Territorio
Maltempo, Coldiretti Puglia fa la mappa dei danni
Mandorleti e coltivazioni di ortaggi pesantemente compromessi. Alle stelle il prezzo di fieno e paglia
Bisceglie - mercoledì 28 febbraio 2018
13.16
Mandorli in fumo, insalate, finocchi, carciofi, asparagi, broccoletti e piante di cavoli bruciati e caccia alle balle di fieno come fossero lingotti d'oro. È il primo bilancio della straordinaria ondata di neve e gelo a seguito dei rilievi effettuati da Coldiretti Puglia nelle campagne innevate.
«Il prezzo del fieno è schizzato fino a 25 euro al quintale e della paglia fino a 16/18 euro al quintale» ha sottolineato il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele «perché gli allevatori devono garantire scorte di cibo agli animali chiusi nelle stalle. Neve e gelo hanno congelato i fiori e il sole che sta facendo capolino nelle ultime ore provocherà un shock termico ancora più dannoso. Si temono danni sugli ulivi dove la potatura è stata effettuata precocemente. Il gelo che si è abbattuto in poche ore sulla Puglia ha ghiacciato le tubature, facendole scoppiare e sono necessari interventi d'urgenza per ripristinare le condutture e garantire acqua a mucche, vitelli e pecore. Difficile la situazione per gli ortaggi in campo aperto, perché ciò che poteva essere tagliato è stato salvato, ma le produzioni non ancora pronte sono rimaste sotto la morsa del ghiaccio. Problemi nelle serre, dove gli agricoltori hanno esigenza di grandi quantitativi di carburante per garantire il riscaldamento e non perdere le produzioni».
In Puglia è destinata alla coltivazione del mandorlo una superficie pari a 19428 ettari (il 35,05% dell'intera superficie nazionale coltivata a mandorlo), che ha fornito una produzione di 264670 quintali di mandorle, un terzo del totale nazionale (33%). Tali cifre collocano la regione alle spalle della Sicilia. Sono coltivate prevalentemente nelle province di Bari (12200 ettari, pari al 63% della superficie pugliese coltivata) e Brindisi (4500 ettari, pari al 23% della superficie pugliese coltivata), rispettivamente con una produzione di 158500 quintali (pari al 60% dell'intera produzione pugliese) e 54000 quintali (pari al 20% dell'intera produzione pugliese), a seguire le province di Foggia, Taranto e Lecce. Ben il 96% della superficie regionale destinata a frutta in guscio è investita a mandorlo.
«Si teme il ripetersi di uno scenario critico come quello del 1985» ha aggiunto Angelo Corsetti, direttore Coldiretti Puglia «quando le gelate hanno compromesso gravemente le produzioni. Soprattutto in Puglia nelle ultime settimane i mandorli erano già in fiore per il perdurare di temperature minime troppo alte per la media stagionale. Con la repentina ondata di gelo il rischio è che fiori e gemme di vigne, ciliegi e altri alberi da frutto, impossibilitati a vivere appieno la fase di quiescenza, dopo il 'risveglio' anticipato con fioriture anomale già a febbraio, vengano bruciate dal gelo».
«Il prezzo del fieno è schizzato fino a 25 euro al quintale e della paglia fino a 16/18 euro al quintale» ha sottolineato il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele «perché gli allevatori devono garantire scorte di cibo agli animali chiusi nelle stalle. Neve e gelo hanno congelato i fiori e il sole che sta facendo capolino nelle ultime ore provocherà un shock termico ancora più dannoso. Si temono danni sugli ulivi dove la potatura è stata effettuata precocemente. Il gelo che si è abbattuto in poche ore sulla Puglia ha ghiacciato le tubature, facendole scoppiare e sono necessari interventi d'urgenza per ripristinare le condutture e garantire acqua a mucche, vitelli e pecore. Difficile la situazione per gli ortaggi in campo aperto, perché ciò che poteva essere tagliato è stato salvato, ma le produzioni non ancora pronte sono rimaste sotto la morsa del ghiaccio. Problemi nelle serre, dove gli agricoltori hanno esigenza di grandi quantitativi di carburante per garantire il riscaldamento e non perdere le produzioni».
In Puglia è destinata alla coltivazione del mandorlo una superficie pari a 19428 ettari (il 35,05% dell'intera superficie nazionale coltivata a mandorlo), che ha fornito una produzione di 264670 quintali di mandorle, un terzo del totale nazionale (33%). Tali cifre collocano la regione alle spalle della Sicilia. Sono coltivate prevalentemente nelle province di Bari (12200 ettari, pari al 63% della superficie pugliese coltivata) e Brindisi (4500 ettari, pari al 23% della superficie pugliese coltivata), rispettivamente con una produzione di 158500 quintali (pari al 60% dell'intera produzione pugliese) e 54000 quintali (pari al 20% dell'intera produzione pugliese), a seguire le province di Foggia, Taranto e Lecce. Ben il 96% della superficie regionale destinata a frutta in guscio è investita a mandorlo.
«Si teme il ripetersi di uno scenario critico come quello del 1985» ha aggiunto Angelo Corsetti, direttore Coldiretti Puglia «quando le gelate hanno compromesso gravemente le produzioni. Soprattutto in Puglia nelle ultime settimane i mandorli erano già in fiore per il perdurare di temperature minime troppo alte per la media stagionale. Con la repentina ondata di gelo il rischio è che fiori e gemme di vigne, ciliegi e altri alberi da frutto, impossibilitati a vivere appieno la fase di quiescenza, dopo il 'risveglio' anticipato con fioriture anomale già a febbraio, vengano bruciate dal gelo».