«Onorare Don Uva significa continuare a "formare" un frammento della sua storia»
La riflessione di Rosa Leuci, presidente del Circolo dei lettori, a margine della serata conclusiva di Libri nel Borgo Antico
"È bella la nostra storia, beato chi la scriverà, ma più di tutto chi continuerà a formarla" (Don Pasquale Uva).
Questa frase campeggia all'ingresso della sede amministrativa di Universo Salute come un'epigrafe che suggerisce un monito, ma anche una sfida per andare oltre; il dottor Paolo Telesforo ha raccolto quella sfida e insieme ai suoi collaboratori ha tracciato una mappa per il futuro dell'Opera che ha cambiato 99 anni fa il destino di una cittadina del sud e insieme a Bisceglie di altre aree del Mezzogiorno d'Italia.
Don Pasquale è stato un visionario, ha immaginato nella sua terra e nel mondo contadino, da cui proveniva una sorta di oasi del bene. Ciò che aveva potuto leggere in quella libreria di libri usati a Roma durante i suoi anni di studi era un prezioso volume sul Cottolengo di Torino e gli era bastato per comprendere che anche la Puglia come il Piemonte terra promessa e di frontiera poteva e doveva creare un approdo per i derelitti e i diseredati, gli ultimi nei quali si incarnava il Cristo a cui egli improntava la sua esistenza. Il bellissimo Chiostro degli agostiniani dalle linee essenziali ha custodito nella serata del 30 agosto una conversazione sul padre dei Beniamini - così don Pasquale chiamava i suoi salvati - una conversazione che ha privilegiato l'impegno del fondatore e ha posto l'accento sulla necessità di restituire luce e piena dignità a chi per cause diverse si trova a doverla perdere.
L'Associazione Borgo Antico ha voluto concludere la sua consueta manifestazione annuale nella Casa di don Pasquale con lo scrittore Marcello Veneziani che dalla prima edizione accompagna il festival di Libri nel Borgo Antico con i suoi libri. Siamo lieti di questa scelta e invitiamo sin da ora il presidente Sergio Silvestris a visitare la nostra Biblioteca Isolachenoncè, un piccolo scrigno di libri e di progetti di lettura ad alta voce e silenziosa che La parola che cura da due anni fa vivere. Anche suor Annateresa Valentini della Congregazione delle Ancelle ci ha riportato un frammento di memoria: le donne, sorelle religiose e laiche che hanno fornito braccia e gambe al progetto ambizioso di don Pasquale, senza di esse nei compiti di ausiliarie, infermiere, assistenti sociali e tanto altro questa storia non si sarebbe scritta.
Noi crediamo che onorare l'uomo che visse per un sogno significhi continuare a "formare" un frammento di quella storia. E per noi del Circolo dei lettori - Presidio del libro Bisceglie la scelta è stata quasi obbligata. Volevamo restituire alla nostra comunità la memoria originaria dell'Opera e per farlo in questi quattro anni abbiamo lavorato per la salvaguardia dell'archivio, che da marzo di quest'anno ha ottenuto il riconoscimento dal Mibac di archivio dal grande valore storico grazie all'impegno della nostra socia esperta in archivistica Assunta De Santis. E abbiamo accettato di gestire e animare la Biblioteca sorta per volontà di altri visionari là dove un tempo sorgevano botteghe artigiane. Coltiviamo con i nostri soci la scrittura, prova ne sono le produzioni poetiche di Ida Lucia Musci pluripremiate, le recenti pubblicazioni di Michele Di Bitetto ed Eleonora Celestino e soprattutto la lettura a cui imparano ad accostarsi anche coloro che non l'hanno mai praticata sia per scarso interesse che per non avere strumenti adeguati.
La nostra sfida è in questo processo e i laboratori condotti da Daniela Rubini, alcuni destinati ai bambini, altri ai pazienti, lo testimoniano. La comunicazione è indispensabile, lo sa bene il disinvolto nocchiero della serata Alfredo Nolasco a cui porgiamo un grazie per la disponibilità. I seminari di formazione guidati da Gabriella La Rovere e destinati a operatori tutor di pazienti con disabilità intellettive e ragazzi autistici ci hanno convinto a continuare su questo sentiero perchè poter appezzare la bellezza del leggere è una pratica artigiana che si impara giorno dopo giorno.
Continueremo a far conoscere la buona letteratura con gli autori e le autrici che intrecceranno i nostri percorsi, ma non dimenticheremo mai quanta fatica comportino le attitudini non naturali della scrittura e della lettura. Nel nome di don Pasquale abbiamo incrociato i nostri passi con Universo Salute e ci conforta l'idea che l'Opera Don Uva trovi nella guida di altri visionari il suo futuro. Gratitudine per Marcello Paduanelli e Paolo Telesforo, la cui condivisione si accompagna sempre alla gentilezza».