Politica
«La Festa della Liberazione s'intreccia con la voglia di tornare alla vita normale»
Il messaggio di ItaliaViva in occasione del 25 aprile
Bisceglie - sabato 25 aprile 2020
Antonio Todisco, coordinato del comitato "Sapere" di Italia Viva a Bisceglie, ha diffuso un messaggio in occasione della ricorrenza del 25 aprile.
«La Festa della Liberazione dal governo fascista e dall'occupazione nazista s'intreccia con la voglia di liberarci dal Coronavirus e tornare alla vita normale» ha affermato.
«Quella normalità che riconquistarono operai, contadini e giovani (renitenti alla leva dell'assurda Repubblica di Salò) che in trecentomila si arruolarono nell'esercito partigiano, sfidando e affrontando la ferocia tedesca; ferocia che si abbatté verso le popolazioni civili scrivendo in modo indelebile nella nostra memoria e nei nostri animi nomi e luoghi angoscianti, dalle Fosse Ardeatine a Marzabotto, e i tanti episodi di eroismo civile e martiri anche nella nostra provincia» ha aggiunto.
«Questo 25 aprile silenzioso, senza le manifestazioni che - via via con il passare degli anni - ritenevamo magari superate, superflue, uno stantio rito ripetitivo, ci riporta nondimeno alla bellezza della socialità e della libertà che i nostri nonni ci hanno consegnato in quella metà degli anni '40 del secolo scorso e che oggi possiamo riconsiderare e apprezzare quando l'isolamento sanitario ci riporta con la mente a quei giorni di paura e di chiusura in casa se non nei rifugi antibombe» ha sottolineato Antonio Todisco.
«Il pensiero va ai tantissimi - purtroppo - nostri nonni e genitori, ultimi testimoni di quei giorni, che oggi ci lasciano nel silenzio, senza gli affetti, senza che li si possa accompagnare nell'ultimo tratto della loro esistenza» ha rimarcato l'esponente del partito guidato da Matteo Renzi. «A loro il nostro riverente saluto, con la preghiera dei credenti, e il suono di libertà e riscatto del "Bella ciao" che oggi più che mai si alza forte non solo in Italia ma in tutto il mondo a presidio della libertà e della democrazia.
Viva il 25 aprile!».
«La Festa della Liberazione dal governo fascista e dall'occupazione nazista s'intreccia con la voglia di liberarci dal Coronavirus e tornare alla vita normale» ha affermato.
«Quella normalità che riconquistarono operai, contadini e giovani (renitenti alla leva dell'assurda Repubblica di Salò) che in trecentomila si arruolarono nell'esercito partigiano, sfidando e affrontando la ferocia tedesca; ferocia che si abbatté verso le popolazioni civili scrivendo in modo indelebile nella nostra memoria e nei nostri animi nomi e luoghi angoscianti, dalle Fosse Ardeatine a Marzabotto, e i tanti episodi di eroismo civile e martiri anche nella nostra provincia» ha aggiunto.
«Questo 25 aprile silenzioso, senza le manifestazioni che - via via con il passare degli anni - ritenevamo magari superate, superflue, uno stantio rito ripetitivo, ci riporta nondimeno alla bellezza della socialità e della libertà che i nostri nonni ci hanno consegnato in quella metà degli anni '40 del secolo scorso e che oggi possiamo riconsiderare e apprezzare quando l'isolamento sanitario ci riporta con la mente a quei giorni di paura e di chiusura in casa se non nei rifugi antibombe» ha sottolineato Antonio Todisco.
«Il pensiero va ai tantissimi - purtroppo - nostri nonni e genitori, ultimi testimoni di quei giorni, che oggi ci lasciano nel silenzio, senza gli affetti, senza che li si possa accompagnare nell'ultimo tratto della loro esistenza» ha rimarcato l'esponente del partito guidato da Matteo Renzi. «A loro il nostro riverente saluto, con la preghiera dei credenti, e il suono di libertà e riscatto del "Bella ciao" che oggi più che mai si alza forte non solo in Italia ma in tutto il mondo a presidio della libertà e della democrazia.
Viva il 25 aprile!».