Politica
Maglia 165, l'amministrazione: «Facciamo chiarezza»
«Improprio accusarci di voler cementificare». Le dichiarazioni dell'assessore Storelli e del consigliere di maggioranza Ruggieri
Bisceglie - lunedì 8 giugno 2020
8.49
Intervento forse inaspettato - in termini di tempistica - dell'amministrazione comunale di Bisceglie sull'intricata questione della lottizzazione della maglia 165.
«Appare evidente che si debba chiarire la situazione, per evitare che le strumentalizzazioni prendano il posto dei fatti in questa eterna campagna elettorale in cui qualcuno sembra vivere» è quanto si legge nella nota, non firmata da un singolo componente.
«Il piano di lottizzazione è stato presentato dai privati il 22 marzo 2011. Il 29 settembre 2011, dopo sei mesi, è arrivata una diffida e messa in mora dei proprietari. Il piano di lottizzazione è stato adottato in Giunta dall'amministrazione Spina il 13 febbraio 2012. Il 25 settembre 2015 la Regione Puglia (con delibera di Giunta n° 1663/2015) ha espresso parere paesaggistico favorevole, verificato il non contrasto con gli indirizzi di tutela paesaggistica del Putt/p nonché con gli obiettivi di qualità paesaggistica e territoriale del Ppptr. La Regione tuttavia ha indicato delle prescrizioni che in particolare prevedono il recupero architettonico, ecologico e paesaggistico di parte dei manufatti esistenti a destinazione produttiva/industriale, caratterizzata da forte valore identificativo, una nuova strada dorsale di 16 metri alle spalle, pista ciclabile, percorso pedonale. Di conseguenza anche i volumi sono ridotti: dagli 86.517 metri cubi dell'adozione del Piano di lottizzazione dalla giunta Spina, a 83.725 metri cubi» è spiegato nella comunicazione.
«Malgrado questo passaggio decisivo e altri pareri positivi degli organi competenti, il piano di lottizzazione non è stato conseguentemente approvato dall'amministrazione precedente.
L'amministrazione Angarano, che avrebbe potuto limitarsi a considerare un atto dovuto l'approvazione di un procedimento con iter regolare e ormai in fase conclusiva, ha comunque aperto un dibattito, per mezzo della terza Commissione consiliare, al fine di immaginare un progetto meno impattante sul paesaggio» è puntualizzato.
«Alla luce di tutto quanto esposto emerge che: è perlomeno impropria l'accusa di cementificazione a questa amministrazione (ci sarebbe peraltro una redistribuzione dei volumi esistenti con guadagno di spazio pubblico e verde reale); non è da sottovalutare il potenziale rischio di eventuali contenziosi che potrebbero innescarsi in danno della Comune, e che dunque potrebbero pesantemente gravare sul bilancio pubblico e sulle tasche dei cittadini, attivati dai privati che dovessero ritener leso il legittimo affidamento dagli stessi riposto in un iter provvedimentale che l'ufficio tecnico comunale e la Regione hanno dichiarato coerente sotto il profilo tecnico-giuridico; ad oggi non vi è alcun commissario ad Acta nominato dal Tar, contrariamente a quanto sostenuto dal Movimento 5 Stelle. Il Tar, sollecitato dai privati, si è limitato a richiedere all'Ente di fornire una risposta sul piano di lottizzazione» è aggiunto.
«L'iter di approvazione è partito con una delibera di giunta del lontano 2012 con la quale si adottava il piano di lottizzazione della maglia 165. Affermazioni contrarie sono strumentali» ha commentato l'assessore all'edilizia privata Domenico Storelli.
«Quest'amministrazione ha lavorato con responsabilità e coscienza ambientalista all'interno dei margini di decisione politica entro i quali era realmente possibile muoversi» ha rilevato il consigliere comunale Giuseppe Ruggieri, presidente della terza Commissione che si occupa di urbanistica. «E questo sia per la questione maglia 165 che per il PUG, il cui iter è stato riavviato dopo anni di incomprensibile stasi, pur essendo stato consegnato dai progettisti nel 2014. Se fosse stato adottato allora, adesso non staremmo a parlare di questa lottizzazione. Come mai il M5S di Bisceglie non si chiede questo? Sono forse interrogativi che non ha voglia di porre?».
