Politica
Nino Marmo attacca Boccia sul caso-Cerignola: «Ministro smemorato»
«Furono proprio "i poteri forti della giunta regionale" a sostenere il sindaco eletto»
Italia - venerdì 11 ottobre 2019
15.46
Considerazioni decisamente severe quelle di Nino Marmo, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia alla regione Puglia, a proposito delle parole del biscegliese Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e le autonomie, al termine del consiglio dei ministri in cui è stato deciso lo scioglimento del comune di Cerignola per infiltrazioni mafiose.
«Sullo scioglimento del comune di Cerignola abbiamo letto le dichiarazioni dello smemorato ministro Boccia, che sventola il pugno duro contro la criminalità. Bene, su questo siamo tutti d'accordo, ma non è che diventare ministro significa poter dire tutto ciò che si vuole!» ha affermato il consigliere regionale andriese.
«Appunto per questo, vorrei ricordare a Boccia che quando il sindaco di Cerignola fu eletto, furono proprio "i poteri forti della giunta regionale", vicini al ministro, a sostenerlo! Perciò, contro chi sventola il pugno duro, il ministro pugliese? Contro se stesso e contro i suoi potenti amici che "comandano" in Puglia (per fortuna, ancora per poco)?» ha aggiunto Marmo, osservando, in prospettiva elezioni regionali: «Frana ingloriosamente tutta la strategia di Emiliano di apertura e sostegno alle liste civiche, per ora in provincia di Foggia: prima è Leonardo Di Gioia che lo abbandona... e ora un altro incidente».
«Sullo scioglimento del comune di Cerignola abbiamo letto le dichiarazioni dello smemorato ministro Boccia, che sventola il pugno duro contro la criminalità. Bene, su questo siamo tutti d'accordo, ma non è che diventare ministro significa poter dire tutto ciò che si vuole!» ha affermato il consigliere regionale andriese.
«Appunto per questo, vorrei ricordare a Boccia che quando il sindaco di Cerignola fu eletto, furono proprio "i poteri forti della giunta regionale", vicini al ministro, a sostenerlo! Perciò, contro chi sventola il pugno duro, il ministro pugliese? Contro se stesso e contro i suoi potenti amici che "comandano" in Puglia (per fortuna, ancora per poco)?» ha aggiunto Marmo, osservando, in prospettiva elezioni regionali: «Frana ingloriosamente tutta la strategia di Emiliano di apertura e sostegno alle liste civiche, per ora in provincia di Foggia: prima è Leonardo Di Gioia che lo abbandona... e ora un altro incidente».