Attualità
Lopalco: «Bisogna vaccinarsi per uscire dalla pandemia»
L'assessore regionale lancia un appello: «Convincete le persone che non lo hanno ancora fatto»
Puglia - giovedì 28 ottobre 2021
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Pier Luigi Lopalco è tornato a esprimere i suoi pareri, attraverso una nota, in merito al tema dei vaccini e dell'uscita definitiva dall'emergenza sanitaria: «Per evitare che la circolazione del virus prenda forza è necessario che una quota sempre maggiore di popolazione presenti un livello sufficiente di immunità. Per ottenere questo risultato si può scegliere la via inglese: si vaccina chi vuole e via le misure restrittive, finché il sistema sanitario regge. Il Covid aumenta però la sua pericolosità ed è sotto gli occhi di tutti cosa vuol dire in termini di sofferenza e perdita di vite umane. L'alternativa è accelerare l'immunizzazione attraverso la somministrazione» ha dichiarato.
La strategia dell'assessore regionale alla sanità: «Convincete le persone a ricevere il siero. Il green pass obbligatorio credo sia la via più efficace e dai costi più accettabili. Fondamentale offrire la dose di richiamo a chi, pur essendo protetto dalla malattia grave grazie a due inoculazioni, inizia a presentare un indebolimento della immunità che lo rende potenzialmente suscettibile all'infezione e, di conseguenza, contagioso».
«Il richiamo andrà fatto a tutti gli italiani probabilmente. Al momento si sta seguendo un criterio di priorità (fragilissimi, operatori sanitari e fragili, over 60...), anche se rappresenta un'inutile complicazione organizzativa. I vaccini nei frigoriferi ci sono e noi offriamo la terza dose a tutti coloro che hanno completato il ciclo da più di sei mesi» ha concluso l'epidemiologo.
La strategia dell'assessore regionale alla sanità: «Convincete le persone a ricevere il siero. Il green pass obbligatorio credo sia la via più efficace e dai costi più accettabili. Fondamentale offrire la dose di richiamo a chi, pur essendo protetto dalla malattia grave grazie a due inoculazioni, inizia a presentare un indebolimento della immunità che lo rende potenzialmente suscettibile all'infezione e, di conseguenza, contagioso».
«Il richiamo andrà fatto a tutti gli italiani probabilmente. Al momento si sta seguendo un criterio di priorità (fragilissimi, operatori sanitari e fragili, over 60...), anche se rappresenta un'inutile complicazione organizzativa. I vaccini nei frigoriferi ci sono e noi offriamo la terza dose a tutti coloro che hanno completato il ciclo da più di sei mesi» ha concluso l'epidemiologo.