Spettacoli
La satira di uno strepitoso Paolo Rossi scalda il Garibaldi
L'attore ha incantato il pubblico biscegliese
Bisceglie - sabato 2 dicembre 2017
16.32
A dispetto del suo comunissimo cognome (primo posto nella anagrafe di Milano, sua città d'adozione), il Paolo Rossi attore è un personaggio fuori dal comune.
L'improvvisatore (questo il titolo del suo ultimo lavoro) sale sul palcoscenico e propone subito una cosa inusuale: un dibattito con il pubblico al quale dà la parola, aspettando in silenzio che qualcuno gli porga delle domande. Il tutto senza ancora aver cominciato lo spettacolo).
E attende, fino a che un coraggioso spettatore rompe il ghiaccio con la prima domanda. Un modo intelligente (o furbo?) per creare empatia con la gente e spianare la strada alle sue improvvisazioni.
Da navigato attore di teatro, cabarettista, cantante e persino mimo (esperienza breve quest'ultima, non avendo compreso l'obbligo di non parlare) Paolo Rossi, accompagnato dai musicisti Emanuele Dell'Aquila e Alex Orciari, non ha alcuna difficoltà ad entrare in sintonia con gli spettatori ai quali comincia a regalare aneddoti e brani esilaranti tratti dallo sterminato repertorio di una lunga carriera.
Fantastica la sua visione dei piccioni che vagano senza meta in piazza Duomo paragonati a un impiegato del catasto del quale interpreta l'andatura, suscitando gli immancabili applausi della platea.
Non manca l'esibizione canora. un pezzo scritto da Enzo Jannacci, col quale ha condiviso diversi anni di carriera, partecipando fra l'altro al Festival di Sanremo 1994 con "I soliti accordi".
Esilarante anche la sua interpretazione nei panni di un ministro, tratta da un lavoro teatrale del 2004 ("Cocaina al ministero") all'epoca censurato dalle emittenti televisive.
Tra un'improvvisazione e l'altra Rossi si rivolge al pubblico, in gran parte femminile, cercando di coinvolgerlo sull'argomento dieta, passando per la presunta purezza dei cibi biologici fino ad arrivare a prendersela coi vegani, "confessando", come in un sogno, che in caso di un incidente aereo nel quale dovesse sopravvivere da solo con un vegano... lo mangerebbe!
Insomma, questo "ancien prodige" della scena italiana, come si è definito a inizio serata, ha stupito anche Bisceglie.
L'improvvisatore (questo il titolo del suo ultimo lavoro) sale sul palcoscenico e propone subito una cosa inusuale: un dibattito con il pubblico al quale dà la parola, aspettando in silenzio che qualcuno gli porga delle domande. Il tutto senza ancora aver cominciato lo spettacolo).
E attende, fino a che un coraggioso spettatore rompe il ghiaccio con la prima domanda. Un modo intelligente (o furbo?) per creare empatia con la gente e spianare la strada alle sue improvvisazioni.
Da navigato attore di teatro, cabarettista, cantante e persino mimo (esperienza breve quest'ultima, non avendo compreso l'obbligo di non parlare) Paolo Rossi, accompagnato dai musicisti Emanuele Dell'Aquila e Alex Orciari, non ha alcuna difficoltà ad entrare in sintonia con gli spettatori ai quali comincia a regalare aneddoti e brani esilaranti tratti dallo sterminato repertorio di una lunga carriera.
Fantastica la sua visione dei piccioni che vagano senza meta in piazza Duomo paragonati a un impiegato del catasto del quale interpreta l'andatura, suscitando gli immancabili applausi della platea.
Non manca l'esibizione canora. un pezzo scritto da Enzo Jannacci, col quale ha condiviso diversi anni di carriera, partecipando fra l'altro al Festival di Sanremo 1994 con "I soliti accordi".
Esilarante anche la sua interpretazione nei panni di un ministro, tratta da un lavoro teatrale del 2004 ("Cocaina al ministero") all'epoca censurato dalle emittenti televisive.
Tra un'improvvisazione e l'altra Rossi si rivolge al pubblico, in gran parte femminile, cercando di coinvolgerlo sull'argomento dieta, passando per la presunta purezza dei cibi biologici fino ad arrivare a prendersela coi vegani, "confessando", come in un sogno, che in caso di un incidente aereo nel quale dovesse sopravvivere da solo con un vegano... lo mangerebbe!
Insomma, questo "ancien prodige" della scena italiana, come si è definito a inizio serata, ha stupito anche Bisceglie.