Politica
Maria Antonietta Ventura, una biscegliese candidata alla guida della Calabria
Correrà per Pd e Movimento 5 Stelle. La sponsorship di Francesco Boccia, l'ok di Giuseppe Conte e le polemiche: «Scelta calata dall'alto»
Italia - mercoledì 23 giugno 2021
18.50
È nata a Bisceglie il 6 aprile del 1968 ma da giovanissima si è trasferita a Paola, nel cosentino, per seguire il padre, un imprenditore attivo nel settore dell'armamento ferroviario. Di Maria Antonietta Ventura, anche e soprattutto per questo motivo, si conosce ben poco in città: il suo nome è balzato prepotentemente alle cronache nei giorni scorsi, quando è trapelata l'ipotesi - poi concretizzatasi - della sua candidatura alla presidenza della Regione Calabria nelle elezioni anticipate che si terranno fra settembre e ottobre, rese purtroppo necessarie dalla scomparsa dell'uscente Jole Santelli.
Ventura, secondo quanto annunciato, sarà la candidata di una parte della coalizione dei centrosinistra, che dovrebbe comprendere anche il Movimento 5 Stelle. Tutti i resoconti giornalistici calabresi hanno definito fondamentale, a questo proposito, il sostegno fornitole da un altro illustre biscegliese ovvero Francesco Boccia. L'ex ministro per gli affari regionali e le autonomie del Governo Conte-2 avrebbe spinto per la 53enne, madre di due figli e imprenditrice nel comparto ferroviario, che dallo scorso febbraio è stata nominata presidente per la Calabria dell'Unicef, il fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia. Una sponsorship che sembrerebbe aver convinto anche i pentastellati del nuovo corso.
Reazioni decisamente meno entusiaste si sono registrate al contrario tra i dem calabresi: alcuni sindaci del territorio, in una nota, si sono scagliati contro i vertici nazionali e una scelta ritenuta «scellerata» e «ricaduta su una persona sicuramente rispettabile, ma certamente sconosciuta al mondo della politica». Il fresco precedente della candidatura imposta dall'alto dell'industriale del tonno Filippo Callipo, sconfitto in modo inequivocabile (non andò oltre il 30.4% nel gennaio 2020), pare aver lasciato degli strascichi a livello locale.
L'azienda della famiglia Ventura (Francesco Ventura costruzioni ferroviarie srl) è fra le leader in Europa e terza in Italia nello scartamento ridotto ferroviario, con una forza lavoro di oltre 700 dipendenti diretti. Maria Antonietta è moglie di Cosimo De Tommaso, imprenditore del comparto calzaturiero e Sindaco del piccolo comune di San Lucido, confinante con Paola. I media calabresi hanno posto in risalto le vicende giudiziarie del fratello della candidata, Pietro Ventura, coinvolto nell'inchiesta "Passepartout" coordinata dal pm di Catanzaro Nicola Gratteri con al centro l'assegnazione degli appalti per la costruzione di un nuovo ospedale e di una metro leggera a Cosenza. Il biscegliese è stato però prosciolto dal reato di frode mentre dovrà andare a giudizio con l'accusa di abuso d'ufficio. La donna scelta dal Partito Democratico (e dai 5 Stelle) per contendere la presidenza della Regione Calabria, è doveroso rimarcarlo, non è coinvolta in alcun modo in quell'indagine e ha dichiarato di essersi dimessa da tutti gli incarichi societari nell'impresa familiare, di cui deterrebbe il 31% delle quote, oltre che dalla presidenza regionale Unicef.
Le dinamiche interne al Pd calabrese (non sono poche le rimostranze verso una decisione non condivisa coi territori) s'intrecciano con la polemica nazionale rispetto all'opportunità della scelta compiuta: molti commentatori, pur distinguendo la figura irreprensibile di Maria Antonietta Ventura dal caso giudiziario che riguarda un suo familiare, hanno sottolineato la sussistenza di potenziali contraddizioni in merito alla natura dell'impresa di famiglia, impegnata da decenni in lavori pubblici. Una candidatura piuttosto contrastata, sulla quale il beneplacito di Francesco Boccia sarebbe - secondo i meglio informati - la garanzia che ha indotto l'ex premier Giuseppe Conte a sciogliere le riserve e schierare il Movimento 5 Stelle a fianco dei dem a sostegno dell'esponente biscegliese, che sfiderà il forzista Roberto Occhiuto (candidato unitario di centrodestra) e l'ex pm (e attuale Sindaco di Napoli) Luigi De Magistris.
