema dell'acqua come "oro blu", prendendo parte alla collettiva d'arte Le forme dell'acqua. Ambiente e leggende, curata da Pasquale Pisani, fino al prossimo 7 aprile, insieme ad altri 28 artisti, presso l'Associazione Agorà a Corato, in un format ideato da Archeoclub d'Italia APS - Corato, presieduto da Michele Iacovelli.
Pina Catino espone il lavoro Coppelle, desunto dalla mostra Orizzonti d'acqua – Tutela e valore dell'oro Blu, indicata anche nel volume dal titolo Misteri dell'antichità – Culti dell'Acqua e Mito del Sole (Adda Editore, 2009). Coppelle rappresenta un megalite rinvenuto a Bisceglie in Strada Abazia, «luogo ricco di magnetismo, energie e acque nascoste» - dichiara l'artista - a simboleggiare l'esigenza di arginare tutte le forme di inquinamento e salvaguardare gli ambienti naturali.
Pina Catino sin dal 1978 organizza mostre documentarie per uno sviluppo sostenibile dove la tutela dell'acqua è uno degli elementi più vivi: lo studio della Carta dell'Acqua di Strasburgo del 1968, promulgata dal Consiglio d'Europa, la indirizza ad agire attivamente per la tutela dell'oro blu. La mostra a cui partecipa è patrocinata da Consiglio Regionale della Puglia, Comune di Corato, Acquedotto Pugliese, Archeoclub d'Italia APS, Centro d'Arte Michelangelo e Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Il prossimo impegno artistico in esposizione fotografica di Pina Catino si svolgerà lunedì 8 aprile 2024 nell'ambito del progetto Valorizziamo le nostre coste, a cura di Massimo Diodati, presso il Circolo Canottieri Barion di Bari, sotto l'egida della Direzione marittima Puglia e Basilicata.
Pina Catino espone il lavoro Coppelle, desunto dalla mostra Orizzonti d'acqua – Tutela e valore dell'oro Blu, indicata anche nel volume dal titolo Misteri dell'antichità – Culti dell'Acqua e Mito del Sole (Adda Editore, 2009). Coppelle rappresenta un megalite rinvenuto a Bisceglie in Strada Abazia, «luogo ricco di magnetismo, energie e acque nascoste» - dichiara l'artista - a simboleggiare l'esigenza di arginare tutte le forme di inquinamento e salvaguardare gli ambienti naturali.
Pina Catino sin dal 1978 organizza mostre documentarie per uno sviluppo sostenibile dove la tutela dell'acqua è uno degli elementi più vivi: lo studio della Carta dell'Acqua di Strasburgo del 1968, promulgata dal Consiglio d'Europa, la indirizza ad agire attivamente per la tutela dell'oro blu. La mostra a cui partecipa è patrocinata da Consiglio Regionale della Puglia, Comune di Corato, Acquedotto Pugliese, Archeoclub d'Italia APS, Centro d'Arte Michelangelo e Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Il prossimo impegno artistico in esposizione fotografica di Pina Catino si svolgerà lunedì 8 aprile 2024 nell'ambito del progetto Valorizziamo le nostre coste, a cura di Massimo Diodati, presso il Circolo Canottieri Barion di Bari, sotto l'egida della Direzione marittima Puglia e Basilicata.