Attualità
Medaglia di bronzo al biscegliese eroe Fabio Foti
Il sergente nocchiere di porto salvò sei naufraghi nel porto di Rimini
Bisceglie - lunedì 15 gennaio 2018
Qualcuno potrebbe obiettare sul termine "eroe". Ma per il Ministero della Difesa non ci sono dubbi: merita una medaglia, per il coraggio, la determinazione, la perizia e la risoluzione con cui ha agito.
Al biscegliese Fabio Foti, sergente nocchiere di porto (ora secondo capo) in servizio in Romagna, è stata concessa la medaglia di bronzo al Merito di Marina per la valorosa azione compiuta a Rimini ad aprile 2017.
Pur rischiando in prima persona, tanto da ferirsi durante i soccorsi, Foti riuscì a salvare sei persone ferite a bordo di una barca naufragata nel porto di Rimini.
«Comandato a prestare soccorso in favore di una imbarcazione con sei persone a bordo, naufragata e incagliata sul frangiflutti del molo di levante del porto di Rimini - si legge nel decreto del Ministero, che motiva l'onorificenza - si precipitava sul posto con determinazione, altruismo e notevole perizia marinaresca, prestava i primi soccorsi ad uno dei naufraghi già sugli scogli e in evidente stato confusionale. Nel contempo richiedeva e coordinava l'intervento del 118 e del nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco. La sua condotta risultava in tal modo determinante per il salvataggio di un altro naufrago. Dopo essersi fatto sommariamente medicare delle ferite procuratesi sugli scogli, continuava fino al mattino successivo a cooperare alle ricerche degli altri quattro membri dell'equipaggio dispersi. Bella figura di Sottoufficiale che con il suo operato ha dato lustro e decoro al Corpodi appartenenza a alla Marina Militare».
Al biscegliese Fabio Foti, sergente nocchiere di porto (ora secondo capo) in servizio in Romagna, è stata concessa la medaglia di bronzo al Merito di Marina per la valorosa azione compiuta a Rimini ad aprile 2017.
Pur rischiando in prima persona, tanto da ferirsi durante i soccorsi, Foti riuscì a salvare sei persone ferite a bordo di una barca naufragata nel porto di Rimini.
«Comandato a prestare soccorso in favore di una imbarcazione con sei persone a bordo, naufragata e incagliata sul frangiflutti del molo di levante del porto di Rimini - si legge nel decreto del Ministero, che motiva l'onorificenza - si precipitava sul posto con determinazione, altruismo e notevole perizia marinaresca, prestava i primi soccorsi ad uno dei naufraghi già sugli scogli e in evidente stato confusionale. Nel contempo richiedeva e coordinava l'intervento del 118 e del nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco. La sua condotta risultava in tal modo determinante per il salvataggio di un altro naufrago. Dopo essersi fatto sommariamente medicare delle ferite procuratesi sugli scogli, continuava fino al mattino successivo a cooperare alle ricerche degli altri quattro membri dell'equipaggio dispersi. Bella figura di Sottoufficiale che con il suo operato ha dato lustro e decoro al Corpodi appartenenza a alla Marina Militare».