Attualità
La famiglia di Irene Dell'Olio dona il secondo DigniCap alle pazienti dell’oncologico di Bari
La cerimonia di consegna del caschetto nel giorno del suo compleanno
Bisceglie - giovedì 25 ottobre 2018
Una grande festa dedicata a tutte le "donne in rosa" che con energia e coraggio combattono ogni giorno contro il cancro e un'occasione per ricordare la forza e la solarità di Irene Dell'Olio attraverso una grande iniziativa messa in atto a suo nome dalla famiglia.
La raccolta fondi ha portato all'acquisto del DigniCap, lo speciale caschetto contro la caduta dei capelli durante il trattamento della chemio e sarà donato giovedì 25 ottobre al reparto "don Tonino Bello", diretto dal dottor Geny Palmiotti all'oncologico di Bari. La famiglia Dell'Olio parteciperà all'evento di donazione, che si svolgerà nella hall del reparto con la consegna del macchinario e l'apposizione di una targa a ricordo di Irene.
«E' il secondo macchinario per i caschetti anti caduta del quale, grazie alla generosità della famiglia Dell'Olio, sarà dotato in reparto. Il primo, donato dalla Fondazione Tiziana Semeraro oltre un anno fa, era diventato insufficiente per soddisfare le esigenze delle pazienti. Così, attraverso il sorriso di altre donne che conserveranno i capelli durante i trattamenti di chemioterapia, Irene continuerà a vivere quella vita che amava tanto» ha affermato il dottor Palmiotti.
Previsti gli interventi di Antonio Delvino, direttore generale dell'Irccs, Antonella Daloiso, presidente dell'associazione Gabriel e Maria Ronchi, psiconcologa.
A rendere omaggio a Irene il Coro Gabriel, ormai nota formazione, costola dell'associazione Gabriel onlus per l'umanizzazione delle cure in oncologia che ha organizzato l'evento. Il coro, nato tra le corsie di ospedale e composto da pazienti oncologiche, infermiere e volontarie, diretto dalla maestra Lucia Greco, coniuga l'amore per la musica con la solidarietà verso chi soffre e ha avviato un percorso artistico mediato da una valenza di grande impatto sociale.
Durante l'evento la voce recitante di Celeste Francavilla regalerà a tutti i presenti un inno alla vita, lo stesso che Irene ha consegnato nelle nostre mani donando speranza, forza e coraggio e che, nonostante il vuoto incolmabile, continua ad echeggiare perché possa contribuire a trasformare il dolore in gioia, «Perché nonostante tutto… la vita è bella», come diceva Irene.
La raccolta fondi ha portato all'acquisto del DigniCap, lo speciale caschetto contro la caduta dei capelli durante il trattamento della chemio e sarà donato giovedì 25 ottobre al reparto "don Tonino Bello", diretto dal dottor Geny Palmiotti all'oncologico di Bari. La famiglia Dell'Olio parteciperà all'evento di donazione, che si svolgerà nella hall del reparto con la consegna del macchinario e l'apposizione di una targa a ricordo di Irene.
«E' il secondo macchinario per i caschetti anti caduta del quale, grazie alla generosità della famiglia Dell'Olio, sarà dotato in reparto. Il primo, donato dalla Fondazione Tiziana Semeraro oltre un anno fa, era diventato insufficiente per soddisfare le esigenze delle pazienti. Così, attraverso il sorriso di altre donne che conserveranno i capelli durante i trattamenti di chemioterapia, Irene continuerà a vivere quella vita che amava tanto» ha affermato il dottor Palmiotti.
Previsti gli interventi di Antonio Delvino, direttore generale dell'Irccs, Antonella Daloiso, presidente dell'associazione Gabriel e Maria Ronchi, psiconcologa.
A rendere omaggio a Irene il Coro Gabriel, ormai nota formazione, costola dell'associazione Gabriel onlus per l'umanizzazione delle cure in oncologia che ha organizzato l'evento. Il coro, nato tra le corsie di ospedale e composto da pazienti oncologiche, infermiere e volontarie, diretto dalla maestra Lucia Greco, coniuga l'amore per la musica con la solidarietà verso chi soffre e ha avviato un percorso artistico mediato da una valenza di grande impatto sociale.
Durante l'evento la voce recitante di Celeste Francavilla regalerà a tutti i presenti un inno alla vita, lo stesso che Irene ha consegnato nelle nostre mani donando speranza, forza e coraggio e che, nonostante il vuoto incolmabile, continua ad echeggiare perché possa contribuire a trasformare il dolore in gioia, «Perché nonostante tutto… la vita è bella», come diceva Irene.