Cultura
La prima giornata di 42gradi con Telmo Pievani e Domenico Iannacone
Iniziano i lavori della quinta edizione del festival diretto da Carlo Bruni con la consulenza scientifica di Mario Tozzi
Bisceglie - mercoledì 24 luglio 2024
11.17 Comunicato Stampa
Giovedì 25 luglio inzia alle 10,00, con un incontro de La Classe* a Bari, presso Banca Etica, la prima giornata del festival 42GRADI. Subito tornati in sede, a Bisceglie, saranno ancora i ragazzi ospiti del festival, con Milena Berta e Alessandro Pedretti, artisti d'area bresciana - lei dedita alla pietra, lui compositore e sound designer – ad iniziare (ore 15,00) l'indagine sulla materia che li porterà, domenica mattina, a comporre un paesaggio sonoro, provando a rendere in forma performativa, l'importanza che il suono assume sul fronte della sostenibilità. E siamo ancora nella dimensione meno pubblica del festival, mosso quest'anno dalla domanda: QUANTO CI COSTA? E se per i più piccoli la meta indicata da programma è poi il Castello Svevo Angioino (ore 19,00). per condividere con Angela Di Ceglie il magico spazio del Pensatoio (Kuziba Teatro con la collaborazione di ZonaEffe), sarà la terrazza delle Vecchie Segherie Mastrototaro, alle 19,00, ad ospitare l'incontro con una dellefigure più autorevoli nel panorama scientifico italiano: filosofo della biologia, evoluzionista e saggista Telmo Pievani.
Appuntamento aperto a tutti e dedicato ai 65.000 più ricchi della terra e al recupero di un "pensiero delle cattedrali", così evidente nella nostra terra, capace di immaginare, di mantenere largo lo sguardo e la prospettiva, in modo da superare il piccolo spazio e il breve tempo che ci riguardano, includendo gli altri diadesso e gli altri che verranno, per condividere un mondo che vorremmo ancora ospitale. Piccolo passo di lato e sulla tribuna naturale dei 42GRADI, ecco l'altro prestigioso ospite della giornata: Domenico Iannacone. Che cifaccio qui, con il titolo mutuato dalla sua popolare trasmissione, il giornalista, reporter attento alle zone del disagio, ma anche a quelle della "resurrezione", ci propone alcune delle sue "piccole" storie straordinarie, quelle che fatichiamo a riconoscere anche quando ci passiamo vicino, distratti come siamo dalla corsa quotidiana. Conla capacità di trasformare l'inchiesta giornalistica in un viaggio intimo di riflessione e denuncia, Iannacone rilancia l'idea di quell'impegno civile indispensabile al cambio di rotta di cui 42GRADI da cinque anni si occupa. Ingresso gratuito a tutti gli appuntamenti fino ad esaurimento posti.
Appuntamento aperto a tutti e dedicato ai 65.000 più ricchi della terra e al recupero di un "pensiero delle cattedrali", così evidente nella nostra terra, capace di immaginare, di mantenere largo lo sguardo e la prospettiva, in modo da superare il piccolo spazio e il breve tempo che ci riguardano, includendo gli altri diadesso e gli altri che verranno, per condividere un mondo che vorremmo ancora ospitale. Piccolo passo di lato e sulla tribuna naturale dei 42GRADI, ecco l'altro prestigioso ospite della giornata: Domenico Iannacone. Che cifaccio qui, con il titolo mutuato dalla sua popolare trasmissione, il giornalista, reporter attento alle zone del disagio, ma anche a quelle della "resurrezione", ci propone alcune delle sue "piccole" storie straordinarie, quelle che fatichiamo a riconoscere anche quando ci passiamo vicino, distratti come siamo dalla corsa quotidiana. Conla capacità di trasformare l'inchiesta giornalistica in un viaggio intimo di riflessione e denuncia, Iannacone rilancia l'idea di quell'impegno civile indispensabile al cambio di rotta di cui 42GRADI da cinque anni si occupa. Ingresso gratuito a tutti gli appuntamenti fino ad esaurimento posti.