Economia e lavoro
Mense e pulizie, manifestazione unitaria delle sigle di comparto
Mercoledì, dalle 10 a mezzogiorno, mobilitazione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Ultitrasporti davanti alla Prefettura
BAT - mercoledì 24 giugno 2020
Mercoledì 24 giugno gli addetti ai servizi di mensa e pulizia di scuole e aziende del territorio manifesteranno «perché i loro diritti sono sospesi» come ha spiegato il segretario generale della Filcams Cgil Bat Tina Prasti. «Vogliamo risposte concrete e tempestive» ha aggiunto, presentando la mobilitazione nazionale organizzata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti. Previste iniziative territoriali per chiedere l'estensione della copertura degli ammortizzatori sociali, l'erogazione immediata delle indennità e la riapertura dei servizi mensa a settembre. L'appuntamento unitario, per la Bat, è fissato a Barletta, davanti alla Prefettur, dalle 10 a mezzogiorno, per chiedere un confronto finalizzato a individuare percorsi condivisi.
In Italia sono oltre 80mila le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, di cui 39mila delle mense scolastiche e 13mila delle mense aziendali. Un presente difficile e un futuro ancora più incerto, per il quale è indispensabile trovare una soluzione al più presto. Molti hanno terminato la copertura dell'ammortizzatore sociale con causale emergenza Covid-19, in tanti sono senza reddito da 3 mesi perché numerose imprese non hanno anticipato l'assegno ordinario e per il grave ritardo nella liquidazione dell'indennità da parte dell'INPS. Come ogni anno, inoltre, questi addetti vedranno sospesi i loro contratti a giugno, con la fine dell'anno scolastico e senza una prospettiva certa rispetto ai tempi e alle modalità di ripresa dei servizi per l'anno scolastico 2020/2021.
Non va meglio per le lavoratrici e i lavoratori delle mense e pulizie del settore privato c.d. "aziendali" che stanno esaurendo la fruizione delle settimane di Cassa in deroga previste dal Decreto legge rilancio, al termine delle quali non ci sono ammortizzatori ordinari perché l'azienda committente non ha, a sua volta, dipendenti diretti in cassa integrazione.
«Servono soluzioni per prorogare, di almeno 27 settimane, gli ammortizzatori con causale Covid-1", certezze sulla ripresa dell'anno scolastico a settembre, in presenza e in sicurezza per tutti, prevedendo il mantenimento del servizio mensa, è necessario prevedere l'accesso agli ammortizzatori sociali ordinari senza condizioni rispetto al committente per le imprese e i lavoratori delle mense e delle pulizie "aziendali" e poi serve una riforma degli ammortizzatori sociali per non discriminare i lavoratori in appalto e dare risposte strutturali per i lavoratori part time ciclici oltre a misure di sostegno economico straordinarie per affrontare l'emergenza. Non c'è tempo da perdere: servono certezze oggi, per il lavoro e per il futuro» ha concluso Tina Prasti.
In Italia sono oltre 80mila le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, di cui 39mila delle mense scolastiche e 13mila delle mense aziendali. Un presente difficile e un futuro ancora più incerto, per il quale è indispensabile trovare una soluzione al più presto. Molti hanno terminato la copertura dell'ammortizzatore sociale con causale emergenza Covid-19, in tanti sono senza reddito da 3 mesi perché numerose imprese non hanno anticipato l'assegno ordinario e per il grave ritardo nella liquidazione dell'indennità da parte dell'INPS. Come ogni anno, inoltre, questi addetti vedranno sospesi i loro contratti a giugno, con la fine dell'anno scolastico e senza una prospettiva certa rispetto ai tempi e alle modalità di ripresa dei servizi per l'anno scolastico 2020/2021.
Non va meglio per le lavoratrici e i lavoratori delle mense e pulizie del settore privato c.d. "aziendali" che stanno esaurendo la fruizione delle settimane di Cassa in deroga previste dal Decreto legge rilancio, al termine delle quali non ci sono ammortizzatori ordinari perché l'azienda committente non ha, a sua volta, dipendenti diretti in cassa integrazione.
«Servono soluzioni per prorogare, di almeno 27 settimane, gli ammortizzatori con causale Covid-1", certezze sulla ripresa dell'anno scolastico a settembre, in presenza e in sicurezza per tutti, prevedendo il mantenimento del servizio mensa, è necessario prevedere l'accesso agli ammortizzatori sociali ordinari senza condizioni rispetto al committente per le imprese e i lavoratori delle mense e delle pulizie "aziendali" e poi serve una riforma degli ammortizzatori sociali per non discriminare i lavoratori in appalto e dare risposte strutturali per i lavoratori part time ciclici oltre a misure di sostegno economico straordinarie per affrontare l'emergenza. Non c'è tempo da perdere: servono certezze oggi, per il lavoro e per il futuro» ha concluso Tina Prasti.