Attualità
La storica sede dell'ARCI di Bisceglie chiude i battenti
Sabato 30 settembre la festa di addio in via Ruvo. Ma l'avventura continua
Bisceglie - sabato 30 settembre 2017
La storica sede dell'ARCI Bisceglie di via Ruvo 127 chiude i battenti. Ma lo fa con una festa con i fiocchi.
Sabato 30 settembre OpenSource ricorderà che il circolo non è la sua sede e che il trasloco non sarà altro che un'occasione di festa.
«Ci sposteremo, non che abbasseremo la saracinesca» - comunicano i soci ARCI, ora in cerca di una nuova sede.
«Ne stiamo valutando qualcuna proprio in questi giorni - proseguono - ma abbiamo deciso di non avere fretta: per fortuna abbiamo tanti progetti che prenderanno forma ugualmente, soprattutto grazie ad alcune realtà – attività commerciali e non – che ci hanno dimostrato ospitalità, solidarietà, empatia, curiosità e amicizia in tutti questi anni.
Ci piacerebbe che la nuova fosse più cittadina, in modo da potervi accogliere anche a piedi. Ci piacerebbe fosse più economica, per non dover stringere la cinghia e poter evitare i salti mortali. Ci piacerebbe fosse spaziosa ma non enorme, con almeno due locali per poter riprendere le tantissime attività, i corsi e gli spettacoli più richiesti. Ci piacerebbe che il coordinamento continuasse ad ampliarsi per far sì che Open Source continui a essere una RISORSA – per e con – sempre più soci attivi al suo interno».
L'ultimo party nella villa di via Ruvo sarà all'insegna dell'austerità. «Festeggeremo mangiando, brindando e ballando- spiegano - in una sede quasi vuota: l'arredo è stato quasi tutto stoccato, qualcosa lo barattiamo, chiedeteci cosa».
Sabato 30 settembre OpenSource ricorderà che il circolo non è la sua sede e che il trasloco non sarà altro che un'occasione di festa.
«Ci sposteremo, non che abbasseremo la saracinesca» - comunicano i soci ARCI, ora in cerca di una nuova sede.
«Ne stiamo valutando qualcuna proprio in questi giorni - proseguono - ma abbiamo deciso di non avere fretta: per fortuna abbiamo tanti progetti che prenderanno forma ugualmente, soprattutto grazie ad alcune realtà – attività commerciali e non – che ci hanno dimostrato ospitalità, solidarietà, empatia, curiosità e amicizia in tutti questi anni.
Ci piacerebbe che la nuova fosse più cittadina, in modo da potervi accogliere anche a piedi. Ci piacerebbe fosse più economica, per non dover stringere la cinghia e poter evitare i salti mortali. Ci piacerebbe fosse spaziosa ma non enorme, con almeno due locali per poter riprendere le tantissime attività, i corsi e gli spettacoli più richiesti. Ci piacerebbe che il coordinamento continuasse ad ampliarsi per far sì che Open Source continui a essere una RISORSA – per e con – sempre più soci attivi al suo interno».
L'ultimo party nella villa di via Ruvo sarà all'insegna dell'austerità. «Festeggeremo mangiando, brindando e ballando- spiegano - in una sede quasi vuota: l'arredo è stato quasi tutto stoccato, qualcosa lo barattiamo, chiedeteci cosa».