Cultura
La divulgatrice scientifica Arianna Ricchiuti nel deserto di Atacama per studiare le fumarole 'marziane'
La giovane biscegliese sarà scienze communicator per il progetto MAFIC dell'Università di Edimburgo
Bisceglie - domenica 14 gennaio 2018
Si chiama MAFIC - Mars analogue fumarole interdisciplinary collaboration e porterà 12 scienziati da tutto il mondo nel deserto di Atacama, in Cile per studiare le fumarole locali e metterle a confronto con i loro analoghi su Marte.
Alla straordinaria spedizione, a cura dell'Università di Edimburgo, parteciperà anche la biscegliese Arianna Ricchiuti, che dall'1 al 12 aprile sarà inserita nel team in qualità di science communicator: foto, video, social media dell'intera missione saranno affidati all'esperienza della giovane divulgatrice scientifica, che curerà anche un suo piccolo laboratorio in qualità di biologa.
«Il gruppo di ricerca - dichiara Arianna – sarà composto da biolgoi, chimici e geologi. Lavoreremo in condizioni difficili, considerando la forte escursione termica tipica del deserto e il calo di ossigeno quando si sale a 2000 metri. Il deserto, che è il più secco e probabilmente il più antico del piante, presenta condizioni climatiche simili a quelle di Marte: precipitazioni quasi nulle, assenza di vegetazione, forti dosi di radiazioni e camini idrotermali. Ma sarà nulla affrontare questo strano clima, a paragone dell'incanto che ci aspetta: il deserto di Atacama, oltre ad essere uno dei deserti più estremi ed affascinanti, ospita il complesso astronomico più importante al mondo, l'ALMA Observatory, che avrò la fortuna di visitare e raccontare anche tramite la mia pagina Facebook "Arianna Ricchiuti- Astrobiologia per Tutti"».
Il deserto di Atacama è al centro dell'attenzione degli scienziati di tutto il mondo, che studiandone le forme di vita e la loro evoluzione nel tempo, vogliono dimostrare che anche su Marte la vita è possibile.
Alla straordinaria spedizione, a cura dell'Università di Edimburgo, parteciperà anche la biscegliese Arianna Ricchiuti, che dall'1 al 12 aprile sarà inserita nel team in qualità di science communicator: foto, video, social media dell'intera missione saranno affidati all'esperienza della giovane divulgatrice scientifica, che curerà anche un suo piccolo laboratorio in qualità di biologa.
«Il gruppo di ricerca - dichiara Arianna – sarà composto da biolgoi, chimici e geologi. Lavoreremo in condizioni difficili, considerando la forte escursione termica tipica del deserto e il calo di ossigeno quando si sale a 2000 metri. Il deserto, che è il più secco e probabilmente il più antico del piante, presenta condizioni climatiche simili a quelle di Marte: precipitazioni quasi nulle, assenza di vegetazione, forti dosi di radiazioni e camini idrotermali. Ma sarà nulla affrontare questo strano clima, a paragone dell'incanto che ci aspetta: il deserto di Atacama, oltre ad essere uno dei deserti più estremi ed affascinanti, ospita il complesso astronomico più importante al mondo, l'ALMA Observatory, che avrò la fortuna di visitare e raccontare anche tramite la mia pagina Facebook "Arianna Ricchiuti- Astrobiologia per Tutti"».
Il deserto di Atacama è al centro dell'attenzione degli scienziati di tutto il mondo, che studiandone le forme di vita e la loro evoluzione nel tempo, vogliono dimostrare che anche su Marte la vita è possibile.