Economia e lavoro
L'opinione di Leo Carriera sulla questione delle chiusure domenicali
Il direttore di Confcommercio Bari-Bat: «Necessario conciliare le esigenze di tutti»
Bisceglie - giovedì 13 settembre 2018
La questione delle aperture domenicali, tornata prepotentemente nell'agenda politica a seguito delle dichiarazioni del vicepresidente del consiglio Luigi Di Maio, ha coinvolto nel dibattito anche e soprattutto i rappresentanti degli operatori commerciali.
«Come Confcommercio abbiamo sempre mostrato criticità verso la completa liberalizzazione sulle aperture domenicali» ha commentato Leo Carriera, direttore Confcommercio Bari-Bat. «Se le nuove normative saranno capaci di superare alcuni errori del passato, ben venga ma è necessario fare attenzione a conciliare le esigenze di tutti: consumatori, imprese e lavoratori del settore. Bisogna ragionarci su, senza preconcetti e come Confcommercio stiamo eseguendo anche noi le valutazioni sull'impatto che la nuova regolamentazione potrebbe avere».
Le liberalizzazioni hanno rappresentato un bene o un male per i commercianti?
«Il commercio, a partire dalla riforma Bersani, è stato forse il settore più strettamente interdipendente dalle liberalizzazioni. Queste hanno comportato numerose e profonde variazioni ed, in taluni casi, notevoli costi sociali. Tuttavia, il nostro modello di pluralismo distributivo resta un modello valido perché, nonostante il periodo di crisi ed alcune inevitabili chiusure, è stato capace di sopravvivere» ha rimarcato l'esponente biscegliese dell'organizzazione.
Quale potrebbe essere il giusto equilibrio tra esigenze di consumatori e negozianti?
«Credo bisogni ragionare sulle feste civili e religiose, aprendosi al confronto e trovando insieme una risposta. Mi sembra necessario, inoltre, considerare anche le esigenze di tutti quei territori che fanno del turismo la loro risorsa primaria, senza che diventi facilmente un pretesto immotivato per aggirare la nuova regolamentazione» ha concluso Carriera.
«Come Confcommercio abbiamo sempre mostrato criticità verso la completa liberalizzazione sulle aperture domenicali» ha commentato Leo Carriera, direttore Confcommercio Bari-Bat. «Se le nuove normative saranno capaci di superare alcuni errori del passato, ben venga ma è necessario fare attenzione a conciliare le esigenze di tutti: consumatori, imprese e lavoratori del settore. Bisogna ragionarci su, senza preconcetti e come Confcommercio stiamo eseguendo anche noi le valutazioni sull'impatto che la nuova regolamentazione potrebbe avere».
Le liberalizzazioni hanno rappresentato un bene o un male per i commercianti?
«Il commercio, a partire dalla riforma Bersani, è stato forse il settore più strettamente interdipendente dalle liberalizzazioni. Queste hanno comportato numerose e profonde variazioni ed, in taluni casi, notevoli costi sociali. Tuttavia, il nostro modello di pluralismo distributivo resta un modello valido perché, nonostante il periodo di crisi ed alcune inevitabili chiusure, è stato capace di sopravvivere» ha rimarcato l'esponente biscegliese dell'organizzazione.
Quale potrebbe essere il giusto equilibrio tra esigenze di consumatori e negozianti?
«Credo bisogni ragionare sulle feste civili e religiose, aprendosi al confronto e trovando insieme una risposta. Mi sembra necessario, inoltre, considerare anche le esigenze di tutti quei territori che fanno del turismo la loro risorsa primaria, senza che diventi facilmente un pretesto immotivato per aggirare la nuova regolamentazione» ha concluso Carriera.