Politica
Napoletano contesta i lavori sulla spiaggia "La salata": «Una muraglia»
L'ex Sindaco non condivide il posizionamento di blocchi di pietra sulla linea di battigia
Bisceglie - sabato 20 febbraio 2021
05.00
«In Cina esiste la grande muraglia, a Bisceglie stanno realizzando una piccola muraglia, ma sempre muraglia è! Alla faccia della salvaguardia del territorio!». L'ex sindaco Franco Napoletano non ha utilizzato mezzi termini per esplicitare la sua posizione di contrarietà alle modalità dei lavori in corso sulla litoranea di Ponente e in particolare sul tratto de "La salata": «Siamo davvero sconcertati da quanto sta avvenendo e vorremmo che chi di dovere tranquillizzasse la città».
Il consigliere comunale di minoranza ha spiegato le ragioni della sua esecrazione: «La società che ha ottenuto la concessione demaniale marittima (determinazione dirigenziale n° 24 del 17 gennaio 2020) con finalità turistico-ricreativa sta effettuando i lavori relativi con l'apposizione di numerosi blocchi di pietra sulla linea di battigia. Un'autentica muraglia, di cui non sembra esservi traccia nell'elaborato progettuale presentato al Comune. Se fosse così come sembra, sarebbe legittimo realizzare degli interventi con elementi di diversità rispetto al progetto originale?» ha sostenuto.
«Il bando del Comune prevedeva, tra l'altro, "la salvaguardia delle risorse del territorio", "la compatibilità con le caratteristiche del bene demaniale", "nel rispetto delle peculiarità ambientali dei luoghi e della località" e, per la balneazione in sicurezza, l'utilizzo di "ghiaia e/o pedane complanari di legno", non certo l'utilizzo di massi.
Se il progetto sottoposto avesse esplicitamente previsto la realizzazione di una muraglia di blocchi di pietra sulla linea di battigia, ci sarebbero stati i pareri favorevoli da parte degli enti preposti? Ripartizione tecnica comunale, agenzia delle dogane e dei monopoli, agenzia del Demanio, Ufficio locale marittimo, Capitaneria di porto di Barletta avrebbero dato comunque il loro nulla osta?» si è chiesto l'esponente comunista.
«Non sarebbe il caso di dare loro opportuna informazione affinché esercitino controllo? Ci sarebbe stata ugualmente l'autorizzazione paesaggistica, sebbene con la condizione delle opere "facilmente rimovibili"? Quei massi sono probabilmente rimovibili, ma di certo non facilmente... Non è che qualcuno li ha autorizzati? Qualcosa non quadra» ha aggiunto, richiamando espressamente Sindaco, assessori e dirigenti delle ripartizioni competenti a «esercitare i loro doveri di vigilanza. Ci tranquillizzino senza indugio, senza far finta di nulla. E se ci sono opere non autorizzate, dispongano immediatamente la loro rimozione, prima che intervengano altre istituzioni».
Il consigliere comunale di minoranza ha spiegato le ragioni della sua esecrazione: «La società che ha ottenuto la concessione demaniale marittima (determinazione dirigenziale n° 24 del 17 gennaio 2020) con finalità turistico-ricreativa sta effettuando i lavori relativi con l'apposizione di numerosi blocchi di pietra sulla linea di battigia. Un'autentica muraglia, di cui non sembra esservi traccia nell'elaborato progettuale presentato al Comune. Se fosse così come sembra, sarebbe legittimo realizzare degli interventi con elementi di diversità rispetto al progetto originale?» ha sostenuto.
«Il bando del Comune prevedeva, tra l'altro, "la salvaguardia delle risorse del territorio", "la compatibilità con le caratteristiche del bene demaniale", "nel rispetto delle peculiarità ambientali dei luoghi e della località" e, per la balneazione in sicurezza, l'utilizzo di "ghiaia e/o pedane complanari di legno", non certo l'utilizzo di massi.
Se il progetto sottoposto avesse esplicitamente previsto la realizzazione di una muraglia di blocchi di pietra sulla linea di battigia, ci sarebbero stati i pareri favorevoli da parte degli enti preposti? Ripartizione tecnica comunale, agenzia delle dogane e dei monopoli, agenzia del Demanio, Ufficio locale marittimo, Capitaneria di porto di Barletta avrebbero dato comunque il loro nulla osta?» si è chiesto l'esponente comunista.
«Non sarebbe il caso di dare loro opportuna informazione affinché esercitino controllo? Ci sarebbe stata ugualmente l'autorizzazione paesaggistica, sebbene con la condizione delle opere "facilmente rimovibili"? Quei massi sono probabilmente rimovibili, ma di certo non facilmente... Non è che qualcuno li ha autorizzati? Qualcosa non quadra» ha aggiunto, richiamando espressamente Sindaco, assessori e dirigenti delle ripartizioni competenti a «esercitare i loro doveri di vigilanza. Ci tranquillizzino senza indugio, senza far finta di nulla. E se ci sono opere non autorizzate, dispongano immediatamente la loro rimozione, prima che intervengano altre istituzioni».