Attualità
Libera il Futuro e Pro Natura: «Dopo pronuncia Ministero Cultura, Amministrazione e lottizzanti non possono far finta di niente»
Le associazioni inviano una nota all'Amministrazione Angarano e agli uffici tecnici del Comune di Bisceglie: «Pronti ad agire in altre sedi, ma sollecitiamo soluzione diversa»
Bisceglie - lunedì 4 marzo 2024
8.17
Lo scorso 28 febbraio, in una conferenza stampa che si è svolta presso la libreria Abbraccio alla Vita, abbiamo illustrato le novità relative alla vicenda della lottizzazione alla BiMarmi e la relazione del Ministero della Cultura che ha sostanzialmente dato ragione a tutte le nostre istanze di opposizione alla cementificazione, con palazzi per 300 appartamenti, della costa di levante.
Dopo questa pronuncia del Ministero della Cultura crediamo che per Comune e lottizzanti non sia possibile far finta di niente. Per questo motivo, come annunciato in conferenza, abbiamo inviato una pec agli amministratori locali e in conoscenza a Ministero della Cultura e Regione Puglia, sollecitando il Comune ad opporsi in giudizio al Consiglio di Stato all'ultima pronuncia del TAR, adducendo anche come motivi aggiunti la documentazione da noi prodotta, e a convocare immediatamente un tavolo di concertazione con i lottizzanti per concordare una soluzione differente, anche nell'ambito del procedimento di approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale di cui abbiamo sollecitato, nella stessa pec, la ripresa e l'accelerazione dell'iter di approvazione definitiva.
«Vogliamo che la costa di levante venga riqualificata, ma con destinazione d'uso a parco costiero e strutture ludico ricettive ad alta sostenibilità. In assenza di riscontro alle nostre legittime richieste non escludiamo di informare la Prefettura e la Procura della Repubblica con il deposito delle nostre memorie» hanno fatto sapere dalle associazioni.
Dopo questa pronuncia del Ministero della Cultura crediamo che per Comune e lottizzanti non sia possibile far finta di niente. Per questo motivo, come annunciato in conferenza, abbiamo inviato una pec agli amministratori locali e in conoscenza a Ministero della Cultura e Regione Puglia, sollecitando il Comune ad opporsi in giudizio al Consiglio di Stato all'ultima pronuncia del TAR, adducendo anche come motivi aggiunti la documentazione da noi prodotta, e a convocare immediatamente un tavolo di concertazione con i lottizzanti per concordare una soluzione differente, anche nell'ambito del procedimento di approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale di cui abbiamo sollecitato, nella stessa pec, la ripresa e l'accelerazione dell'iter di approvazione definitiva.
«Vogliamo che la costa di levante venga riqualificata, ma con destinazione d'uso a parco costiero e strutture ludico ricettive ad alta sostenibilità. In assenza di riscontro alle nostre legittime richieste non escludiamo di informare la Prefettura e la Procura della Repubblica con il deposito delle nostre memorie» hanno fatto sapere dalle associazioni.