Religioni
Nuove disposizioni per lo svolgimento dei riti funebri
Le ha definite l'Arcivescovo D'Ascenzo. Saranno in vigore dal 4 all'11 maggio
BAT - lunedì 4 maggio 2020
Monsignor Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, ha definito nuove disposizioni in merito alle celebrazioni dei funerali, ammesse su tutto il territorio nazionale a partire da lunedì 4 maggio a seguito della rimozione di alcune restrizioni contenute nei precedenti decreti del presidente del consiglio dei ministri tesi a fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso.
Secondo quanto definito dal governo, le cerimonie funebri saranno consentite "con l'esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all'aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro".
«Nell'ottica di una graduale e prudente ripresa delle celebrazioni, in attesa che le parrocchie si preparino a soddisfare i requisiti igienico-sanitari e di sicurezza richiesti dalle disposizioni governative, dopo attenta valutazione, ritengo opportuno stabilire che dal 4 all'11 maggio nella nostra Arcidiocesi sia consentita la sola celebrazione esequiale senza la Messa presso la chiesa del cimitero o, preferibilmente, in spazi aperti all'interno di esso» ha affermato Monsignor D'Ascenzo.
L'Arcivescovo ha definito le procedure da seguire: «Alla celebrazione potranno presenziare massimo quindici persone. All'ingresso al cimitero dei partecipanti alle esequie funebri sia garantita la misurazione della temperatura corporea, attraverso un termometro digitale o un termo-scanner: non è consentita la partecipazione a chi abbia temperatura corporea oltre i 37.5°C o violi le disposizioni ministeriali in materia di prevenzione del contagio da Covi-19. Nell'accesso al luogo della celebrazione e nell'uscita da esso, nonché per tutta la durata del rito, si rispetteranno le distanze minime di sicurezza interpersonale: si suggerisce di contrassegnare debitamente i posti da potersi occupare per garantire il rispetto della distanza stabilita.
I presenti, compreso colui che presiede il rito, indosseranno dispositivi medici protetti per le vie respiratorie. Il celebrante avrà cura che la celebrazione si svolga in un tempo contenuto ma idoneo a comunicare il messaggio di fede e speranza in Cristo Risorto. Al termine dì ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell'aria ed effettuare una pulizia delle superfici che entrano a contatto con i fedeli (panche e sedie) con idonei detergenti ad azione antisettica. Per una coordinata regolamentazione delle celebrazioni che potranno succedersi, si auspica la massima collaborazione tra direzione del cimitero, agenzie funebri e celebrante. I fedeli che parteciperanno al rito siano informati sulle disposizioni di sicurezza sopraindicate, sia attraverso i canali di comunicazione sia mediante l'affissione di appositi cartelli informativi all'ingresso della chiesa o del luogo deputato alla celebrazione».
Secondo quanto definito dal governo, le cerimonie funebri saranno consentite "con l'esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all'aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro".
«Nell'ottica di una graduale e prudente ripresa delle celebrazioni, in attesa che le parrocchie si preparino a soddisfare i requisiti igienico-sanitari e di sicurezza richiesti dalle disposizioni governative, dopo attenta valutazione, ritengo opportuno stabilire che dal 4 all'11 maggio nella nostra Arcidiocesi sia consentita la sola celebrazione esequiale senza la Messa presso la chiesa del cimitero o, preferibilmente, in spazi aperti all'interno di esso» ha affermato Monsignor D'Ascenzo.
L'Arcivescovo ha definito le procedure da seguire: «Alla celebrazione potranno presenziare massimo quindici persone. All'ingresso al cimitero dei partecipanti alle esequie funebri sia garantita la misurazione della temperatura corporea, attraverso un termometro digitale o un termo-scanner: non è consentita la partecipazione a chi abbia temperatura corporea oltre i 37.5°C o violi le disposizioni ministeriali in materia di prevenzione del contagio da Covi-19. Nell'accesso al luogo della celebrazione e nell'uscita da esso, nonché per tutta la durata del rito, si rispetteranno le distanze minime di sicurezza interpersonale: si suggerisce di contrassegnare debitamente i posti da potersi occupare per garantire il rispetto della distanza stabilita.
I presenti, compreso colui che presiede il rito, indosseranno dispositivi medici protetti per le vie respiratorie. Il celebrante avrà cura che la celebrazione si svolga in un tempo contenuto ma idoneo a comunicare il messaggio di fede e speranza in Cristo Risorto. Al termine dì ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell'aria ed effettuare una pulizia delle superfici che entrano a contatto con i fedeli (panche e sedie) con idonei detergenti ad azione antisettica. Per una coordinata regolamentazione delle celebrazioni che potranno succedersi, si auspica la massima collaborazione tra direzione del cimitero, agenzie funebri e celebrante. I fedeli che parteciperanno al rito siano informati sulle disposizioni di sicurezza sopraindicate, sia attraverso i canali di comunicazione sia mediante l'affissione di appositi cartelli informativi all'ingresso della chiesa o del luogo deputato alla celebrazione».