Attualità
Libera Il Futuro sulla differenziata: «Eravamo Ricicloni. Da sei mesi nessun dato»
Il movimento civico ha chiesto i dati della differenziata da dicembre a maggio. Arena e Amendolagine: «Sui rifiuti nessuna trasparenza!»
Bisceglie - mercoledì 10 luglio 2024
18.18 Comunicato Stampa
Che fine hanno fatto i dati sulla raccolta differenziata a Bisceglie? Da sei mesi il sito dell'Osservatorio regionale dei rifiuti, a differenza di numerosi altri comuni, non riporta i dati sulla differenziata nella nostra città: da dicembre 2023 a maggio 2024 silenzio assoluto.
È il Comune a non aver trasmesso i dati in Regione? È la Regione a non aver pubblicato? Per fare un po' di chiarezza, abbiamo richiesto con accesso civico questi numeri.
«Siamo molto preoccupati - afferma Vincenzo Arena, presidente di Libera il futuro - della situazione dell'igiene urbana in città che in alcune zone è al limite dell'emergenza sanitaria, se consideriamo anche le temperature estive elevate».
«Ci sono zone - ribadisce Enzo Amendolagine, altro esponente del movimento civico - come il centro storico e le periferie, in cui i mastelli sono un miraggio, i cumuli di rifiuti vengono accatastati impunemente agli angoli delle strade, nei pressi dei bidoni dei commercianti o dei cestini di raccolta sui marciapiedi. Spesso il ritiro dei mastelli viene effettuato in orari avanzati della mattinata, lasciando i rifiuti a marcire nelle ore calde di fronte a cancelli e portoni, lo stato delle isole ecologiche nelle zone rurali è spesso critico».
Trani, Andria, Canosa e Barletta riceveranno dalla Regione decine di migliaia di euro di contributo per aver ampiamente superato la percentuale di differenziata, anche del 70% annui. A Bisceglie, invece, avremo solo 1000 euro: abbiamo, sembra, superato nel 2023 di 0.01 il 65% di differenziata e abbiamo perso in tre anni quasi 3 punti.
«Ci auguriamo - concludono Arena e Amendolagine - che il 2024 stia andando meglio. Ma al momento non è dato saperlo. Vogliamo vederci chiaro. Per questo abbiamo sollecitato che i dati siano resi pubblici e ne daremo conto. Se riceveremo risposta! Non siamo ottimisti, visto che da due anni attendiamo invano i dati di dettaglio sull'erogazione del servizio di igiene urbana del vecchio e del 'nuovo' gestore e sugli interventi effettuati successivi alle segnalazioni dei cittadini. Due anni! Alla faccia della trasparenza!»
È il Comune a non aver trasmesso i dati in Regione? È la Regione a non aver pubblicato? Per fare un po' di chiarezza, abbiamo richiesto con accesso civico questi numeri.
«Siamo molto preoccupati - afferma Vincenzo Arena, presidente di Libera il futuro - della situazione dell'igiene urbana in città che in alcune zone è al limite dell'emergenza sanitaria, se consideriamo anche le temperature estive elevate».
«Ci sono zone - ribadisce Enzo Amendolagine, altro esponente del movimento civico - come il centro storico e le periferie, in cui i mastelli sono un miraggio, i cumuli di rifiuti vengono accatastati impunemente agli angoli delle strade, nei pressi dei bidoni dei commercianti o dei cestini di raccolta sui marciapiedi. Spesso il ritiro dei mastelli viene effettuato in orari avanzati della mattinata, lasciando i rifiuti a marcire nelle ore calde di fronte a cancelli e portoni, lo stato delle isole ecologiche nelle zone rurali è spesso critico».
Trani, Andria, Canosa e Barletta riceveranno dalla Regione decine di migliaia di euro di contributo per aver ampiamente superato la percentuale di differenziata, anche del 70% annui. A Bisceglie, invece, avremo solo 1000 euro: abbiamo, sembra, superato nel 2023 di 0.01 il 65% di differenziata e abbiamo perso in tre anni quasi 3 punti.
«Ci auguriamo - concludono Arena e Amendolagine - che il 2024 stia andando meglio. Ma al momento non è dato saperlo. Vogliamo vederci chiaro. Per questo abbiamo sollecitato che i dati siano resi pubblici e ne daremo conto. Se riceveremo risposta! Non siamo ottimisti, visto che da due anni attendiamo invano i dati di dettaglio sull'erogazione del servizio di igiene urbana del vecchio e del 'nuovo' gestore e sugli interventi effettuati successivi alle segnalazioni dei cittadini. Due anni! Alla faccia della trasparenza!»