Scuola
Liceo "da Vinci", lezioni dal lunedì al venerdì
Il consiglio d'istituto ha approvato una nuova articolazione dell'orario scolastico
Bisceglie - giovedì 8 ottobre 2020
12.10
Il consiglio d'istituto del liceo linguistico-scientifico-coreutico "Leonardo da Vinci" di Bisceglie ha approvato una nuova articolazione dell'orario scolastico, che entrerà in vigore dal 12 ottobre, nella giornata di martedì 6. Gli studenti svolgeranno lezioni in classe dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13:30, con un'unità oraria di 55 minuti.
«La scelta è esercitata in armonia e coerenza con il Ptof e non intacca il monte ore assegnato per ciascuna disciplina e indirizzo di studi. Essa si ispira a consuetudini consolidate in altri ordini di scuole del territorio e negli istituti superiori dei paesi limitrofi e consente di adeguare il modulo settimanale agli standard nazionali, regionali ed europei, nonché di offrire agli studenti la possibilità di usufruire del tempo occorrente per l'approfondimento di interessi personali, culturali, sportivi e di volontariato» ha spiegato il dirigente scolastico Rosa Favale.
«La settimana corta comporterebbe dei miglioramenti nella vita della scuola, il passaggio dai sei ai cinque giorni della settimana scolastica consentirebbe infatti, nella valutazione del collegio dei docenti, i seguenti vantaggi:
«La scelta è esercitata in armonia e coerenza con il Ptof e non intacca il monte ore assegnato per ciascuna disciplina e indirizzo di studi. Essa si ispira a consuetudini consolidate in altri ordini di scuole del territorio e negli istituti superiori dei paesi limitrofi e consente di adeguare il modulo settimanale agli standard nazionali, regionali ed europei, nonché di offrire agli studenti la possibilità di usufruire del tempo occorrente per l'approfondimento di interessi personali, culturali, sportivi e di volontariato» ha spiegato il dirigente scolastico Rosa Favale.
«La settimana corta comporterebbe dei miglioramenti nella vita della scuola, il passaggio dai sei ai cinque giorni della settimana scolastica consentirebbe infatti, nella valutazione del collegio dei docenti, i seguenti vantaggi:
- una distribuzione migliore dell'impegno nello studio degli studenti;
- una più razionale ed efficiente gestione del personale scolastico;
- una più efficace articolazione della didattica;
- il superamento del problema delle numerose assenze e delle uscite anticipate che gli Studenti concentrano nella giornata del sabato;
- il possibile miglioramento delle condizioni di studio e di frequenza anche per gli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento, Dsa, o con altre difficoltà nei confronti dello studio e della concentrazione: la possibilità di una pausa settimanale di due giorni dalla frequenza scolastica può rappresentare infatti una corretta risposta al loro bisogno di tempi maggiori di recupero. Inoltre la riduzione del numero delle discipline giornaliere, tramite il loro raddoppio orario più frequente, può rispondere meglio alle loro esigenze di usufruire di tempi più distesi nell'impegno e nella pianificazione dello studio, dovendo affrontare giorno per giorno un numero inferiore di discipline nonostante l'aumento delle ore;
- l'aumento dell'efficacia dell'azione educativa, permettendo di legare tra di loro le ore di alcune discipline, offrendo più opportunità di promuovere didattiche laboratoriali e metodologie innovative, favorendo le compresenze dei Docenti e l'interdisciplinarietà;
- il prolungamento dell'orario di apertura pomeridiana della scuola, organizzando il lavoro del personale Ata, favorendo l'attivazione di progetti di recupero delle carenze con corsi, sportelli e peer to peer;
- la possibilità eventuale di riservare la mattina del sabato o i pomeriggi per organizzare e realizzare progetti e attività facoltative, che ad oggi, si svolgono in orario curricolare;
- una serena partecipazione alla vita familiare e sociale: le Studentesse e gli Studenti avrebbero due giorni consecutivi per gestire tranquillamente i propri rapporti familiari e sociali, lo studio, lo sport e le attività extrascolastiche».