Politica
Le opposizioni insistono: «Discutiamo subito il punto sulla maglia 165»
Mozione al presidente del consiglio comunale Casella affinché sia inserito nella riunione di lunedì 24
Bisceglie - giovedì 20 febbraio 2020
9.11
Cinque esponenti delle minoranze (Enzo Amendolagine, Enrico Capurso, Franco Napoletano, Giorgia Preziosa e Francesco Spina) hanno presentato una nuova richiesta di inserimento, con la modalità d'urgenza, di alcuni punti nell'ordine del giorno della riunione del consiglio comunale di Bisceglie in calendario lunedì 24 febbraio.
L'obiettivo politico è, chiaramente, mettere l'amministrazione di fronte alla discussione di temi inerenti l'urbanistica presentati nei mesi passati e in seguito ritirati. Gli eletti nelle fila dell'opposizione si appellano agli articoli 19 e 20 del regolamento di consiglio comunale.
I punti riguardano l'approvazione del progetto di variante di un edificio destinato a struttura per la vendita e servizi, realizzazione di un edificio non oil (bar shop) e ampliamento e potenziamento di un impianto di distribuzione carburanti, ubicato in corso Garibaldi; la richiesta di permesso di costruire per la realizzazione di un complesso produttivo per la trasformazione e valorizzazione della produzione agricola aziendale, con annessa masseria didattica da ubicarsi in Strada del carro, in catasto al foglio 18- particella 1362; l'approvazione definitiva del Piano di lottizzazione della maglia n° 165 di Piano regolatore generale, zona omogenea C3.
«La fase istruttoria è da tempo conclusa ma l'organo consiliare non è stato ancora messo nelle condizioni di deliberare secondo il proprio orientamento. Riteniamo che con ciò sia venuto meno l'obbligo di dare comunque risposta agli operatori economici richiedenti» hanno scritto i cinque consiglieri, ricordando di aver «ripetutamente e inutilmente sollecitato la convocazione del consiglio comunale per la trattazione di questi argomenti».
Martedì 18 febbraio, al termine della conferenza dei capigruppi, il presidente Gianni Casella ha convocato la riunione della massima assise cittadina per lunedì 24 febbraio principalmente sui punti riguardanti la presunta rinnovazione del bilancio 2019-2021 e relativi allegati. «Dei tre punti richiesti ex articolo 20 del regolamento sono stati inseriti all'ordine del giorno solo i primi due punti, mentre è stato escluso il punto relativo alla maglia 165» hanno aggiunto, specificando: «non sono stati riconosciuti i motivi d'urgenza invocati, pur essendo noto che il notevole ritardo, accumulato per la trattazione dei punti citati, potrebbe comportare pretese risarcitorie e condanna alle spese in danno del comune (con fondata rivalsa sui responsabili del ritardo), anche per il pagamento delle competenze dei commissari ad acta, eventualmente nominati dal Tar Puglia nei giudizi ormai pendenti».
Secondo quanto ricostruito dai cinque firmatari della nota «il venire meno sia dell'urgenza che dell'obbligo di inserire il punto è stato giustificato, in modo irrituale, col parere della Segretaria generale e della richiesta di differimento del dirigente dell'area tecnica comunale, avallata in calce dal sindaco, mentre si doveva procedere comunque ex articolo 20 del Regolamento di consiglio comunale.
È appena il caso di rilevare che le interrogazioni consiliari non possono mai giustificare il venire meno agli obblighi regolamentari, come sostenuto dal dirigente dell'area tecnica.
Appare inammissibile, oltretutto, l'interferenza del sindaco nella formulazione dell'ordine del giorno del consiglio».
Gli esponenti di minoranza sostengono che «i due punti richiesti e ammessi sono stati inseriti agli ultimi punti dell'ordine del giorno del consiglio comunale convocato, con la probabilità di una loro mancata trattazione, dati i tempi previsti dalla trattazione dei 14 punti precedenti». La richiesta alla presidenza del consiglio è di inserimento d'urgenza del punto sulla maglia 165 nella riunione di lunedì 24 febbraio o in subordine la convocazione di un apposito consiglio comunale successivo con quel punto all'ordine del giorno. Le opposizioni hanno esortato Casella «a convocare le sedute urgenti consiliari anche di propria iniziativa, senza l'interferenza di terzi non legittimati, quando si tratta di prevenire pericoli o danni per il comune, ex articolo 19 del Regolamento consiliare» e a «formulare l'ordine del giorno tenendo conto dei pareri espressi dalla conferenza dei capigruppo, in ogni caso ispirandosi a criteri di imparzialità e di difesa dei diritti e delle prerogative di tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza».