«Appare evidente che si debba chiarire la situazione, per evitare che le strumentalizzazioni prendano il posto dei fatti in questa eterna campagna elettorale in cui qualcuno sembra vivere» è quanto si legge nella nota, non firmata da un singolo componente.
«Il piano di lottizzazione è stato presentato dai privati il 22 marzo 2011. Il 29 settembre 2011, dopo sei mesi, è arrivata una diffida e messa in mora dei proprietari. Il piano di lottizzazione è stato adottato in Giunta dall'amministrazione Spina il 13 febbraio 2012. Il 25 settembre 2015 la Regione Puglia (con delibera di Giunta n° 1663/2015) ha espresso parere paesaggistico favorevole, verificato il non contrasto con gli indirizzi di tutela paesaggistica del Putt/p nonché con gli obiettivi di qualità paesaggistica e territoriale del Ppptr. La Regione tuttavia ha indicato delle prescrizioni che in particolare prevedono il recupero architettonico, ecologico e paesaggistico di parte dei manufatti esistenti a destinazione produttiva/industriale, caratterizzata da forte valore identificativo, una nuova strada dorsale di 16 metri alle spalle, pista ciclabile, percorso pedonale. Di conseguenza anche i volumi sono ridotti: dagli 86.517 metri cubi dell'adozione del Piano di lottizzazione dalla giunta Spina, a 83.725 metri cubi» è spiegato nella comunicazione.
«Malgrado questo passaggio decisivo e altri pareri positivi degli organi competenti, il piano di lottizzazione non è stato conseguentemente approvato dall'amministrazione precedente.
L'amministrazione Angarano, che avrebbe potuto limitarsi a considerare un atto dovuto l'approvazione di un procedimento con iter regolare e ormai in fase conclusiva, ha comunque aperto un dibattito, per mezzo della terza Commissione consiliare, al fine di immaginare un progetto meno impattante sul paesaggio» è puntualizzato.
«Alla luce di tutto quanto esposto emerge che: è perlomeno impropria l'accusa di cementificazione a questa amministrazione (ci sarebbe peraltro una redistribuzione dei volumi esistenti con guadagno di spazio pubblico e verde reale); non è da sottovalutare il potenziale rischio di eventuali contenziosi che potrebbero innescarsi in danno della Comune, e che dunque potrebbero pesantemente gravare sul bilancio pubblico e sulle tasche dei cittadini, attivati dai privati che dovessero ritener leso il legittimo affidamento dagli stessi riposto in un iter provvedimentale che l'ufficio tecnico comunale e la Regione hanno dichiarato coerente sotto il profilo tecnico-giuridico; ad oggi non vi è alcun commissario ad Acta nominato dal Tar, contrariamente a quanto sostenuto dal Movimento 5 Stelle. Il Tar, sollecitato dai privati, si è limitato a richiedere all'Ente di fornire una risposta sul piano di lottizzazione» è aggiunto.
«L'iter di approvazione è partito con una delibera di giunta del lontano 2012 con la quale si adottava il piano di lottizzazione della maglia 165. Affermazioni contrarie sono strumentali» ha commentato l'assessore all'edilizia privata Domenico Storelli.
«Quest'amministrazione ha lavorato con responsabilità e coscienza ambientalista all'interno dei margini di decisione politica entro i quali era realmente possibile muoversi» ha rilevato il consigliere comunale Giuseppe Ruggieri, presidente della terza Commissione che si occupa di urbanistica. «E questo sia per la questione maglia 165 che per il PUG, il cui iter è stato riavviato dopo anni di incomprensibile stasi, pur essendo stato consegnato dai progettisti nel 2014. Se fosse stato adottato allora, adesso non staremmo a parlare di questa lottizzazione. Come mai il M5S di Bisceglie non si chiede questo? Sono forse interrogativi che non ha voglia di porre?».