Attualità
Niente più cattivi odori da Lama di Macina: inaugurato il restyling del depuratore
E ora al via anche il progetto per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura
Bisceglie - mercoledì 24 gennaio 2018
14.10
Con il taglio di nastro alla presenza di tutte le principali istituzioni pugliesi, si concludono i lavori al depuratore di via Lama di Macina.
Grazie al progetto di Aqp, di circa 2,9 milioni di euro, Bisceglie dice addio definitivamente ai cattivi odori. Contemporaneamente muove il primo passo verso l'avvio di una nuova stagione green nella gestione dei reflui: quella del riutilizzo dei reflui in campagna.
Le opere di potenziamento delle infrastrutture tecnologiche finanziate dal Cipe nell'ambito del "Fondo per lo sviluppo e la coesione - settore depurativo", consentono ora una capacità di trattamento pari a 85714 abitanti equivalenti (il termine indica la quantità media di liquami prodotta da ciascun abitante ogni giorno), 18135 abitanti equivalenti in più rispetto al passato .
Da un punto di vista strettamente tecnico, i lavori hanno prodotto il risultato di adeguare il livello di trattamento dei reflui a quanto previsto dal decreto legislativo 152/06.
Sulla linea delle acque sono stati realizzati un ulteriore sedimentatore finale, un nuovo sistema di filtrazione e un nuovo impianto di sollevamento della stazione di equalizzazione. Il trattamento dei fanghi è stato invece potenziato con un ulteriore digestore anaerobico ed un nuovo ispessitore fanghi. Per mitigare l'impatto ambientale sono stati inoltre realizzati un edificio di confinamento dei pretrattamenti, la copertura della zona di equalizzazione e un impianto per l'aria esausta .
«L'intento di Acp - ha dichiarato Nicola De Sanctis, presidente di Acquedotto Pugliese - è quello di procedere su due fronti: da un lato il potenziamento degli impianti, dall'altro l'ammodernamento con opere dal forte impatto ambientale. C'è un forte gioco di squadra tra regione, Aqp e Aip, per far sì che la rete dei 185 depuratori pugliesi, già eccellenza per il Mezzogiorno, migliori ancora le sue performances, sia in materia di trattamento dei fanghi che nel trattamento delle acque ».
Presenti alla cerimonia di inaugurazione di mercoledì 24 febbraio, oltre all'amministrazione comunale al completo e al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, anche gli assessori regionali all'ambiente Filippo Caracciolo e ai lavori pubblici Anna Maria Curcuruto, il presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Nicola Giorgino, il presidente Gal Ponte Lama Francesco Spina.
«Ringrazio l'ex sindaco Francesco Spina, per aver realizzato questo sogno decennale di tutti i biscegliesi - ha dichiarato il sindaco facente funzioni Vittorio Fata. - Oggi inauguro un progetto che pone altre basi importanti, relative al trattamento delle acque reflue. Non solo il fastidio dei cattivi odori provenienti dal depuratore è stato definitivamente eliminato e non si presenterà nemmeno nella stagione a più alto flusso turistico, ma a breve potremo anche risolvere un altro atavico problema di questa città: la difficoltà ad irrigare le piante nei periodi di lunga siccità. Un ulteriore finanziamento di circa 3 milioni di euro ci consentirà difatti di depurare e riutilizzare le acque reflue in agricoltura».
Grazie al progetto di Aqp, di circa 2,9 milioni di euro, Bisceglie dice addio definitivamente ai cattivi odori. Contemporaneamente muove il primo passo verso l'avvio di una nuova stagione green nella gestione dei reflui: quella del riutilizzo dei reflui in campagna.
Le opere di potenziamento delle infrastrutture tecnologiche finanziate dal Cipe nell'ambito del "Fondo per lo sviluppo e la coesione - settore depurativo", consentono ora una capacità di trattamento pari a 85714 abitanti equivalenti (il termine indica la quantità media di liquami prodotta da ciascun abitante ogni giorno), 18135 abitanti equivalenti in più rispetto al passato .
Da un punto di vista strettamente tecnico, i lavori hanno prodotto il risultato di adeguare il livello di trattamento dei reflui a quanto previsto dal decreto legislativo 152/06.
Sulla linea delle acque sono stati realizzati un ulteriore sedimentatore finale, un nuovo sistema di filtrazione e un nuovo impianto di sollevamento della stazione di equalizzazione. Il trattamento dei fanghi è stato invece potenziato con un ulteriore digestore anaerobico ed un nuovo ispessitore fanghi. Per mitigare l'impatto ambientale sono stati inoltre realizzati un edificio di confinamento dei pretrattamenti, la copertura della zona di equalizzazione e un impianto per l'aria esausta .
«L'intento di Acp - ha dichiarato Nicola De Sanctis, presidente di Acquedotto Pugliese - è quello di procedere su due fronti: da un lato il potenziamento degli impianti, dall'altro l'ammodernamento con opere dal forte impatto ambientale. C'è un forte gioco di squadra tra regione, Aqp e Aip, per far sì che la rete dei 185 depuratori pugliesi, già eccellenza per il Mezzogiorno, migliori ancora le sue performances, sia in materia di trattamento dei fanghi che nel trattamento delle acque ».
Presenti alla cerimonia di inaugurazione di mercoledì 24 febbraio, oltre all'amministrazione comunale al completo e al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, anche gli assessori regionali all'ambiente Filippo Caracciolo e ai lavori pubblici Anna Maria Curcuruto, il presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Nicola Giorgino, il presidente Gal Ponte Lama Francesco Spina.
«Ringrazio l'ex sindaco Francesco Spina, per aver realizzato questo sogno decennale di tutti i biscegliesi - ha dichiarato il sindaco facente funzioni Vittorio Fata. - Oggi inauguro un progetto che pone altre basi importanti, relative al trattamento delle acque reflue. Non solo il fastidio dei cattivi odori provenienti dal depuratore è stato definitivamente eliminato e non si presenterà nemmeno nella stagione a più alto flusso turistico, ma a breve potremo anche risolvere un altro atavico problema di questa città: la difficoltà ad irrigare le piante nei periodi di lunga siccità. Un ulteriore finanziamento di circa 3 milioni di euro ci consentirà difatti di depurare e riutilizzare le acque reflue in agricoltura».