Politica
Maglia 165, Biagio Lorusso: «Piano regolatore basato su un incremento di popolazione che non c'è stato»
L'ex Sindaco: «Bisceglie non ha 91 mila abitanti come previsto dal documento, l'amministrazione ne tenga conto»
Bisceglie - martedì 9 giugno 2020
16.23
Biagio Lorusso, già Sindaco di Bisceglie dal 1993 al 1995, è intervenuto nel merito del dibattito sollevato nelle ultime ore sulla lottizzazione della maglia 165.
«Leggo tesi contrapposte, in alcuni casi condite di polemiche eccessive e inutili per una serena valutazione del pubblico interesse e delle legittime aspettative del privato interesse» ha commentato. «Non voglio assolutamente entrare in diatribe di schieramenti tra esponenti della civica amministrazione in carica e coloro che in passato hanno svolto ruolo di gestione della cosa pubblica né in velate prospettazioni di condizionamenti nella libera decisione se assentire o meno alla proposta dei lottizzanti» ha aggiunto.
«Non conosco quali parametri edilizi né quali scelte urbanistiche siano state adottate né quali distanze, altezze, superficie coperta siano state ritenute opportune perché non fissate dalle norme tecniche in quanto l'articolo 39 rinvia ai piani particolareggiati mai approvati da alcuna amministrazione dalla approvazione del piano regolatore a oggi» ha sottolineato.
«Desidero richiamare l'attenzione di tutti su un fatto dirimente che non può essere taciuto o di cui non può farsi finta che non esista. Vale a dire, il presupposto non reale del proporzionamento del piano regolatore generale su di un incremento errato in un arco di tempo anch'esso errato di quaranta anni.
Dalla relazione al Piano, infatti, si evince che al 2000 gli abitanti sarebbero stati 68500, al 2010 79mila e al 2020 ben 91mila.
Alla luce di questi dati ogni altra tesi dovrebbe cedere e portare l'attuale amministrazione a riconsiderare se concludere positivamente il procedimento in favore dei lottizzanti o in favore del più vero e più legale dato del numero degli abitanti con un ridimensionamento delle zone omogenee di espansione» ha concluso Biagio Lorusso.
«Leggo tesi contrapposte, in alcuni casi condite di polemiche eccessive e inutili per una serena valutazione del pubblico interesse e delle legittime aspettative del privato interesse» ha commentato. «Non voglio assolutamente entrare in diatribe di schieramenti tra esponenti della civica amministrazione in carica e coloro che in passato hanno svolto ruolo di gestione della cosa pubblica né in velate prospettazioni di condizionamenti nella libera decisione se assentire o meno alla proposta dei lottizzanti» ha aggiunto.
«Non conosco quali parametri edilizi né quali scelte urbanistiche siano state adottate né quali distanze, altezze, superficie coperta siano state ritenute opportune perché non fissate dalle norme tecniche in quanto l'articolo 39 rinvia ai piani particolareggiati mai approvati da alcuna amministrazione dalla approvazione del piano regolatore a oggi» ha sottolineato.
«Desidero richiamare l'attenzione di tutti su un fatto dirimente che non può essere taciuto o di cui non può farsi finta che non esista. Vale a dire, il presupposto non reale del proporzionamento del piano regolatore generale su di un incremento errato in un arco di tempo anch'esso errato di quaranta anni.
Dalla relazione al Piano, infatti, si evince che al 2000 gli abitanti sarebbero stati 68500, al 2010 79mila e al 2020 ben 91mila.
Alla luce di questi dati ogni altra tesi dovrebbe cedere e portare l'attuale amministrazione a riconsiderare se concludere positivamente il procedimento in favore dei lottizzanti o in favore del più vero e più legale dato del numero degli abitanti con un ridimensionamento delle zone omogenee di espansione» ha concluso Biagio Lorusso.