Politica
Napoletano: «Estate biscegliese cercasi»
«Non si pensa più in grande: si galleggia sul provincialismo mediocre di un'amministrazione sorda e grigia»
Bisceglie - venerdì 25 giugno 2021
«Non molti anni fa, Bisceglie era diventata un punto di riferimento per un vasto territorio, non solo per le innumerevoli opere pubbliche, ma anche sotto l'aspetto culturale e degli spettacoli». Lo ha affermato, in una nota, l'ex Sindaco Franco Napoletano.
«Si faceva fatica, perfino, a raggiungere la splendida litoranea, tante erano le persone e le autovetture che raggiungevano Bisceglie dai Comuni limitrofi e dall'intera Puglia. Tutta la città pullulava di vita e non solo d'estate. Il Teatro Mediterraneo e il Teatro Garibaldi, aperti e ristrutturati, erano punti di riferimento popolare.
Bisceglie era spesso presente, per le sue iniziative di rilievo, non solo sulla stampa (locale, nazionale e anche internazionale), ma, perfino, in tutti i tg nazionali e regionali. Il Festival dei popoli mediterranei, con il suo originale progetto umano e culturale, aveva fatto conoscere Bisceglie in tutto il bacino del Mediterraneo e anche oltre.
A Bisceglie erano presenti, inoltre, insieme a migliaia di spettatori, poeti, pittori, scultori, attori, religiosi, ministri, politici e ambasciatori di Paesi stranieri, con una ricaduta notevole sul piano economico (negozi, alberghi, ristoranti, ecc.).
La gemellata città di Al Fuheis, in Giordania, aveva realizzato e intitolato alla città di Bisceglie un parco di 5000 metri quadri, inaugurato proprio dal Sindaco di Bisceglie.
Adesso, siamo passati dal Festival dei popoli mediterranei e dal Giro d'Italia a vela (e non solo!) al nulla dell'amministrazione Angarano» ha rilevato Napoletano.
«Gli stessi biscegliesi hanno ripreso a frequentare i Comuni limitrofi, che, pure, un tempo, ci invidiavano. Con l'amministrazione Angarano la città è entrata in una fase di degrado, ha perduto la sua originalità e la sua ambizione. Non si pensa più in grande: si galleggia sul provincialismo mediocre di un'amministrazione sorda e grigia. Dal'estate biscegliese siamo sprofondati nell'inverno di Angarano e dei suoi accoliti» è la dura critica dell'esponente comunista.
«Bisceglie, per il futuro della città e dei nostri giovani, merita di riprendersi quel ruolo che ha dimostrato di poter avere.
Per questo, naturalmente, occorrono amministratori più capaci, esperti e lungimiranti che, nel mentre rimuovano le macerie che lasceranno gli attuali amministratori e lavorino per un futuro migliore, possano promuovere anche la necessaria formazione di una nuova classe dirigente» ha concluso Franco Napoletano.
«Si faceva fatica, perfino, a raggiungere la splendida litoranea, tante erano le persone e le autovetture che raggiungevano Bisceglie dai Comuni limitrofi e dall'intera Puglia. Tutta la città pullulava di vita e non solo d'estate. Il Teatro Mediterraneo e il Teatro Garibaldi, aperti e ristrutturati, erano punti di riferimento popolare.
Bisceglie era spesso presente, per le sue iniziative di rilievo, non solo sulla stampa (locale, nazionale e anche internazionale), ma, perfino, in tutti i tg nazionali e regionali. Il Festival dei popoli mediterranei, con il suo originale progetto umano e culturale, aveva fatto conoscere Bisceglie in tutto il bacino del Mediterraneo e anche oltre.
A Bisceglie erano presenti, inoltre, insieme a migliaia di spettatori, poeti, pittori, scultori, attori, religiosi, ministri, politici e ambasciatori di Paesi stranieri, con una ricaduta notevole sul piano economico (negozi, alberghi, ristoranti, ecc.).
La gemellata città di Al Fuheis, in Giordania, aveva realizzato e intitolato alla città di Bisceglie un parco di 5000 metri quadri, inaugurato proprio dal Sindaco di Bisceglie.
Adesso, siamo passati dal Festival dei popoli mediterranei e dal Giro d'Italia a vela (e non solo!) al nulla dell'amministrazione Angarano» ha rilevato Napoletano.
«Gli stessi biscegliesi hanno ripreso a frequentare i Comuni limitrofi, che, pure, un tempo, ci invidiavano. Con l'amministrazione Angarano la città è entrata in una fase di degrado, ha perduto la sua originalità e la sua ambizione. Non si pensa più in grande: si galleggia sul provincialismo mediocre di un'amministrazione sorda e grigia. Dal'estate biscegliese siamo sprofondati nell'inverno di Angarano e dei suoi accoliti» è la dura critica dell'esponente comunista.
«Bisceglie, per il futuro della città e dei nostri giovani, merita di riprendersi quel ruolo che ha dimostrato di poter avere.
Per questo, naturalmente, occorrono amministratori più capaci, esperti e lungimiranti che, nel mentre rimuovano le macerie che lasceranno gli attuali amministratori e lavorino per un futuro migliore, possano promuovere anche la necessaria formazione di una nuova classe dirigente» ha concluso Franco Napoletano.