Politica
Napoletano all'attacco: «La fretta fa i bilanci ciechi»
L'esponente comunista va giù pesante sulle procedure di rinnovazione del piano triennale dei lavori pubblici
Bisceglie - martedì 25 febbraio 2020
15.10
«Lo scrittore greco antico Esopo, celebre per le sue favole, nella morale di una di queste ci ammoniva che "il cane frettoloso partorisce cuccioli ciechi". Nel medesimo inconveniente, secondo un noto proverbio italiano, incorre "la gatta frettolosa", ma il significato non cambia.
È un proverbio che rimprovera coloro che sono soliti svolgere le proprie incombenze in modo frettoloso, che, proprio a causa della fretta, finiscono per commettere degli errori gravi.
È il caso dell'amministrazione Angarano, che, nella fretta di "rinnovare" il bilancio 2019-2021 e i suoi allegati, che sono stati, com'è noto, bocciati dal Tar Puglia, ha finito per attestare, si presume in modo falso, come avvenuta, una pubblicazione di atti che non c'è mai stata».
Parole nette, quelle dell'ex sindaco di Bisceglie Franco Napoletano, a margine della riunione di lunedì 24 febbraio della massima assise cittadina.
«Particolare di non poco conto, in quanto la mancata pubblicazione di un atto propedeutico al bilancio rinnovando, non solo inficia la regolarità di quell'atto, ma renderebbe illegittimo l'intero documento contabile (ancora una volta!), qualora fosse realmente approvato» ha aggiunto.
«Inoltre, attestare come avvenuta la pubblicazione del Programma triennale dei lavori pubblici, al fine di pervenire alla presunta rinnovazione del bilancio 2019-2021, potrebbe realmente costituire un reato di falso.
Quindi, si concreterebbe non solo una illegittimità, ma, perfino, una illiceità, degne di un approfondimento del Tar, per un verso e della Procura della repubblica, per l'altro» ha spiegato.
«Le opposizioni hanno evidenziato, nel consiglio comunale del 24 febbraio, quello che appare come un vero e proprio falso e diffidato la maggioranza ad approvare atti che non potrebbero non essere sanzionati.
Sentendosi scoperti e non sapendo cosa rispondere, sindaco e consiglieri di maggioranza si sono rifugiati, come d'abitudine, nel rinvio del consiglio comunale, con ciò concludendo la seduta con un nulla di fatto, senza approvare neppure un punto dell'ordine del giorno.
A questo punto, l'amministrazione Angarano si trova davanti a un bivio.
Da un lato, con un bagno di umiltà, potrebbe ritirare tutti i punti attinenti al bilancio 2019-2021 e rifare la procedura con i tempi previsti, su cui, comunque, permangono tutte le perplessità in ordine alla presunta "rinnovazione".
Dall'altro, con la consueta arroganza, potrebbe approvare, in ogni caso, tutti quei punti, con la consapevolezza (dolo) di farlo nonostante quella percepita come falsa attestazione di pubblicazione mai avvenuta.
Con ciò, sottoponendosi non solo a una nuova bocciatura, assai probabile, del bilancio da parte del Tar (anche in via cautelare), ma anche a una sicura indagine della magistratura penale, che i consiglieri di opposizione, loro malgrado, avrebbero l'obbligo, in quanto pubblici ufficiali, di attivare» ha rimarcato l'esponente comunista.
«Analoga riflessione si potrebbe fare in merito al regolamento della Tari (altro atto propedeutico al bilancio), che ha visto l'inoltro di cartelle di pagamento, proprio in questi giorni, sulla base di un regolamento Tari 2019 annullato dal Tar Puglia, con l'aggiunta di un doveroso interessamento anche della Corte dei conti.
Le opposizioni, d'altronde mai chiamate ad un confronto e ad un dialogo su tutti i principali temi della vita cittadina, si trovano, così, di fronte a un'amministrazione che fornisce continuamente prove di superficialità e di dilettantismo, con grave danno per la città e per la sua economia e che, tuttavia, gioca, con presunzione, ad erigere muri ed a cimentarsi in prove di forza di dubbia utilità.
La cosa più sensata, preso atto che "la fretta fa i bilanci ciechi", sarebbe quella di restituire il mandato agli elettori e di impedire che il pressapochismo degli attuali amministratori possa infiniti danni addurre ai cittadini, ancora maggiori rispetto a quelli che già si registrano.
Ma l'amministrazione Angarano avrà la dignità di comprendere che la cosiddetta "svolta" si è rivelata un totale fallimento e che bisognerebbe urgentemente trarne le conseguenze?
Essere o non essere capaci:questo è il dilemma» ha concluso Napoletano.
È un proverbio che rimprovera coloro che sono soliti svolgere le proprie incombenze in modo frettoloso, che, proprio a causa della fretta, finiscono per commettere degli errori gravi.
È il caso dell'amministrazione Angarano, che, nella fretta di "rinnovare" il bilancio 2019-2021 e i suoi allegati, che sono stati, com'è noto, bocciati dal Tar Puglia, ha finito per attestare, si presume in modo falso, come avvenuta, una pubblicazione di atti che non c'è mai stata».
Parole nette, quelle dell'ex sindaco di Bisceglie Franco Napoletano, a margine della riunione di lunedì 24 febbraio della massima assise cittadina.
«Particolare di non poco conto, in quanto la mancata pubblicazione di un atto propedeutico al bilancio rinnovando, non solo inficia la regolarità di quell'atto, ma renderebbe illegittimo l'intero documento contabile (ancora una volta!), qualora fosse realmente approvato» ha aggiunto.
«Inoltre, attestare come avvenuta la pubblicazione del Programma triennale dei lavori pubblici, al fine di pervenire alla presunta rinnovazione del bilancio 2019-2021, potrebbe realmente costituire un reato di falso.
Quindi, si concreterebbe non solo una illegittimità, ma, perfino, una illiceità, degne di un approfondimento del Tar, per un verso e della Procura della repubblica, per l'altro» ha spiegato.
«Le opposizioni hanno evidenziato, nel consiglio comunale del 24 febbraio, quello che appare come un vero e proprio falso e diffidato la maggioranza ad approvare atti che non potrebbero non essere sanzionati.
Sentendosi scoperti e non sapendo cosa rispondere, sindaco e consiglieri di maggioranza si sono rifugiati, come d'abitudine, nel rinvio del consiglio comunale, con ciò concludendo la seduta con un nulla di fatto, senza approvare neppure un punto dell'ordine del giorno.
A questo punto, l'amministrazione Angarano si trova davanti a un bivio.
Da un lato, con un bagno di umiltà, potrebbe ritirare tutti i punti attinenti al bilancio 2019-2021 e rifare la procedura con i tempi previsti, su cui, comunque, permangono tutte le perplessità in ordine alla presunta "rinnovazione".
Dall'altro, con la consueta arroganza, potrebbe approvare, in ogni caso, tutti quei punti, con la consapevolezza (dolo) di farlo nonostante quella percepita come falsa attestazione di pubblicazione mai avvenuta.
Con ciò, sottoponendosi non solo a una nuova bocciatura, assai probabile, del bilancio da parte del Tar (anche in via cautelare), ma anche a una sicura indagine della magistratura penale, che i consiglieri di opposizione, loro malgrado, avrebbero l'obbligo, in quanto pubblici ufficiali, di attivare» ha rimarcato l'esponente comunista.
«Analoga riflessione si potrebbe fare in merito al regolamento della Tari (altro atto propedeutico al bilancio), che ha visto l'inoltro di cartelle di pagamento, proprio in questi giorni, sulla base di un regolamento Tari 2019 annullato dal Tar Puglia, con l'aggiunta di un doveroso interessamento anche della Corte dei conti.
Le opposizioni, d'altronde mai chiamate ad un confronto e ad un dialogo su tutti i principali temi della vita cittadina, si trovano, così, di fronte a un'amministrazione che fornisce continuamente prove di superficialità e di dilettantismo, con grave danno per la città e per la sua economia e che, tuttavia, gioca, con presunzione, ad erigere muri ed a cimentarsi in prove di forza di dubbia utilità.
La cosa più sensata, preso atto che "la fretta fa i bilanci ciechi", sarebbe quella di restituire il mandato agli elettori e di impedire che il pressapochismo degli attuali amministratori possa infiniti danni addurre ai cittadini, ancora maggiori rispetto a quelli che già si registrano.
Ma l'amministrazione Angarano avrà la dignità di comprendere che la cosiddetta "svolta" si è rivelata un totale fallimento e che bisognerebbe urgentemente trarne le conseguenze?
Essere o non essere capaci:questo è il dilemma» ha concluso Napoletano.