Politica
Mensa scolastica, Spina attacca: «No alla privatizzazione e ai costi quadruplicati»
La nota dell'ex primo cittadino
Bisceglie - mercoledì 16 ottobre 2024
8.23
Durante l'ultima seduta del consiglio comunale, il consigliere di opposizione Francesco Spina è intervenuto duramente contro il piano di privatizzazione del servizio mensa scolastica proposto dall'amministrazione comunale. Al centro del dibattito, la decisione di concedere la gestione del servizio a un'azienda privata, una mossa che, secondo Spina, comporterà l'aumento considerevole dei costi e la perdita di controllo da parte del Comune.
«Sarà una battaglia non far quadruplicare il prezzo della mensa, portato da 300 mila euro a 1.200.000 euro all'anno», ha dichiarato Spina, sottolineando che la nuova "concessione" rappresenta una vera e propria privatizzazione di un servizio pubblico essenziale. «Il Comune non potrà più interferire sul servizio, per esempio chiedendo di somministrare i pasti ai bambini che non possono pagare il ticket giornaliero», ha aggiunto, manifestando preoccupazione per le conseguenze sociali della decisione.
Spina si è detto fermamente contrario all'esternalizzazione completa del servizio, soprattutto «con la scusa della concessione al posto dell'appalto». L'ex primo cittadino ha inoltre sollevato dubbi sui conti previsti per il futuro e ha denunciato la mancata attivazione del servizio per l'anno scolastico in corso, affermando: «Preoccupati di questi mirabolanti conti futuri, non hanno ancora attivato il servizio per quest'anno».
La proposta di privatizzazione del servizio mensa ha sollevato un acceso dibattito in consiglio, con l'opposizione che accusa la maggioranza di voler "svendere" un altro servizio pubblico storico. Resta da vedere come l'amministrazione risponderà alle critiche e se ci saranno sviluppi nel percorso verso la concessione.
«Sarà una battaglia non far quadruplicare il prezzo della mensa, portato da 300 mila euro a 1.200.000 euro all'anno», ha dichiarato Spina, sottolineando che la nuova "concessione" rappresenta una vera e propria privatizzazione di un servizio pubblico essenziale. «Il Comune non potrà più interferire sul servizio, per esempio chiedendo di somministrare i pasti ai bambini che non possono pagare il ticket giornaliero», ha aggiunto, manifestando preoccupazione per le conseguenze sociali della decisione.
Spina si è detto fermamente contrario all'esternalizzazione completa del servizio, soprattutto «con la scusa della concessione al posto dell'appalto». L'ex primo cittadino ha inoltre sollevato dubbi sui conti previsti per il futuro e ha denunciato la mancata attivazione del servizio per l'anno scolastico in corso, affermando: «Preoccupati di questi mirabolanti conti futuri, non hanno ancora attivato il servizio per quest'anno».
La proposta di privatizzazione del servizio mensa ha sollevato un acceso dibattito in consiglio, con l'opposizione che accusa la maggioranza di voler "svendere" un altro servizio pubblico storico. Resta da vedere come l'amministrazione risponderà alle critiche e se ci saranno sviluppi nel percorso verso la concessione.