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Attualità
La posizione di Legambiente sugli interventi su via Di Vittorio e sul verde pubblico
Il presidente Alessandro Di Gregorio «Su tutte le questioni poste ad oggi silenzio assoluto»
Bisceglie - venerdì 21 febbraio 2025
0.38 Comunicato Stampa
«Sulla vicenda di via Di Vittorio, tirati dentro per i capelli dall'assessore Monterisi, non potevamo astenerci dal risponderle, sempre con garbo e senza trascendere in quella che giustamente è definita dagli amici di Libera il futuro una "caciara" e che obiettivamente non serve a nessuno... se non a chi, invece, vuole far saltare gli accordi presi nell'unico incontro che abbiamo avuto con l'amministrazione» afferma Alessandro Di Gregorio presidente di Legambiente Bisceglie
«Dopo la raccolta di quasi 1000 firme e una corposa mobilitazione pubblica, l'amministrazione decide di incontrare Legambiente, Pro Natura e Libera il futuro, tre soggetti la cui vicinanza si è consolidata nella prospettiva di bloccare l'abbattimento indiscriminato dei pini in città. In quella sede noi di Legambiente esprimiamo preoccupazione per i diversi errori tecnici commessi nella messa in opera dei lavori di manutenzione sul primo tratto di Via Di Vittorio e sulla gestione del verde in città» ha affermato Di Gregorio.
«Facciamo notare ad esempio: la realizzazione sul primo tratto di Via Di Vittorio di formelle sempre troppo piccole per permettere alle radici dei nuovi alberi la giusta traspirazione e l'accoglimento dell'acqua piovana; l'assenza di terreno sufficiente ad assicurare lo sviluppo verticale degli alberi; 3. La troppa vicinanza fra gli alberi che ad espansione massima della chioma finiranno per "cannibalizzarsi"; l'assenza di impianti di irrigazione che ha portato alla morte di decine di lecci precedentemente piantati; il ritardo cronico nelle operazioni di potatura che in molte zone della città non vengono effettuate e, quando vengono effettuate, vengono fatte male e fuori periodo, portando all'indebolimento delle piante e all'affiorare delle radici.Per affrontare queste questioni e partendo concretamente dalla vicenda di Via Di Vittorio, si conviene con Sindaco, assessore all'ambiente e assessore alle manutenzioni di procedere ad una perizia alternativa a quella effettuata dalla ditta aggiudicataria dei lavori di manutenzione. La perizia viene pagata da decine di cittadini ed emerge che su Via Di Vittorio al massimo tre alberi dei 23 destinati all'abbattimento vanno rimossi perché in stato critico» proseguono da legambiente.
«Ci si lascia, in quell'incontro, con l'impegno di incontrarsi nuovamente per successive valutazioni, prima della ripresa dei lavori e di eventuali abbattimenti alla luce della nuova perizia delle associazioni che viene consegnata al comune con richiesta reiterata, inevasa, di incontro. Nel famoso incontro a Palazzo San Domenico ci vengono assicurate altre quattro cose: moratoria dei tagli degli alberi fino a nuovo incontro; apertura del tavolo verde permanente; avvio delle procedure per il censimento del verde; avvio delle procedure per il regolamento del verde» ha affermato il presidente.
«Su tutte le questioni poste ad oggi silenzio assoluto. Sembrerebbe - ma non ne abbiamo certezza e sarebbe ridicolo se fosse vero - che sia stata commissionata una contro-controperizia allo stesso agronomo che aveva effettuato la prima perizia per conto della ditta dei lavori per confutare la perizia alternativa delle associazioni. Ci aspettiamo una smentita pubblica di questa "voce". Un'ultima cosa da chiarire. Vogliamo immaginare che l'assessore Monterisi abbia solo erroneamente dimenticato le legittime proteste di cittadini e associazioni e le abbia volute solo per "fallo di reazione" ricondurre ad un esclusivo e presunto fine politico» ha proseguito Alessandro Di Gregorio.
«Per l'ultima volta vogliamo evitare di infangare questa storia in strumentali polemiche e mai cercheremo di 'buttarla in caciara' ma argomentetemo sempre scientificamente le nostre motivazioni. Proprio per evitare inutili sprechi di tempo e inchiostro siamo a chiedere per la terza (e ultima) volta, urgente convocazione con il rispetto dei soggetti ai quali sono state assicurate tre cose: censimento del verde; regolamento urbano del verde (a tal proposito, ci riferiscono che, da circa due mesi ci sarebbe -il condizionale è d'obbligo-, un delegato ad-hoc nominato dal sindaco: chi l'ha visto?). Infine, terzo punto di cui si è parlato nell'accordo: apertura di un tavolo verde permanente, sulle questioni ambientali della città. Ci sarà un 'lupo sordo' che ascolta?»
