Politica
Marmo sul caso Innovapuglia: «Siamo garantisti ma resta la questione politica»
Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale: «Emiliano è "attenzionato" per la sfrontatezza nel rastrellare voti»
Puglia - mercoledì 12 giugno 2019
13.35
«Noi siamo sempre garantisti, ma non possiamo esimerci dal sottolineare che Emiliano abbia ricevuto due avvisi di garanzia in soli due mesi per il suo modo di intendere la politica: raccattare voti a destra e a manca». Lo ha affermato Nino Marmo, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia alla regione Puglia.
«Il primo avviso di garanzia l'ha ricevuto con l'accusa di abuso d'ufficio e induzione indebita perché si sospetta che una società che ha finanziato la sua corsa alle primarie abbia rapporti di lavoro con la regione Puglia; il secondo, di cui si apprende oggi, è notificato con l'ipotesi di abuso d'ufficio per la nomina dell'ex sindaco di Bisceglie come consigliere della società pubblica InnovaPuglia. Bene, il punto qual è? È che entrambe le questioni hanno marcatamente un carattere politico - al di là delle vicende giudiziarie, su cui faranno luce i giudici - perché rivelano la disponibilità di Emiliano a mettere in atto comportamenti suscettibili di essere attenzionati dalle autorità pur di… rastrellare voti.
Questo è il punto. E la logica è la stessa di quella sottesa alla nomina di Massimo Cassano come commissario straordinario dell'Arpal: è una nomina illegittima perché non prevista dalla legge istitutiva dell'ente, ma Emiliano è sfrontato e se ne infischia pur di suggellare il suo patto elettorale» ha aggiunto.
«È questo che contestiamo a Emiliano: non si preoccupa nemmeno lontanamente di spronare gli uffici, creare un clima amministrativo e politico produttivo per la collettività, di dettare una linea politica in grado di incidere sui problemi dei pugliesi… ma, quando si tratta del potere e della conquista dei voti di chiunque, dimostra una grande determinazione. Così non va» ha concluso Marmo.
«Il primo avviso di garanzia l'ha ricevuto con l'accusa di abuso d'ufficio e induzione indebita perché si sospetta che una società che ha finanziato la sua corsa alle primarie abbia rapporti di lavoro con la regione Puglia; il secondo, di cui si apprende oggi, è notificato con l'ipotesi di abuso d'ufficio per la nomina dell'ex sindaco di Bisceglie come consigliere della società pubblica InnovaPuglia. Bene, il punto qual è? È che entrambe le questioni hanno marcatamente un carattere politico - al di là delle vicende giudiziarie, su cui faranno luce i giudici - perché rivelano la disponibilità di Emiliano a mettere in atto comportamenti suscettibili di essere attenzionati dalle autorità pur di… rastrellare voti.
Questo è il punto. E la logica è la stessa di quella sottesa alla nomina di Massimo Cassano come commissario straordinario dell'Arpal: è una nomina illegittima perché non prevista dalla legge istitutiva dell'ente, ma Emiliano è sfrontato e se ne infischia pur di suggellare il suo patto elettorale» ha aggiunto.
«È questo che contestiamo a Emiliano: non si preoccupa nemmeno lontanamente di spronare gli uffici, creare un clima amministrativo e politico produttivo per la collettività, di dettare una linea politica in grado di incidere sui problemi dei pugliesi… ma, quando si tratta del potere e della conquista dei voti di chiunque, dimostra una grande determinazione. Così non va» ha concluso Marmo.