Cronaca
Operazione "Ghostbusters", sgominata la banda dei furti nelle abitazioni
L'organizzazione ha agito anche a Bisceglie. 14 le ordinanze di custodia cautelare emesse
Bisceglie - giovedì 26 settembre 2019
11.46
Sono residenti fra Bari e Molfetta i 14 soggetti, tutti con precedenti penali, ritenuti responsabili, in forma associativa, di numerosi furti in abitazioni e ricettazione, avvenuti anche sul territorio di Bisceglie.
I Carabinieri del Comando provinciale di Bari hanno eseguito 13 delle 14 ordinanze di custodia cautelare (9 delle quali in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 2 con obblighi di dimora), disposte a seguito delle indagini condotte dai militari dell'Arma della stazione di Trani col coordinamento del sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Trani Marcello Catalano. Un provvedimento che disponeva agli arresti domiciliari non è stato al momento notificato per motivi sanitari.
L'inchiesta, partita nel mese di ottobre 2018 e conclusasi in gennaio, ha permesso di accertare al momento otto furti consumati fra Bisceglie, Molfetta, Bari e Taranto, oltre che la pianificazione di numerosissimi altri obiettivi per cui i sodali hanno desistito a causa delle azioni di "disturbo" poste in essere dalle forze dell'ordine.
I sopralluoghi effettuati dalla Sezione investigazioni scientifiche del Comando Provinciale dei Carabinieri hanno fatto emergere come elemento caratterizzante e di collegamento tra le diverse azioni condotte la "strana" mancanza di segni di effrazioni alle porte d'ingresso o alle finestre degli immobili svaligiati. L'acquisizione delle immagini di videosorveglianza ha indotto i militari a concentrare le attenzioni su alcuni individui di Bari, provenienti dal quartiere San Paolo, con precedenti specifici. Si è perciò riusciti a risalire all'intera "filiera" dell'associazione, che di volta in volta ha potuto contare sul concorso di terzi per singoli episodi.
I Carabinieri del Comando provinciale di Bari hanno eseguito 13 delle 14 ordinanze di custodia cautelare (9 delle quali in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 2 con obblighi di dimora), disposte a seguito delle indagini condotte dai militari dell'Arma della stazione di Trani col coordinamento del sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Trani Marcello Catalano. Un provvedimento che disponeva agli arresti domiciliari non è stato al momento notificato per motivi sanitari.
L'inchiesta, partita nel mese di ottobre 2018 e conclusasi in gennaio, ha permesso di accertare al momento otto furti consumati fra Bisceglie, Molfetta, Bari e Taranto, oltre che la pianificazione di numerosissimi altri obiettivi per cui i sodali hanno desistito a causa delle azioni di "disturbo" poste in essere dalle forze dell'ordine.
I sopralluoghi effettuati dalla Sezione investigazioni scientifiche del Comando Provinciale dei Carabinieri hanno fatto emergere come elemento caratterizzante e di collegamento tra le diverse azioni condotte la "strana" mancanza di segni di effrazioni alle porte d'ingresso o alle finestre degli immobili svaligiati. L'acquisizione delle immagini di videosorveglianza ha indotto i militari a concentrare le attenzioni su alcuni individui di Bari, provenienti dal quartiere San Paolo, con precedenti specifici. Si è perciò riusciti a risalire all'intera "filiera" dell'associazione, che di volta in volta ha potuto contare sul concorso di terzi per singoli episodi.