«Dopo la raccolta di quasi 1000 firme e una corposa mobilitazione pubblica, l'amministrazione decide di incontrare Legambiente, Pro Natura e Libera il futuro, tre soggetti la cui vicinanza si è consolidata nella prospettiva di bloccare l'abbattimento indiscriminato dei pini in città. In quella sede noi di Legambiente esprimiamo preoccupazione per i diversi errori tecnici commessi nella messa in opera dei lavori di manutenzione sul primo tratto di Via Di Vittorio e sulla gestione del verde in città» ha affermato Di Gregorio.
«Facciamo notare ad esempio: la realizzazione sul primo tratto di Via Di Vittorio di formelle sempre troppo piccole per permettere alle radici dei nuovi alberi la giusta traspirazione e l'accoglimento dell'acqua piovana; l'assenza di terreno sufficiente ad assicurare lo sviluppo verticale degli alberi; 3. La troppa vicinanza fra gli alberi che ad espansione massima della chioma finiranno per "cannibalizzarsi"; l'assenza di impianti di irrigazione che ha portato alla morte di decine di lecci precedentemente piantati; il ritardo cronico nelle operazioni di potatura che in molte zone della città non vengono effettuate e, quando vengono effettuate, vengono fatte male e fuori periodo, portando all'indebolimento delle piante e all'affiorare delle radici.Per affrontare queste questioni e partendo concretamente dalla vicenda di Via Di Vittorio, si conviene con Sindaco, assessore all'ambiente e assessore alle manutenzioni di procedere ad una perizia alternativa a quella effettuata dalla ditta aggiudicataria dei lavori di manutenzione. La perizia viene pagata da decine di cittadini ed emerge che su Via Di Vittorio al massimo tre alberi dei 23 destinati all'abbattimento vanno rimossi perché in stato critico» proseguono da legambiente.
«Ci si lascia, in quell'incontro, con l'impegno di incontrarsi nuovamente per successive valutazioni, prima della ripresa dei lavori e di eventuali abbattimenti alla luce della nuova perizia delle associazioni che viene consegnata al comune con richiesta reiterata, inevasa, di incontro. Nel famoso incontro a Palazzo San Domenico ci vengono assicurate altre quattro cose: moratoria dei tagli degli alberi fino a nuovo incontro; apertura del tavolo verde permanente; avvio delle procedure per il censimento del verde; avvio delle procedure per il regolamento del verde» ha affermato il presidente.
«Su tutte le questioni poste ad oggi silenzio assoluto. Sembrerebbe - ma non ne abbiamo certezza e sarebbe ridicolo se fosse vero - che sia stata commissionata una contro-controperizia allo stesso agronomo che aveva effettuato la prima perizia per conto della ditta dei lavori per confutare la perizia alternativa delle associazioni. Ci aspettiamo una smentita pubblica di questa "voce". Un'ultima cosa da chiarire. Vogliamo immaginare che l'assessore Monterisi abbia solo erroneamente dimenticato le legittime proteste di cittadini e associazioni e le abbia volute solo per "fallo di reazione" ricondurre ad un esclusivo e presunto fine politico» ha proseguito Alessandro Di Gregorio.
«Per l'ultima volta vogliamo evitare di infangare questa storia in strumentali polemiche e mai cercheremo di 'buttarla in caciara' ma argomentetemo sempre scientificamente le nostre motivazioni. Proprio per evitare inutili sprechi di tempo e inchiostro siamo a chiedere per la terza (e ultima) volta, urgente convocazione con il rispetto dei soggetti ai quali sono state assicurate tre cose: censimento del verde; regolamento urbano del verde (a tal proposito, ci riferiscono che, da circa due mesi ci sarebbe -il condizionale è d'obbligo-, un delegato ad-hoc nominato dal sindaco: chi l'ha visto?). Infine, terzo punto di cui si è parlato nell'accordo: apertura di un tavolo verde permanente, sulle questioni ambientali della città. Ci sarà un 'lupo sordo' che ascolta?»