Politica
Lo sconcerto di Spina: «Siamo a luglio e non esiste una bozza di bilancio»
L'ex Sindaco è convinto che la situazione dei conti del Comune sia prossima al dissesto
Bisceglie - giovedì 25 giugno 2020
8.29
«L'opposizione, invitata su richiesta del Sindaco a una conferenza dei capi/gruppo per fare il punto sulla grave situazione economica comunale, è rimasta sconcertata nell'apprendere che, ormai a luglio, non esiste neanche una bozza di bilancio!». Lo ha dichiarato il consigliere di minoranza Francesco Spina.
«È ormai certo, quindi, che: non ci saranno sconti Tari, neanche per i commercianti che sono rimasti chiusi forzatamente durante il periodo Covid; non ci saranno sconti Imu o riduzioni anche per i proprietari che vorranno esentare dai canoni di affitto i locatari titolari di partite Iva; non ci saranno indennità per i commercianti costretti alla chiusura per a causa del Covid-19, né agevolazioni economiche per le fasce indigenti; non ci saranno fondi comunali per sostenere le manutenzioni e i servizi pubblici come i trasporti, con le circolari che non funzionano proprio nel periodo in cui dovrebbero essere vitali per dare linfa ai servizi turistici; non ci saranno contributi e sostegni economici alle associazioni per organizzare eventi» ha sostenuto l'ex Sindaco di Bisceglie.
«Mentre le altre città pugliesi organizzano manifestazioni culturali e spettacolari (come Battiti Live), Bisceglie agonizza nella sporcizia e nel degrado, in attesa che Angarano si decida a presentare il bilancio 2020 del disastro annunciato (o forse del dissesto?). La città è morta e i cittadini stanno soffrendo nel vedere com'è bastato un breve periodo di amministrazione "svoltista" incapace e interessata solo a fare i fatti propri per distruggere tutto il duro lavoro fatto negli anni precedenti» ha osservato.
«Chi approverà il bilancio del "dissesto" annunciato? Chi accetterà il rischio di perdere i diritti di fare politica e attività amministrativa (in caso di dissesto i responsabili pagano i danni e non possono ricevere incarichi né essere candidati per 5 anni)? Rimane il fatto che, per la prima volta nella storia di Bisceglie, mentre a Barletta per esempio hanno approvato il bilancio già il 31 dicembre, a luglio non si è neanche impostata una bozza di bilancio su cui discutere» ha rilevato.
«La stagione turistica quindi rimarrà un'incognita affidata alla iniziativa individuale degli imprenditori (Angarano, non approvando il bilancio 2020, si è "lavato le mani"!). Tanto a Bisceglie, dove i danni della Svolta li pagano solo i cittadini, le norme imperative su bilanci e consuntivi non si applicano» ha concluso ironicamente Spina.
«È ormai certo, quindi, che: non ci saranno sconti Tari, neanche per i commercianti che sono rimasti chiusi forzatamente durante il periodo Covid; non ci saranno sconti Imu o riduzioni anche per i proprietari che vorranno esentare dai canoni di affitto i locatari titolari di partite Iva; non ci saranno indennità per i commercianti costretti alla chiusura per a causa del Covid-19, né agevolazioni economiche per le fasce indigenti; non ci saranno fondi comunali per sostenere le manutenzioni e i servizi pubblici come i trasporti, con le circolari che non funzionano proprio nel periodo in cui dovrebbero essere vitali per dare linfa ai servizi turistici; non ci saranno contributi e sostegni economici alle associazioni per organizzare eventi» ha sostenuto l'ex Sindaco di Bisceglie.
«Mentre le altre città pugliesi organizzano manifestazioni culturali e spettacolari (come Battiti Live), Bisceglie agonizza nella sporcizia e nel degrado, in attesa che Angarano si decida a presentare il bilancio 2020 del disastro annunciato (o forse del dissesto?). La città è morta e i cittadini stanno soffrendo nel vedere com'è bastato un breve periodo di amministrazione "svoltista" incapace e interessata solo a fare i fatti propri per distruggere tutto il duro lavoro fatto negli anni precedenti» ha osservato.
«Chi approverà il bilancio del "dissesto" annunciato? Chi accetterà il rischio di perdere i diritti di fare politica e attività amministrativa (in caso di dissesto i responsabili pagano i danni e non possono ricevere incarichi né essere candidati per 5 anni)? Rimane il fatto che, per la prima volta nella storia di Bisceglie, mentre a Barletta per esempio hanno approvato il bilancio già il 31 dicembre, a luglio non si è neanche impostata una bozza di bilancio su cui discutere» ha rilevato.
«La stagione turistica quindi rimarrà un'incognita affidata alla iniziativa individuale degli imprenditori (Angarano, non approvando il bilancio 2020, si è "lavato le mani"!). Tanto a Bisceglie, dove i danni della Svolta li pagano solo i cittadini, le norme imperative su bilanci e consuntivi non si applicano» ha concluso ironicamente Spina.