Attualità
Igiene urbana. Libera il futuro: «Giù la differenziata, rischiamo ecotassa»
Arena e Amendolagine hanno chiesto al Prefetto di intimare al Comune la risposta alle istanze di accesso che risultano inevase da mesi
Bisceglie - martedì 23 gennaio 2024
9.12
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Libera il Futuro su igiene urbana, differenziata ed ecotassa. «Rifiuti: indietro tutta. I dati dell'Osservatorio regionale dei rifiuti sono impietosi: negli ultimi tre anni (2021-2023) a Bisceglie la percentuale di raccolta differenziata è calata del 3% circa. Siamo tornati a cinque anni fa, attestandoci su una percentuale nel 2023, come era nel 2018, intorno al 65%. Manca ancora la rilevazione di dicembre 2023, nei dati forniti dalla Regione, ma non ci aspettiamo un cambio di passo sostanziale. Un dato ancor più preoccupante è quello della quota a persona annuale di residuo secco. Ognuno di noi - secondo il rapporto "Comuni ricicloni" di Legambiente - ha prodotto nel 2022 oltre un quintale e mezzo di rifiuti indifferenziati (e la tendenza del 2023, come riporta l'Osservatorio regionale rifiuti, è la stessa). Un dato che ci pone all'ultimo posto nella BAT. I cumoli di immondizia agli angoli delle strade del centro storico, del centro cittadino, delle periferie e delle campagne lo dimostrano. E se, da un lato, una parte dei cittadini rispetta le regole e prova a conferire correttamente i rifiuti, dall'alto lato, c'è una parte copiosa di incivili che indifferenzia impunemente».
«E per colpa di questi cittadini - e di un servizio con non poche pecche - rischiamo di incorrere nella penalizzazione del 20% in più sull'Ecotassa regionale: in caso di mancato raggiungimento della percentuale di differenziata del 65% annuale (a Bisceglie è stata raggiunta questa percentuale solo nei mesi estivi e a marzo, nel 2023) si applica, infatti, una addizionale del 20% al tributo. Speriamo che i dati di dicembre 2023 siano clementi», prosegue la nota.
«Non bastano azioni spot e qualche ronda sporadica - spiega Libera il futuro - per contrastare i fenomeni di abbandono e migliorare l'igiene urbana. Servirebbero: un sistema strutturato di controlli e sanzioni; la mappatura a tappeto degli evasori ed elusori TARI; il ripensamento capillare del sistema di raccolta e conferimento con la creazione delle isole ecologiche di prossimità; una svolta - anche questa meno propagandistica - verso la tariffazione puntuale. Servono sanzioni, controlli e trasparenza. Altro tema doloroso: la trasparenza! Libera il futuro ha chiesto, a firma di Vincenzo Arena e Enzo Amendolagine, ripetutamente i dati puntuali sulle segnalazioni ricevute dai gestori tramite APP e lo stato puntuale della loro risoluzione, i dati circostanziati di espletamento dei singoli servizi con indicazione del numero di interventi e del personale impiegato per tipologia di servizio sia nel vecchio che nel nuovo appalto. Da un anno mezzo il Comune non risponde alle richieste di accesso civico presentate, da circa sei mesi il Comune non risponde alle istanze di riesame e di sollecito a fornire i dati sul servizio di igiene urbana».
«Stanchi di attendere, in assenza purtroppo di un difensore civico comunale o regionale cui rivolgerci - dichiarano Arena e Amendolagine - abbiamo scritto al Prefetto sollecitandolo ad intervenire affinché intimi la trasmissione dei dati e tuteli, quale ufficiale di governo sul territorio, i principi di trasparenza sanciti dalla legge. Il tutto nelle more di predisporre un ricorso alla giustizia amministrativa per ottenere i dati». «I rifiuti purtroppo - concludono - a Bisceglie non sono affatto trasparenti. I cittadini perbene se ne accorgono ogni giorno. Chiediamo a gran voce che lo sia, quantomeno, la loro gestione visti anche i milioni di euro spesi negli ultimi anni per un servizio a dir poco inefficiente».
«E per colpa di questi cittadini - e di un servizio con non poche pecche - rischiamo di incorrere nella penalizzazione del 20% in più sull'Ecotassa regionale: in caso di mancato raggiungimento della percentuale di differenziata del 65% annuale (a Bisceglie è stata raggiunta questa percentuale solo nei mesi estivi e a marzo, nel 2023) si applica, infatti, una addizionale del 20% al tributo. Speriamo che i dati di dicembre 2023 siano clementi», prosegue la nota.
«Non bastano azioni spot e qualche ronda sporadica - spiega Libera il futuro - per contrastare i fenomeni di abbandono e migliorare l'igiene urbana. Servirebbero: un sistema strutturato di controlli e sanzioni; la mappatura a tappeto degli evasori ed elusori TARI; il ripensamento capillare del sistema di raccolta e conferimento con la creazione delle isole ecologiche di prossimità; una svolta - anche questa meno propagandistica - verso la tariffazione puntuale. Servono sanzioni, controlli e trasparenza. Altro tema doloroso: la trasparenza! Libera il futuro ha chiesto, a firma di Vincenzo Arena e Enzo Amendolagine, ripetutamente i dati puntuali sulle segnalazioni ricevute dai gestori tramite APP e lo stato puntuale della loro risoluzione, i dati circostanziati di espletamento dei singoli servizi con indicazione del numero di interventi e del personale impiegato per tipologia di servizio sia nel vecchio che nel nuovo appalto. Da un anno mezzo il Comune non risponde alle richieste di accesso civico presentate, da circa sei mesi il Comune non risponde alle istanze di riesame e di sollecito a fornire i dati sul servizio di igiene urbana».
«Stanchi di attendere, in assenza purtroppo di un difensore civico comunale o regionale cui rivolgerci - dichiarano Arena e Amendolagine - abbiamo scritto al Prefetto sollecitandolo ad intervenire affinché intimi la trasmissione dei dati e tuteli, quale ufficiale di governo sul territorio, i principi di trasparenza sanciti dalla legge. Il tutto nelle more di predisporre un ricorso alla giustizia amministrativa per ottenere i dati». «I rifiuti purtroppo - concludono - a Bisceglie non sono affatto trasparenti. I cittadini perbene se ne accorgono ogni giorno. Chiediamo a gran voce che lo sia, quantomeno, la loro gestione visti anche i milioni di euro spesi negli ultimi anni per un servizio a dir poco inefficiente».