L'obiettivo politico è, chiaramente, mettere l'amministrazione di fronte alla discussione di temi inerenti l'urbanistica presentati nei mesi passati e in seguito ritirati. Gli eletti nelle fila dell'opposizione si appellano agli articoli 19 e 20 del regolamento di consiglio comunale.
I punti riguardano l'approvazione del progetto di variante di un edificio destinato a struttura per la vendita e servizi, realizzazione di un edificio non oil (bar shop) e ampliamento e potenziamento di un impianto di distribuzione carburanti, ubicato in corso Garibaldi; la richiesta di permesso di costruire per la realizzazione di un complesso produttivo per la trasformazione e valorizzazione della produzione agricola aziendale, con annessa masseria didattica da ubicarsi in Strada del carro, in catasto al foglio 18- particella 1362; l'approvazione definitiva del Piano di lottizzazione della maglia n° 165 di Piano regolatore generale, zona omogenea C3.
«La fase istruttoria è da tempo conclusa ma l'organo consiliare non è stato ancora messo nelle condizioni di deliberare secondo il proprio orientamento. Riteniamo che con ciò sia venuto meno l'obbligo di dare comunque risposta agli operatori economici richiedenti» hanno scritto i cinque consiglieri, ricordando di aver «ripetutamente e inutilmente sollecitato la convocazione del consiglio comunale per la trattazione di questi argomenti».
Martedì 18 febbraio, al termine della conferenza dei capigruppi, il presidente Gianni Casella ha convocato la riunione della massima assise cittadina per lunedì 24 febbraio principalmente sui punti riguardanti la presunta rinnovazione del bilancio 2019-2021 e relativi allegati. «Dei tre punti richiesti ex articolo 20 del regolamento sono stati inseriti all'ordine del giorno solo i primi due punti, mentre è stato escluso il punto relativo alla maglia 165» hanno aggiunto, specificando: «non sono stati riconosciuti i motivi d'urgenza invocati, pur essendo noto che il notevole ritardo, accumulato per la trattazione dei punti citati, potrebbe comportare pretese risarcitorie e condanna alle spese in danno del comune (con fondata rivalsa sui responsabili del ritardo), anche per il pagamento delle competenze dei commissari ad acta, eventualmente nominati dal Tar Puglia nei giudizi ormai pendenti».
Secondo quanto ricostruito dai cinque firmatari della nota «il venire meno sia dell'urgenza che dell'obbligo di inserire il punto è stato giustificato, in modo irrituale, col parere della Segretaria generale e della richiesta di differimento del dirigente dell'area tecnica comunale, avallata in calce dal sindaco, mentre si doveva procedere comunque ex articolo 20 del Regolamento di consiglio comunale.
È appena il caso di rilevare che le interrogazioni consiliari non possono mai giustificare il venire meno agli obblighi regolamentari, come sostenuto dal dirigente dell'area tecnica.
Appare inammissibile, oltretutto, l'interferenza del sindaco nella formulazione dell'ordine del giorno del consiglio».
Gli esponenti di minoranza sostengono che «i due punti richiesti e ammessi sono stati inseriti agli ultimi punti dell'ordine del giorno del consiglio comunale convocato, con la probabilità di una loro mancata trattazione, dati i tempi previsti dalla trattazione dei 14 punti precedenti». La richiesta alla presidenza del consiglio è di inserimento d'urgenza del punto sulla maglia 165 nella riunione di lunedì 24 febbraio o in subordine la convocazione di un apposito consiglio comunale successivo con quel punto all'ordine del giorno. Le opposizioni hanno esortato Casella «a convocare le sedute urgenti consiliari anche di propria iniziativa, senza l'interferenza di terzi non legittimati, quando si tratta di prevenire pericoli o danni per il comune, ex articolo 19 del Regolamento consiliare» e a «formulare l'ordine del giorno tenendo conto dei pareri espressi dalla conferenza dei capigruppo, in ogni caso ispirandosi a criteri di imparzialità e di difesa dei diritti e delle prerogative di tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza».