Cronaca
Operazione Recover: spaccio di stupefacenti e vendita di tabacchi lavorati esteri di contrabbando
13 arresti ritenuti gravemente indiziati di distribuzione e commercializzazione di stupefacenti
Bisceglie - lunedì 1 luglio 2024
12.13 Comunicato Stampa
Dalle prime ore di questa mattina, circa 70 Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Barletta-Andria-Trani – supportati dai reparti specializzati dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia, del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno, nonché con la collaborazione della Compagnia Carabinieri di Desio (MB), dove si trova uno degli indagati - hanno dato esecuzione all'ordinanza di misura cautelare in carcere, e agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trani -su richiesta della Procura della Repubblica di Trani- nei confronti di 13 soggetti (4 in carcere; 9 agli arresti domiciliari) ritenuti - a vario titolo - gravemente indiziati di cessione, distribuzione e commercializzazione di stupefacenti in concorso fra loro, nonché di importazione, trasporto e vendita di tabacchi lavorati esteri di contrabbando.
L'odierna operazione, giunge all'esito di un'attività investigativa condotta dai militari della Tenenza di Bisceglie, svolta sotto la direzione della Procura di Trani, scaturita dall'indagine a carico di due indagati di nazionalità albanese - la cui posizione risulta stralciata – dalla quale erano emersi collegamenti tra i predetti ed alcuni soggetti biscegliesi, oggetto di successivi approfondimenti che hanno consentito – attraverso attività tecniche e dinamiche - di acquisire un importante compendio indiziario a loro carico per i fatti contestati.
L'indagine ha consentito di raccogliere elementi con riguardo all'attività di spaccio di sostanze stupefacenti – il cui rifornimento avveniva dal Nord Italia – nonché a quella di importazione, trasporto e vendita di tabacchi di tabacchi lavorati esteri di contrabbando – che giungevano nel porto biscegliese via mare, a bordo di barche di pescatori del posto - condotte in quel centro cittadino da soggetti risultati legati fra loro da stretti rapporti di fiducia - costruiti sull'assidua frequentazione – e di decifrare il peculiare linguaggio criptico utilizzato da alcuni degli indagati nelle interlocuzioni telefoniche.
Nel corso dell'indagine – protrattasi fino al febbraio scorso – sono state tratte in arresto dai Carabinieri della Tenenza di Bisceglie tre persone nella flagranza del reato di contrabbando di 1120 kg. di tabacchi lavorati esteri e sono stati compiuti numerosi ulteriori riscontri, a riprova del fatto che l'attività delittuosa sia proseguita - senza soluzione di continuità - nonostante gli interventi repressivi compiuti dai militari dell'Arma.
Gli indagati, secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Gip - fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa - sono ritenuti responsabili - a vario titolo - in ordine a numerose cessioni di sostanza stupefacente, nonché dell'introduzione e vendita dei tabacchi lavorati esteri di contrabbando. Espletate le formalità di rito, 4 soggetti sono stati associati alla Casa Circondariale di competenza, mentre 9 soggetti sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che -all'esecuzione della misura cautelare odierna - seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
L'odierna operazione, giunge all'esito di un'attività investigativa condotta dai militari della Tenenza di Bisceglie, svolta sotto la direzione della Procura di Trani, scaturita dall'indagine a carico di due indagati di nazionalità albanese - la cui posizione risulta stralciata – dalla quale erano emersi collegamenti tra i predetti ed alcuni soggetti biscegliesi, oggetto di successivi approfondimenti che hanno consentito – attraverso attività tecniche e dinamiche - di acquisire un importante compendio indiziario a loro carico per i fatti contestati.
L'indagine ha consentito di raccogliere elementi con riguardo all'attività di spaccio di sostanze stupefacenti – il cui rifornimento avveniva dal Nord Italia – nonché a quella di importazione, trasporto e vendita di tabacchi di tabacchi lavorati esteri di contrabbando – che giungevano nel porto biscegliese via mare, a bordo di barche di pescatori del posto - condotte in quel centro cittadino da soggetti risultati legati fra loro da stretti rapporti di fiducia - costruiti sull'assidua frequentazione – e di decifrare il peculiare linguaggio criptico utilizzato da alcuni degli indagati nelle interlocuzioni telefoniche.
Nel corso dell'indagine – protrattasi fino al febbraio scorso – sono state tratte in arresto dai Carabinieri della Tenenza di Bisceglie tre persone nella flagranza del reato di contrabbando di 1120 kg. di tabacchi lavorati esteri e sono stati compiuti numerosi ulteriori riscontri, a riprova del fatto che l'attività delittuosa sia proseguita - senza soluzione di continuità - nonostante gli interventi repressivi compiuti dai militari dell'Arma.
Gli indagati, secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Gip - fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa - sono ritenuti responsabili - a vario titolo - in ordine a numerose cessioni di sostanza stupefacente, nonché dell'introduzione e vendita dei tabacchi lavorati esteri di contrabbando. Espletate le formalità di rito, 4 soggetti sono stati associati alla Casa Circondariale di competenza, mentre 9 soggetti sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che -all'esecuzione della misura cautelare odierna - seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.