Ventura, secondo quanto annunciato, sarà la candidata di una parte della coalizione dei centrosinistra, che dovrebbe comprendere anche il Movimento 5 Stelle. Tutti i resoconti giornalistici calabresi hanno definito fondamentale, a questo proposito, il sostegno fornitole da un altro illustre biscegliese ovvero Francesco Boccia. L'ex ministro per gli affari regionali e le autonomie del Governo Conte-2 avrebbe spinto per la 53enne, madre di due figli e imprenditrice nel comparto ferroviario, che dallo scorso febbraio è stata nominata presidente per la Calabria dell'Unicef, il fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia. Una sponsorship che sembrerebbe aver convinto anche i pentastellati del nuovo corso.
Reazioni decisamente meno entusiaste si sono registrate al contrario tra i dem calabresi: alcuni sindaci del territorio, in una nota, si sono scagliati contro i vertici nazionali e una scelta ritenuta «scellerata» e «ricaduta su una persona sicuramente rispettabile, ma certamente sconosciuta al mondo della politica». Il fresco precedente della candidatura imposta dall'alto dell'industriale del tonno Filippo Callipo, sconfitto in modo inequivocabile (non andò oltre il 30.4% nel gennaio 2020), pare aver lasciato degli strascichi a livello locale.
L'azienda della famiglia Ventura (Francesco Ventura costruzioni ferroviarie srl) è fra le leader in Europa e terza in Italia nello scartamento ridotto ferroviario, con una forza lavoro di oltre 700 dipendenti diretti. Maria Antonietta è moglie di Cosimo De Tommaso, imprenditore del comparto calzaturiero e Sindaco del piccolo comune di San Lucido, confinante con Paola. I media calabresi hanno posto in risalto le vicende giudiziarie del fratello della candidata, Pietro Ventura, coinvolto nell'inchiesta "Passepartout" coordinata dal pm di Catanzaro Nicola Gratteri con al centro l'assegnazione degli appalti per la costruzione di un nuovo ospedale e di una metro leggera a Cosenza. Il biscegliese è stato però prosciolto dal reato di frode mentre dovrà andare a giudizio con l'accusa di abuso d'ufficio. La donna scelta dal Partito Democratico (e dai 5 Stelle) per contendere la presidenza della Regione Calabria, è doveroso rimarcarlo, non è coinvolta in alcun modo in quell'indagine e ha dichiarato di essersi dimessa da tutti gli incarichi societari nell'impresa familiare, di cui deterrebbe il 31% delle quote, oltre che dalla presidenza regionale Unicef.
Le dinamiche interne al Pd calabrese (non sono poche le rimostranze verso una decisione non condivisa coi territori) s'intrecciano con la polemica nazionale rispetto all'opportunità della scelta compiuta: molti commentatori, pur distinguendo la figura irreprensibile di Maria Antonietta Ventura dal caso giudiziario che riguarda un suo familiare, hanno sottolineato la sussistenza di potenziali contraddizioni in merito alla natura dell'impresa di famiglia, impegnata da decenni in lavori pubblici. Una candidatura piuttosto contrastata, sulla quale il beneplacito di Francesco Boccia sarebbe - secondo i meglio informati - la garanzia che ha indotto l'ex premier Giuseppe Conte a sciogliere le riserve e schierare il Movimento 5 Stelle a fianco dei dem a sostegno dell'esponente biscegliese, che sfiderà il forzista Roberto Occhiuto (candidato unitario di centrodestra) e l'ex pm (e attuale Sindaco di Napoli) Luigi De Magistris.