Politica
Napoletano attacca Angarano sugli aumenti per i diportisti stabiliti da Bisceglie Approdi
L'ex sindaco: «Se ne fosse ignaro potrebbe chiedere a Di Tullio e Soldani»
Bisceglie - mercoledì 6 febbraio 2019
12.27
«La mia amministrazione comunale fece tanto per realizzare il porto turistico di Bisceglie, all'interno del bacino portuale preesistente (2004).
Lo facemmo nell'ambito di un progetto di sviluppo turistico della Città. Tra l'altro, puntammo sulla risorsa portuale globalmente intesa, approvando, dopo 40 anni circa, il nuovo piano regolatore del porto, tuttora vigente». Questa la premessa dell'intervento di Franco Napoletano, già sindaco di Bisceglie, a proposito delle ultime vicende gestionali di Bisceglie Approdi.
«Adesso, dopo gli sforzi fatti in passato, il comune vuole vendere le azioni di maggioranza dell'ente di gestione portuale, a privati, che diventerebbero, in tal modo, padroni in casa nostra» ha spiegato l'esponente comunista.
«Con il nuovo anno, i diportisti hanno trovato una bella sorpresa! Gli amministratori del porto turistico hanno praticato un aumento sensibile (dell'8%, mi dicono) e molti diportisti hanno già abbandonato o si accingono ad abbandonare il porto turistico, per ormeggiare altrove i natanti» ha rivelato Napoletano, aggiungendo: «Il malcontento non è tanto dovuto all'aumento in sé, ma al fatto che lo stesso non sia giustificato dalla creazione di nuovi servizi. Quindi, molti hanno deciso di portare le loro barche in altri porti turistici, dove ci sono più servizi e si paga meno».
L'ex deputato si è chiesto: «ll sindaco di Bisceglie, ovvero il rappresentante del socio con oltre il 99% delle azioni di Bisceglie Approdi, è al corrente di questa situazione? Gli aumenti sono stati concordati con lui o prescindendo da lui?».
Napoletano non ha dubbi: «Queste scelte, che, con la possibile fuga dei diportisti, rischiano di deprezzare il valore delle azioni portuali e di avere ripercussioni occupazionali, destano non poche perplessità. Il porto turistico, in modo particolare nei mesi estivi, è colmo all'inverosimile di attracchi ed altrettanto può dirsi della banchina, molto frequentata, data in gestione a privati in una suggestiva location.
Di conseguenza, dovrebbe avere registrato, presumibilmente, un attivo contabile. Invece, sembrerebbe il contrario. La cosa non è chiara!».
L'esponente del Pci ha attaccato l'amministrazione comunale: «Il sindaco Angarano, se realmente ignaro (non mi stupirebbe!), chieda spiegazioni al duo Soldani-Di Tullio, un sodalizio molto bene affiatato (il primo è il presidente formale; il secondo, dipendente amministrativo e fac totum, è anche consigliere comunale). Effettui una verifica sui bilanci, sui lavori, sulle fatturazioni di Bisceglie Approdi, per capire bene la situazione. Altrimenti, il porto turistico di Bisceglie sarà "il porto delle nebbie", che avrebbe stimolato la fantasia di Georges Simenon e, conseguentemente, del Commissario Maigret...».
Lo facemmo nell'ambito di un progetto di sviluppo turistico della Città. Tra l'altro, puntammo sulla risorsa portuale globalmente intesa, approvando, dopo 40 anni circa, il nuovo piano regolatore del porto, tuttora vigente». Questa la premessa dell'intervento di Franco Napoletano, già sindaco di Bisceglie, a proposito delle ultime vicende gestionali di Bisceglie Approdi.
«Adesso, dopo gli sforzi fatti in passato, il comune vuole vendere le azioni di maggioranza dell'ente di gestione portuale, a privati, che diventerebbero, in tal modo, padroni in casa nostra» ha spiegato l'esponente comunista.
«Con il nuovo anno, i diportisti hanno trovato una bella sorpresa! Gli amministratori del porto turistico hanno praticato un aumento sensibile (dell'8%, mi dicono) e molti diportisti hanno già abbandonato o si accingono ad abbandonare il porto turistico, per ormeggiare altrove i natanti» ha rivelato Napoletano, aggiungendo: «Il malcontento non è tanto dovuto all'aumento in sé, ma al fatto che lo stesso non sia giustificato dalla creazione di nuovi servizi. Quindi, molti hanno deciso di portare le loro barche in altri porti turistici, dove ci sono più servizi e si paga meno».
L'ex deputato si è chiesto: «ll sindaco di Bisceglie, ovvero il rappresentante del socio con oltre il 99% delle azioni di Bisceglie Approdi, è al corrente di questa situazione? Gli aumenti sono stati concordati con lui o prescindendo da lui?».
Napoletano non ha dubbi: «Queste scelte, che, con la possibile fuga dei diportisti, rischiano di deprezzare il valore delle azioni portuali e di avere ripercussioni occupazionali, destano non poche perplessità. Il porto turistico, in modo particolare nei mesi estivi, è colmo all'inverosimile di attracchi ed altrettanto può dirsi della banchina, molto frequentata, data in gestione a privati in una suggestiva location.
Di conseguenza, dovrebbe avere registrato, presumibilmente, un attivo contabile. Invece, sembrerebbe il contrario. La cosa non è chiara!».
L'esponente del Pci ha attaccato l'amministrazione comunale: «Il sindaco Angarano, se realmente ignaro (non mi stupirebbe!), chieda spiegazioni al duo Soldani-Di Tullio, un sodalizio molto bene affiatato (il primo è il presidente formale; il secondo, dipendente amministrativo e fac totum, è anche consigliere comunale). Effettui una verifica sui bilanci, sui lavori, sulle fatturazioni di Bisceglie Approdi, per capire bene la situazione. Altrimenti, il porto turistico di Bisceglie sarà "il porto delle nebbie", che avrebbe stimolato la fantasia di Georges Simenon e, conseguentemente, del Commissario Maigret...».