Lettera aperta di Giorgia Preziosa dopo l'attacco di Di Pierro
La consigliera: «Offesa volgare e meschina. Colgo l'opportunità per riaffermare in tutte le sedi le battaglie di civiltà compiute da tutte le donne che mi hanno preceduto »
Risponde con tono fermo, senza lasciarsi prendere dall'emotività del momento, alle parole del consigliere comunale Enzo Di Pierro, capogruppo della maggioranza, pubblicate in uno sfogo che ha finito per travalicare i limiti del commento politico.
La consigliera Giorgia Preziosa intende agire legalmente, in quanto donna, a prescindere dal suo ruolo nella politica locale. Lo comunica in una lettera aperta alla città in cui coglie l'occasione per ringraziare della solidarietà ricevuta quanti hanno capito la portata dell'attacco alla persona ed hanno espresso indignazione e vicinanza alla donna prima che al soggetto politico preso di mira nel post.
Riportiamo integralmente il contenuto della missiva:
«Cari amici, care amiche,
oggi al mio risveglio ho avuto notizia di una volgare e meschina offesa perpetratami da un post pubblicato dal capogruppo della maggioranza Vincenzo Di Pierro. Ho consultato il post, l'ho debitamente salvato e stampato per valutare l'opportunità giuridica con la mia famiglia e i miei legali di agire per salvaguardare costituzionalmente e emotivamente non solo la mia dignità umana, ma quella di tutte le donne che da sempre e continuamente restano ferite e lese mentalmente e fisicamente dal comportamento verbale violento di uomini i quali, pur ricoprendo cariche pubbliche e non, non hanno dismesso di usare, pensare, trattare e considerare la donna come oggetto sessuale o come proprietà personale.
Per me questa, al di là della sofferenza patita, è anche l'opportunità per riaffermare in tutte le sedi le battaglie di civiltà compiute da tutte le donne che mi hanno preceduto e per onorare tutte quelle che hanno dovuto sudare e subiscono maltrattamenti ad opera di menti maschili primitive che non riescono ad abbandonare il tratto genetico degli animali maschi dominanti.
Sono sostenuta in questa sfida da molti cittadini e donne che in queste ore si stanno sollevando in mia difesa, in difesa per il ripristino del rispetto umano e della dignità personale. Io non sarò da meno.
Chiedo a tutte le persone che occupano ruoli pubblici di rilievo, non solo nel Partito Democratico, il quale si è sempre reso garante progressista dei diritti di stigmatizzare e prendere le distanze dalla violenza verbale e diffamatoria del consigliere comunale Vincenzo Di Pierro. Quest'ultimo, voglio paradossalemnte ringraziare, perché la mia decisione di prendere le distanze dalla sua compagine politica, non estranea in generale ad affermare politicamente la legge del più forte, ha rinforzato la certezza democratica e umana che la mia scelta fosse stata corretta e giusta.
Ho rammarico per quelle donne corree che hanno rafforzato con un "Mi piace" il post del Di Pierro».