Politica
Studenti del plesso "don Tonino Bello" trasferiti a Salnitro, Amendolagine non ci sta
«Il sindaco, che è stato solo informato della vicenda, rimedi al grossolano errore, commesso molto probabilmente a sua insaputa»
Bisceglie - venerdì 21 giugno 2019
11.55
«Un'estate all'insegna della soppressione: dopo gli alberi si passa a un plesso scolastico. Apprendo con sgomento che l'assessore alla pubblica istruzione e il dirigente responsabile di ripartizione con una semplice comunicazione avrebbero disposto il trasferimento della popolazione scolastica dal plesso "don Tonino Bello", appartenente al secondo circolo didattico, al plesso "Salnitro", di competenza del quarto circolo didattico di Bisceglie, rendendo edotto il sindaco del "presunto" provvedimento solo per conoscenza». Lo ha affermato, in una nota, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Enzo Amendolagine.
«Il suddetto atto è avulso da ogni logica giuridico-amministrativa, poiché non tiene conto del parere degli organi collegiali della scuola sul punto relativo al trasferimento (di fatto un dimensionamento della rete scolastica), oltre all'iter procedimentale previsto dalle norme per siffatta fattispecie; ma dimentica, soprattutto, le esigenze di un quartiere (bacino di utenza), l'identità storico-culturale del plesso "don Tonino Bello" nel quartiere, il valore di un plesso scolastico come presidio di legalità» ha aggiunto l'esponente di opposizione.
«Quest'amministrazione comunale adotta di fatto un piano di razionalizzazione della rete scolastica, senza il coinvolgimento dei suoi organi istituzionali, considerando gli alunni semplicemente dei numeri, i genitori meri esecutori di ordini e il personale scolastico inesistente, giacché la suddetta operazione incide sulla formazione degli organici. Ancora una volta si dimostra impreparazione, approssimazione e superficialità. Il sindaco, che è stato solo informato della vicenda, rimedi al grossolano errore, commesso molto probabilmente a sua insaputa, con un ritiro immediato della suddetta nota: errare è umano, perseverare è diabolico!» ha concluso il portavoce del Movimento 5 Stelle.
«Il suddetto atto è avulso da ogni logica giuridico-amministrativa, poiché non tiene conto del parere degli organi collegiali della scuola sul punto relativo al trasferimento (di fatto un dimensionamento della rete scolastica), oltre all'iter procedimentale previsto dalle norme per siffatta fattispecie; ma dimentica, soprattutto, le esigenze di un quartiere (bacino di utenza), l'identità storico-culturale del plesso "don Tonino Bello" nel quartiere, il valore di un plesso scolastico come presidio di legalità» ha aggiunto l'esponente di opposizione.
«Quest'amministrazione comunale adotta di fatto un piano di razionalizzazione della rete scolastica, senza il coinvolgimento dei suoi organi istituzionali, considerando gli alunni semplicemente dei numeri, i genitori meri esecutori di ordini e il personale scolastico inesistente, giacché la suddetta operazione incide sulla formazione degli organici. Ancora una volta si dimostra impreparazione, approssimazione e superficialità. Il sindaco, che è stato solo informato della vicenda, rimedi al grossolano errore, commesso molto probabilmente a sua insaputa, con un ritiro immediato della suddetta nota: errare è umano, perseverare è diabolico!» ha concluso il portavoce del Movimento 5 Stelle.