Cronaca
Nuovo incremento del numero di ricoverati in ospedale
Due pazienti in terapia intensiva, quattro in sub-intensiva
Bisceglie - sabato 8 gennaio 2022
9.02
La tendenza è purtroppo al rialzo, sulla scorta dell'incremento esponenziale di contagi e attualmente positivi. Il numero dei degenti collocati negli spazi dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie è salito a 60. La situazione è piuttosto critica in area medica: tutti i posti sono esauriti ed alcuni soggetti attendono in pronto soccorso.
Due donne, rispettivamente di 67 e 56 anni, restano in terapia intensiva mentre altri quattro pazienti si trovano in terapia sub-intensiva sotto costante osservazione. Più della metà dei ricoverati ha un'età superiore ai 70 anni mentre soltanto 3 sono under 40. Dodici i pazienti in età utile per la vaccinazione che non risultano sottoposti ad alcuna dose.
Il virus si è diffuso anche tra i pù piccoli: sono 6, tutti di età compresa fra i tre mesi e i due anni, quelli ricoverati nel reparto di pediatria guidato dal dottor Domenico Paternostro. Il timore di un'escalation dei contagi è forte e il piano regionale per l'espansione della rete ospedaliera ha previsto ulteriori interventi per il nosocomio biscegliese.
L'Asl Bt ha attivato intanto 10 posti di lungodegenza nel presidio post acuzie di Canosa di Puglia. «Ieri abbiamo ricoverato il primo paziente e ne attendiamo altri tre nei prossimi giorni» ha spiegato il dottor Salvatore Lenti, primario del reparto di medicina del "Bonomo" di Andria e responsabile della lungodegenza di Canosa. Prevista a breve un'ulteriore aggiunta di 10 posti, per una dotazione complessiva di 20 letti con l'obiettivo di decongestionare le unità operative di medicina di Barletta ed Andria, su cui sono stati spostati tutti coloro che erano ricoverati al "Vittorio Emanuele" prima della decisione di tornare all'assetto da Covid hospital per Bisceglie. La struttura canosina accoglierà quei pazienti che necessiteranno di continuità assistenziale, monitoraggio e riabilitazione estensiva, per riprendere la propria autonomia.
Due donne, rispettivamente di 67 e 56 anni, restano in terapia intensiva mentre altri quattro pazienti si trovano in terapia sub-intensiva sotto costante osservazione. Più della metà dei ricoverati ha un'età superiore ai 70 anni mentre soltanto 3 sono under 40. Dodici i pazienti in età utile per la vaccinazione che non risultano sottoposti ad alcuna dose.
Il virus si è diffuso anche tra i pù piccoli: sono 6, tutti di età compresa fra i tre mesi e i due anni, quelli ricoverati nel reparto di pediatria guidato dal dottor Domenico Paternostro. Il timore di un'escalation dei contagi è forte e il piano regionale per l'espansione della rete ospedaliera ha previsto ulteriori interventi per il nosocomio biscegliese.
L'Asl Bt ha attivato intanto 10 posti di lungodegenza nel presidio post acuzie di Canosa di Puglia. «Ieri abbiamo ricoverato il primo paziente e ne attendiamo altri tre nei prossimi giorni» ha spiegato il dottor Salvatore Lenti, primario del reparto di medicina del "Bonomo" di Andria e responsabile della lungodegenza di Canosa. Prevista a breve un'ulteriore aggiunta di 10 posti, per una dotazione complessiva di 20 letti con l'obiettivo di decongestionare le unità operative di medicina di Barletta ed Andria, su cui sono stati spostati tutti coloro che erano ricoverati al "Vittorio Emanuele" prima della decisione di tornare all'assetto da Covid hospital per Bisceglie. La struttura canosina accoglierà quei pazienti che necessiteranno di continuità assistenziale, monitoraggio e riabilitazione estensiva, per riprendere la propria autonomia.