Politica
“La via Maestra - insieme per la Costituzione”: circa 200mila i partecipanti al corteo - LE FOTO
Grande adesione alla manifestazione nazionale della CGIL per un’Italia unita, antifascista e che abbia a cuore il futuro dei giovani
Bisceglie - domenica 8 ottobre 2023
19.25
Salario minimo, autonomia differenziata e diritto allo studio. Queste e molte altre le tematiche trattate dall'intervento di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil davanti ad una piazza San Giovanni tinta rosso antifascista in occasione della call to action di "La Via Maestra- insieme per la Costituzione".
Sabato 7 ottobre a percorrere le strade di Roma lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse di tutte le età, riuniti in nome di un Paese migliore, un Paese che ascolta e che si fa garante di un futuro. Molti gli slogan, diversi e vari in base alle generazioni. «Siamo in credito di un futuro», «diritto alla casa» riportavano gli striscioni dei cortei studenteschi e dei sindacati per lo studio. A partecipare al corteo tante persone giovani quasi tutti studenti universitari. Vi erano, inoltre, famiglie e bambini.
La manifestazione era logisticamente organizzata proprio tenendo conto dell'enorme affluenza prevista. Alle ore 13 da piazza della Repubblica è partito il primo corteo che ha poi percorso via Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour. Passando per piazza dell'Esquilino, via Liberiana ha raggiunto piazza di Santa Maria Maggiore per poi terminare in piazza di Porta San Giovanni intorno alle ore 19. Il secondo corteo, partito da piazzale dei Partigiani ha poi confluito con il primo in piazza di Porta San Giovanni. Ad intervenire nel corso della manifestazione nomi autorevoli oltre a Landini, come Gianfranco Pagliarulo, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e Camilla Piredda, coordinatrice nazionale Unione Degli Universitari.
Nell'intervento di chiusura, Landini ha trattato l'importante tematica della questione di genere e del femminicidio, tra le tante, soffermandosi sull'importante responsabilità maschile nel prendere coscienza della situazione e cooperare per una consapevolezza sociale. Parole fortemente ricorrenti "insieme" e "pace" in un periodo storico in cui si è chiamati ad urlare forte e chiaro da che parte stare, stringendo tra le mani la Carta Costituzionale che si basa su diritti che oggi vengono messi in dubbio. Largo spazio anche per la trattazione dell'argomento della sicurezza sul lavoro e del precariato. Presente all'evento anche la delegazione di ANPI Bisceglie e ANPI provinciale BAT assieme a Cgil Bisceglie:«Ieri eravamo a Roma, lì ad alimentare gli interminabili cortei di donne e uomini del popolo della Costituzione e dell'antifascismo donne e uomini di ogni età. Un popolo libero, liberato e liberatore, aperto, pronto alla cura dell'altro, in prima fila nel contrasto a ogni deriva autoritaria impegnato a costruire la proposta di un'altra società, quella disegnata dalla Carta dei Costituenti» racconta la delegazione ANPI Bisceglie e ANPI provinciale BAT.
«Eravamo lì per denunciare come ha sottolineato il nostro presidente nazionale, Gianfranco Pagliarulo, il rischio di un governo con pulsioni nazionaliste, autoritarie, repressive, belliciste, che opera per una società gerarchica, chiusa e intollerante. Ci ripetono che a dare fastidio sono i poveri, i migranti, gli studenti, i disoccupati, gli operai in sciopero, gli omosessuali, i più fragili. Ma, notate bene, è lo stesso governo che fa finta di non vedere i fascisti».
«Dalla Bat - ci riferisce Michele Valente, segretario generale della Cgil Bat - sono stati 9 gli autobus (di cui 1 da Bisceglie) partiti alla volta di Roma per partecipare alla manifestazione di ieri. 450 persone della nostra Provincia, si sono uniti ad marea di gente colorata di rosso (eravamo oltre 200 mila) arrivati da tutta Italia per indicare al Governo la Via Maestra a tutela della nostra Costituzione e per difendere i diritti di tutti: dalla sanità al welfare, al lavoro, all'istruzione, ambiente, pari opportunità, pace. Questi sono i temi che costituiscono la nostra piattaforma rivendicativa della manifestazione di ieri, fino a quando non ci saranno date risposte vere e concrete da parte del Governo, la nostra mobilitazione continuerà».
