Attualità
Niente vaccini, dipendenti delle pulizie all'Opera Don Uva in sciopero
L'azione di protesta è stata proclamata dal sindacato Fisascat Cisl
Bisceglie - venerdì 21 maggio 2021
11.46
Una vicenda davvero paradossale, che si trascina da settimane e a quanto pare senza una soluzione efficace. I dipendenti dell'azienda E. P., detentrice dell'appalto per le pulizie all'interno dei complessi aziendali di Universo Salute-Opera Don Uva a Bisceglie, non sarebbero stati ancora inclusi nella campagna vaccinale anti-Covid.
Nonostante le rimostranze dei lavoratori, fatte proprie in particolare dal sindacato Fisascat Cisl che aveva sollevato la questione (clic per saperne di più), nulla sembra essere cambiato rispetto ad aprile. L'organizzazione ha perciò proclamato una giornata di sciopero del personale per lunedì 24 maggio, dalle ore 8 alle 10:30. L'iniziativa di protesta è stata assunta «a seguito della denuncia e del mancato riscontro con riferimento alla manifesta e discriminatoria disparità di trattamento nell'inoculazione del vaccino tra i dipendenti della Casa della Divina Provvidenza (tra cui medici, paramedici, ausiliari, amministrativi) e i lavoratori addetti al servizio pulizie i quali sono tutti i giorni a stretto contatto coi pazienti, per cui non solo il rischio di contagio è elevatissimo ma potrebbero costituire essi stessi fonte di contagio per gli ospiti delle strutture» ha osservato Luigi De Ceglie della segreteria Fisascat Cisl.
Nonostante le rimostranze dei lavoratori, fatte proprie in particolare dal sindacato Fisascat Cisl che aveva sollevato la questione (clic per saperne di più), nulla sembra essere cambiato rispetto ad aprile. L'organizzazione ha perciò proclamato una giornata di sciopero del personale per lunedì 24 maggio, dalle ore 8 alle 10:30. L'iniziativa di protesta è stata assunta «a seguito della denuncia e del mancato riscontro con riferimento alla manifesta e discriminatoria disparità di trattamento nell'inoculazione del vaccino tra i dipendenti della Casa della Divina Provvidenza (tra cui medici, paramedici, ausiliari, amministrativi) e i lavoratori addetti al servizio pulizie i quali sono tutti i giorni a stretto contatto coi pazienti, per cui non solo il rischio di contagio è elevatissimo ma potrebbero costituire essi stessi fonte di contagio per gli ospiti delle strutture» ha osservato Luigi De Ceglie della segreteria Fisascat Cisl.