Attualità
«Maternità e aborto sono scelte intime che meritano rispetto»
Angarano e Rigante sulla campagna pubblicitaria contro la pillola RU486: «Associare un farmaco a un veleno crea confusione e fornisce false informazioni»
Bisceglie - venerdì 11 dicembre 2020
7.56
«La scelta di interrompere una gravidanza è una decisione intima, che afferisce alla sfera più personale, riservata e insindacabile, della vita di una donna. Esattamente come quella della maternità. Entrambe le scelte meritano rispetto, perché rispetto merita la donna, in tutti i molteplici aspetti in cui può e si esplica la propria personalità». A dichiararlo il Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e l'assessore alle pari opportunità Roberta Rigante, in merito alla campagna pubblicitaria di Pro vita & famiglia contro la pillola RU486 (link all'articolo).
«Fare leva sulla paura e sui sensi di colpa per perorare un modello femminile piuttosto che un altro, una decisione piuttosto che l'altra, non significa "essere dalla parte delle donne", il cui diritto di autodeterminarsi e di decidere in autonomia se e quando essere o non essere madri, libere da condizionamenti esterni e da stigmi sociali, deve sempre essere tutelato» hanno aggiunto.
«Così come è giusto sostenere la maternità (e in genere la genitorialità) con strumenti adeguati, è altrettanto doveroso fornire alle donne, che invece decidano, con consapevolezza, di interrompere una gravidanza, i mezzi per farlo in sicurezza. Per questo, troviamo che la campagna pubblicitaria di queste ore contro la pillola RU486 sia irrispettosa della figura femminile. Peraltro, associare un farmaco, che è regolarmente approvato dall'Aifa, a un veleno significa creare confusione e fornire false informazioni. Anche per evitare queste situazioni, stiamo lavorando ad un protocollo che impegni chi procede alle pubblicazioni sul territorio comunale a non usare frasi o immagini offensive, discriminatorie e ingannevoli» hanno concluso il primo cittadino e l'assessore del Comune di Bisceglie.
«Fare leva sulla paura e sui sensi di colpa per perorare un modello femminile piuttosto che un altro, una decisione piuttosto che l'altra, non significa "essere dalla parte delle donne", il cui diritto di autodeterminarsi e di decidere in autonomia se e quando essere o non essere madri, libere da condizionamenti esterni e da stigmi sociali, deve sempre essere tutelato» hanno aggiunto.
«Così come è giusto sostenere la maternità (e in genere la genitorialità) con strumenti adeguati, è altrettanto doveroso fornire alle donne, che invece decidano, con consapevolezza, di interrompere una gravidanza, i mezzi per farlo in sicurezza. Per questo, troviamo che la campagna pubblicitaria di queste ore contro la pillola RU486 sia irrispettosa della figura femminile. Peraltro, associare un farmaco, che è regolarmente approvato dall'Aifa, a un veleno significa creare confusione e fornire false informazioni. Anche per evitare queste situazioni, stiamo lavorando ad un protocollo che impegni chi procede alle pubblicazioni sul territorio comunale a non usare frasi o immagini offensive, discriminatorie e ingannevoli» hanno concluso il primo cittadino e l'assessore del Comune di Bisceglie.