Sabato 7 ottobre a percorrere le strade di Roma lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse di tutte le età, riuniti in nome di un Paese migliore, un Paese che ascolta e che si fa garante di un futuro. Molti gli slogan, diversi e vari in base alle generazioni. «Siamo in credito di un futuro», «diritto alla casa» riportavano gli striscioni dei cortei studenteschi e dei sindacati per lo studio. A partecipare al corteo tante persone giovani quasi tutti studenti universitari. Vi erano, inoltre, famiglie e bambini.
La manifestazione era logisticamente organizzata proprio tenendo conto dell'enorme affluenza prevista. Alle ore 13 da piazza della Repubblica è partito il primo corteo che ha poi percorso via Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour. Passando per piazza dell'Esquilino, via Liberiana ha raggiunto piazza di Santa Maria Maggiore per poi terminare in piazza di Porta San Giovanni intorno alle ore 19. Il secondo corteo, partito da piazzale dei Partigiani ha poi confluito con il primo in piazza di Porta San Giovanni. Ad intervenire nel corso della manifestazione nomi autorevoli oltre a Landini, come Gianfranco Pagliarulo, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e Camilla Piredda, coordinatrice nazionale Unione Degli Universitari.
Nell'intervento di chiusura, Landini ha trattato l'importante tematica della questione di genere e del femminicidio, tra le tante, soffermandosi sull'importante responsabilità maschile nel prendere coscienza della situazione e cooperare per una consapevolezza sociale. Parole fortemente ricorrenti "insieme" e "pace" in un periodo storico in cui si è chiamati ad urlare forte e chiaro da che parte stare, stringendo tra le mani la Carta Costituzionale che si basa su diritti che oggi vengono messi in dubbio. Largo spazio anche per la trattazione dell'argomento della sicurezza sul lavoro e del precariato. Presente all'evento anche la delegazione di ANPI Bisceglie e ANPI provinciale BAT assieme a Cgil Bisceglie:«Ieri eravamo a Roma, lì ad alimentare gli interminabili cortei di donne e uomini del popolo della Costituzione e dell'antifascismo donne e uomini di ogni età. Un popolo libero, liberato e liberatore, aperto, pronto alla cura dell'altro, in prima fila nel contrasto a ogni deriva autoritaria impegnato a costruire la proposta di un'altra società, quella disegnata dalla Carta dei Costituenti» racconta la delegazione ANPI Bisceglie e ANPI provinciale BAT.
«Eravamo lì per denunciare come ha sottolineato il nostro presidente nazionale, Gianfranco Pagliarulo, il rischio di un governo con pulsioni nazionaliste, autoritarie, repressive, belliciste, che opera per una società gerarchica, chiusa e intollerante. Ci ripetono che a dare fastidio sono i poveri, i migranti, gli studenti, i disoccupati, gli operai in sciopero, gli omosessuali, i più fragili. Ma, notate bene, è lo stesso governo che fa finta di non vedere i fascisti».
«Dalla Bat - ci riferisce Michele Valente, segretario generale della Cgil Bat - sono stati 9 gli autobus (di cui 1 da Bisceglie) partiti alla volta di Roma per partecipare alla manifestazione di ieri. 450 persone della nostra Provincia, si sono uniti ad marea di gente colorata di rosso (eravamo oltre 200 mila) arrivati da tutta Italia per indicare al Governo la Via Maestra a tutela della nostra Costituzione e per difendere i diritti di tutti: dalla sanità al welfare, al lavoro, all'istruzione, ambiente, pari opportunità, pace. Questi sono i temi che costituiscono la nostra piattaforma rivendicativa della manifestazione di ieri, fino a quando non ci saranno date risposte vere e concrete da parte del Governo, la nostra mobilitazione continuerà».