Politica
«Nuova proroga per l'appalto di igiene urbana e la Tari sarà ancora salata»
Spina critica l'amministrazione comunale: «Cartelle impazzite e richieste di pagamento di somme già versate in acconto»
Bisceglie - mercoledì 9 febbraio 2022
9.18
Francesco Spina non ha dubbi. Secondo l'ex primo cittadino anche il 2022 riserverà una Tari salatissima ai biscegliesi. «Il primo febbraio è stata adottata la ventunesima proroga "tecnica" dell'appalto multimilionario per l'espletamento del servizio di igiene urbana con durata di 4 mesi» ha sostenuto. «Altri 2 milioni di euro affidati a trattativa privata a causa dei ritardi o della volontà di Angarano di non indire la gara pubblica per individuare, attraverso una comparazione di offerte, un gestore con condizioni più favorevoli ai cittadini, come consente anche nella forma della gara-ponte la legge regionale dal 2018» ha spiegato Spina.
«Anche il 2022 si presenta, così, come un altro anno di Tari salatissima, con i biscegliesi che dovranno subire ulteriori aumenti. Dopo l'eliminazione della Green card che alleviava il peso della Tari, al danno dell'eliminazione del beneficio ora si aggiunge la beffa di un aumento annuale di circa il 40 per cento come è avvenuto nel 2021, con cartelle impazzite e richieste di pagamento di somme già versate come acconto» è quanto osservato dal consigliere di opposizione.
«Intanto, mentre la legge italiana vieta rigorosamente proroghe tecniche di appalti pubblici, soprattutto se causate da strumentali ritardi voluti dall'amministrazione appaltante, a Bisceglie la "legge" di Angarano, con le sue infinite proroghe di questi 4 anni, sta producendo danni erariali e disagi ai cittadini? Ma chi ci guadagna con tutte queste proroghe di appalti milionari affidati a trattativa privata?» ha concluso Spina.
«Anche il 2022 si presenta, così, come un altro anno di Tari salatissima, con i biscegliesi che dovranno subire ulteriori aumenti. Dopo l'eliminazione della Green card che alleviava il peso della Tari, al danno dell'eliminazione del beneficio ora si aggiunge la beffa di un aumento annuale di circa il 40 per cento come è avvenuto nel 2021, con cartelle impazzite e richieste di pagamento di somme già versate come acconto» è quanto osservato dal consigliere di opposizione.
«Intanto, mentre la legge italiana vieta rigorosamente proroghe tecniche di appalti pubblici, soprattutto se causate da strumentali ritardi voluti dall'amministrazione appaltante, a Bisceglie la "legge" di Angarano, con le sue infinite proroghe di questi 4 anni, sta producendo danni erariali e disagi ai cittadini? Ma chi ci guadagna con tutte queste proroghe di appalti milionari affidati a trattativa privata?» ha concluso Spina.