Attualità
Lo strano caso dell'incarico di direttore dell'esecuzione del servizio igiene urbana
Il comune è indeciso: prima tra il personale interno trova la figura giusta, poi si affida all'esterno perché nessuno ha più le competenze
Bisceglie - mercoledì 19 luglio 2017
19.44
Non è un controsenso banale, quello che il consigliere comunale Gianni Casella ha portato all'attenzione di cittadini e media nelle ultime ore, con un post su Facebook che rischia di alzare un polverone.
La vicenda è quella relativa al conferimento dell'incarico di direttore dell'esecuzione del contratto di igiene urbana, assegnato in via temporanea a marzo 2017 (det. Nr. 00016 del 10/03/2017) all' ingegnere Andrea Ricchiuti, dipendente comunale in capo alla V ripartizione.
Nelle more dello "svolgimento di idonee procedure per l'individuazione di nuova figura esterna cui conferire l'incarico in argomento" il comune fa affidamento, per il servizio di controllo sull'operato tecnico-contabile della ditta Ambiente 2.0, su personale interno all'ente, rilevando "che tra il personale incardinato nell'ambito della V Ripartizione - era già - possibile individuare dipendenti che dispongono di preparazione tecnica e competenze professionali idonee ad assolvere alle funzioni di direttore".
Una prima proroga dell'incarico arriva alla fine di marzo (ed è concessa con det. N 25 del 31/03/2017, un'altra a maggio, un'altra viene concessa a maggio, con det. N 32 del 02/05/2017.
A firmare tutte le carte è il dirigente della Ripartizione ambiente- demanio –patrimonio Antonio Di Bari, da novembre 2016 responsabile della gestione del ciclo integrato dei rifiuti del comune di Bisceglie.
È sempre lui, il dirigente dell'Aro Bat 2 a luglio, a firmare un atto in cui afferma esattamente il contrario di quanto ribadito nei tre mesi precedenti: all'improvviso, per lui nel comune "non vi sono dipendenti in possesso di specifiche capacità tecnico – professionali per assolvere alle funzioni di direttore dell'esecuzione di un contratto particolarmente complesso e specialistico quale è quello per la gestione del servizio igiene urbana".
Ricchiuti esercita ancora, nessuno lo ha licenziato né allontanato dal comune, eppure il comune si dice costretto a doversi rivolgere all'esterno.
Senza un bando, un avviso pubblico, una selezione, recluta, fino al 30 settembre, Giuseppe D'Alessandro, ingegnere esperto in materia di servizi ambientali.
In ballo non ci sono laute premialità, ma 5000 euro di compensi iva e altre tasse incluse, oltre al divieto di intrattenere rapporti di collaborazione professionale con amministratori, dirigenti del comune di Bisceglie e loro familiari stretti per 24 mesi a partire dalla data di scadenza del contratto. Eppure qualcosa non torna…
La vicenda è quella relativa al conferimento dell'incarico di direttore dell'esecuzione del contratto di igiene urbana, assegnato in via temporanea a marzo 2017 (det. Nr. 00016 del 10/03/2017) all' ingegnere Andrea Ricchiuti, dipendente comunale in capo alla V ripartizione.
Nelle more dello "svolgimento di idonee procedure per l'individuazione di nuova figura esterna cui conferire l'incarico in argomento" il comune fa affidamento, per il servizio di controllo sull'operato tecnico-contabile della ditta Ambiente 2.0, su personale interno all'ente, rilevando "che tra il personale incardinato nell'ambito della V Ripartizione - era già - possibile individuare dipendenti che dispongono di preparazione tecnica e competenze professionali idonee ad assolvere alle funzioni di direttore".
Una prima proroga dell'incarico arriva alla fine di marzo (ed è concessa con det. N 25 del 31/03/2017, un'altra a maggio, un'altra viene concessa a maggio, con det. N 32 del 02/05/2017.
A firmare tutte le carte è il dirigente della Ripartizione ambiente- demanio –patrimonio Antonio Di Bari, da novembre 2016 responsabile della gestione del ciclo integrato dei rifiuti del comune di Bisceglie.
È sempre lui, il dirigente dell'Aro Bat 2 a luglio, a firmare un atto in cui afferma esattamente il contrario di quanto ribadito nei tre mesi precedenti: all'improvviso, per lui nel comune "non vi sono dipendenti in possesso di specifiche capacità tecnico – professionali per assolvere alle funzioni di direttore dell'esecuzione di un contratto particolarmente complesso e specialistico quale è quello per la gestione del servizio igiene urbana".
Ricchiuti esercita ancora, nessuno lo ha licenziato né allontanato dal comune, eppure il comune si dice costretto a doversi rivolgere all'esterno.
Senza un bando, un avviso pubblico, una selezione, recluta, fino al 30 settembre, Giuseppe D'Alessandro, ingegnere esperto in materia di servizi ambientali.
In ballo non ci sono laute premialità, ma 5000 euro di compensi iva e altre tasse incluse, oltre al divieto di intrattenere rapporti di collaborazione professionale con amministratori, dirigenti del comune di Bisceglie e loro familiari stretti per 24 mesi a partire dalla data di scadenza del contratto. Eppure qualcosa non torna…