Cultura
Laura Imai Messina presenta "Tutti gli indirizzi perduti"
La scrittrice ha raccontato al pubblico delle Vecchie Segherie Mastrototaro del suo nuovo romanzo
Bisceglie - sabato 23 novembre 2024
10.00
«Un romanzo che parte da un luogo, una piccola isola su cui è stato creato un ufficio postale, l'"Ufficio postale alla deriva", cioè dove tutte le lettere con un destinatario che però non possiedono un indirizzo vengono raccolte» queste le parole di Laura Imai Messina circa il suo nuovo romanzo. "Tutti gli indirizzi perduti" si presenta come un romanzo felice, un racconto sulla potenza creativa della scrittura.
Imai Messina, già autrice di "Tokyo tutto l'anno" ha presentato la sua nuova pubblicazione alle Vecchie Segherie Mastrototaro nella serata di venerdì 22 novembre. A moderare la serata, arricchita dalle letture degli estratti di Nunzia Antonino, Grazia Amoruso.
«Del Giappone mi ha colpito questa grande capacità evocativa che ho cercato di combinare con la lingua italiana e dunque con un linguaggio più ricco - ha raccontato la scrittrice -. Questo è alla base non solo della mia produzione da narratrice ma con il tempo è diventato proprio il mio modo di affrontare la vita».
La bellezza del ricordo, così come la magia della scrittura delle lettere e della fiducia nei legami interpersonali alcuni dei temi cardine del romanzo «Cerco sempre di raccontare storie che abbiano dell'universale - ha dichiarato Laura Imai Messina -. La scrittura per me è un modo più lucido di pensare e scrivere soprattutto lettere senza che il destinatario poi ci risponda credo che renda la scrittura stessa qualcosa di ancora più puro».
«Mi auguro che il lettore o la lettrice che scelgano la mia storia possano sentire nuovamente il desiderio di scrivere lettere ma non solo, per entrare meglio in connessione con se stessi» ha poi concluso.
Imai Messina, già autrice di "Tokyo tutto l'anno" ha presentato la sua nuova pubblicazione alle Vecchie Segherie Mastrototaro nella serata di venerdì 22 novembre. A moderare la serata, arricchita dalle letture degli estratti di Nunzia Antonino, Grazia Amoruso.
«Del Giappone mi ha colpito questa grande capacità evocativa che ho cercato di combinare con la lingua italiana e dunque con un linguaggio più ricco - ha raccontato la scrittrice -. Questo è alla base non solo della mia produzione da narratrice ma con il tempo è diventato proprio il mio modo di affrontare la vita».
La bellezza del ricordo, così come la magia della scrittura delle lettere e della fiducia nei legami interpersonali alcuni dei temi cardine del romanzo «Cerco sempre di raccontare storie che abbiano dell'universale - ha dichiarato Laura Imai Messina -. La scrittura per me è un modo più lucido di pensare e scrivere soprattutto lettere senza che il destinatario poi ci risponda credo che renda la scrittura stessa qualcosa di ancora più puro».
«Mi auguro che il lettore o la lettrice che scelgano la mia storia possano sentire nuovamente il desiderio di scrivere lettere ma non solo, per entrare meglio in connessione con se stessi» ha poi concluso.