Economia e lavoro
La Cgil plaude all'operazione "Macchia nera" della Guardia di Finanza
Deleonardis e Riglietti: «Quando parliamo di caporalato denunciamo la realtà»
BAT - martedì 24 luglio 2018
15.35
Un plauso alle Fiamme Gialle, che hanno messo a segno, nella mattinata di martedì 24 luglio, l'operazione anti caporalato "Macchia nera" nella quale è coinvolta un'azienda agricola biscegliese. «Sono state praticamente messe nero su bianco tutte le accuse che da sempre facciamo ad una parte del mondo dell'impresa agricola che tende all'abbassamento dei salari ed alla mortificazione dei diritti dei lavoratori e che gioca una partita sleale facendo concorrenza al ribasso alla parte del mondo dell'impresa agricola che definiamo, invece, sana» ha commentato la Cgil Bat attraverso una nota congiunta del segretario generale provinciale Giuseppe Deleonardis e del capo della Flai Bat Gaetano Riglietti.
«L'operazione "Macchia nera", dopo una serie di controlli (gli stessi che abbiamo da sempre auspicato), ha messo fine a un'altra storia di caporalato in questo territorio. Il reclutamento, stando a ciò che si evince dalla nota della Procura, avveniva nel comprensorio del sud-est barese, i lavoratori erano accompagnati a bordo dei pullman dell'azienda agricola presso il magazzino di Bisceglie e presso i tendoni di uva da tavola dislocati nel sud-est barese e nel nord-barese. Si tratta, inoltre della prima operazione in Italia in cui è stata applicata l'importante misura introdotta dalla legge 199/2016, ovvero la nomina di un amministratore giudiziario, un fatto importante per garantire la continuità del lavoro e la corretta applicazione contrattuale.
Quando denunciamo con forza la presenza di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, di situazioni in cui i lavoratori sono sottoposti ad orari massacranti in cambio di paghe da pochi spiccioli, qualcuno ci addita come il solito sindacato disfattista, l'operazione di oggi dice evidentemente che ciò di cui parliamo non sono concetti astratti ma un'amara realtà del territorio» hanno aggiunto i due esponenti sindacali.
«Proprio su Bisceglie abbiamo rilanciato di recente tutta la nostra battaglia sui diritti e sul giusto salario ed abbiamo trovato davanti a noi uno scoglio rappresentato esattamente dalle aziende più grandi e più importanti della città. La mobilitazione va avanti su questo versante a difesa della legge sull'intermediazione illecita di manodopera che, ad alcuni anni dalla sua entrata in vigore, grazie all'impegno della Flai e della Cgil, sta portando i frutti sperati e scoperchiando il vaso dell'illegalità nelle campagne. Ora rivolgiamo un appello a tutte le organizzazioni imprenditoriali perché ci aspettiamo che prendano una posizione chiara contro chi fa leva sullo sfruttamento facendo dumping e gettando discredito sull'intero settore» hanno concluso Deleonardis e Riglietti.
«L'operazione "Macchia nera", dopo una serie di controlli (gli stessi che abbiamo da sempre auspicato), ha messo fine a un'altra storia di caporalato in questo territorio. Il reclutamento, stando a ciò che si evince dalla nota della Procura, avveniva nel comprensorio del sud-est barese, i lavoratori erano accompagnati a bordo dei pullman dell'azienda agricola presso il magazzino di Bisceglie e presso i tendoni di uva da tavola dislocati nel sud-est barese e nel nord-barese. Si tratta, inoltre della prima operazione in Italia in cui è stata applicata l'importante misura introdotta dalla legge 199/2016, ovvero la nomina di un amministratore giudiziario, un fatto importante per garantire la continuità del lavoro e la corretta applicazione contrattuale.
Quando denunciamo con forza la presenza di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, di situazioni in cui i lavoratori sono sottoposti ad orari massacranti in cambio di paghe da pochi spiccioli, qualcuno ci addita come il solito sindacato disfattista, l'operazione di oggi dice evidentemente che ciò di cui parliamo non sono concetti astratti ma un'amara realtà del territorio» hanno aggiunto i due esponenti sindacali.
«Proprio su Bisceglie abbiamo rilanciato di recente tutta la nostra battaglia sui diritti e sul giusto salario ed abbiamo trovato davanti a noi uno scoglio rappresentato esattamente dalle aziende più grandi e più importanti della città. La mobilitazione va avanti su questo versante a difesa della legge sull'intermediazione illecita di manodopera che, ad alcuni anni dalla sua entrata in vigore, grazie all'impegno della Flai e della Cgil, sta portando i frutti sperati e scoperchiando il vaso dell'illegalità nelle campagne. Ora rivolgiamo un appello a tutte le organizzazioni imprenditoriali perché ci aspettiamo che prendano una posizione chiara contro chi fa leva sullo sfruttamento facendo dumping e gettando discredito sull'intero settore» hanno concluso Deleonardis e Riglietti.