Economia e lavoro
Morte bianca a Trani, la Cgil: «Mancano cultura della sicurezza e controlli»
D'Alberto: «Tutti i nostri appelli rimangono inascoltati»
BAT - mercoledì 18 dicembre 2019
20.31
Un operaio di 60 anni ha perso la vita nella tarda mattinata di mercoledì 18 dicembre a Trani a causa di un incidente sul lavoro.
«Se non fosse drammaticamente vero, sarebbe quasi da non crederci. A una settimana di distanza dall'incidente accaduto ad Andria, ci ritroviamo di fronte ad un'altra morte bianca nel nostro territorio. Una triste realtà» ha commentato Biagio D'Alberto, segretario generale della Cgil Bat.
«Oltre che essere vicini alla famiglia di questo lavoratore e rivolgere ai parenti le nostre condoglianze, non possiamo non riflettere sul fatto che due episodi accaduti a poche decine di chilometri di distanza e in un arco di tempo così ravvicinato testimoniano la mancanza della cultura della sicurezza sul lavoro in questo territorio» ha aggiunto.
«È evidente che tutti i nostri appelli rimangono inascoltati oltre ad esserci inoltre assenza dal punto di vista dei controlli. Il ripetersi di fatti simili dimostra che ci sono una serie di attività che non vengono eseguite rispettando gli standard di sicurezza. Se ci fossero maggiori ispezioni si riuscirebbe a verificare, in maniera più puntuale, in quale contesto gli operai si trovano a lavorare. In particolare le ispezioni dovrebbero essere garantire in certe attività maggiormente a rischio.
Un modello di prevenzione efficace significa che le istituzioni debbono intervenire in maniera preventiva tramite i controlli e le verifiche, questo è il problema vero. C'è una certa leggerezza purtroppo da parte di tante aziende nel gestire la questione sicurezza anche per il costo che tutto ciò comporta, il tema è anche dunque di natura economica. Rivolgiamo, infine, un appello ai lavoratori: denunciate eventuali inadempienze se vi rendete conto di operare in situazioni di carenza di sicurezza» ha concluso D'Alberto.
«Se non fosse drammaticamente vero, sarebbe quasi da non crederci. A una settimana di distanza dall'incidente accaduto ad Andria, ci ritroviamo di fronte ad un'altra morte bianca nel nostro territorio. Una triste realtà» ha commentato Biagio D'Alberto, segretario generale della Cgil Bat.
«Oltre che essere vicini alla famiglia di questo lavoratore e rivolgere ai parenti le nostre condoglianze, non possiamo non riflettere sul fatto che due episodi accaduti a poche decine di chilometri di distanza e in un arco di tempo così ravvicinato testimoniano la mancanza della cultura della sicurezza sul lavoro in questo territorio» ha aggiunto.
«È evidente che tutti i nostri appelli rimangono inascoltati oltre ad esserci inoltre assenza dal punto di vista dei controlli. Il ripetersi di fatti simili dimostra che ci sono una serie di attività che non vengono eseguite rispettando gli standard di sicurezza. Se ci fossero maggiori ispezioni si riuscirebbe a verificare, in maniera più puntuale, in quale contesto gli operai si trovano a lavorare. In particolare le ispezioni dovrebbero essere garantire in certe attività maggiormente a rischio.
Un modello di prevenzione efficace significa che le istituzioni debbono intervenire in maniera preventiva tramite i controlli e le verifiche, questo è il problema vero. C'è una certa leggerezza purtroppo da parte di tante aziende nel gestire la questione sicurezza anche per il costo che tutto ciò comporta, il tema è anche dunque di natura economica. Rivolgiamo, infine, un appello ai lavoratori: denunciate eventuali inadempienze se vi rendete conto di operare in situazioni di carenza di sicurezza» ha concluso D'Alberto.